Skip to main content

Sono giorni intensi per la politica russa. Dal ministro degli Esteri di Mosca, Sergej Lavrov, arriva la dichiarazione sull’intenzione della Federazione di rispondere fermamente alle nuove sanzioni statunitensi. “Da parte nostra continueremo ad agire con calma e pragmaticamente, reagendo a tutti gli attacchi secondo il principio di reciprocità”, ha chiarito in modo specifico Lavrov, intervistato dal quotidiano slovacco Pravda. Una dichiarazione che si aggiunge ai molteplici risvolti e posizioni attuate da Mosca, sia internamente al Paese, sia per quanto concerne la politica estera. Di poco fa, infatti, è anche la notizia che Putin ha ordinato l’immediata rimozione dall’incarico di 15 generali delle forze dell’ordine, mettendo in moto, in questo modo, un ricambio interno alle forze dell’ordine del Paese.

SANZIONI USA E NORD STREAM 2

Lavrov, nel corso dell’intervista da lui concessa, ha inoltre osservato come i tentativi di avviare un dialogo con la Russia utilizzando un linguaggio fatto di “ultimatum” non consente di arrivare a nessuna soluzione. “Allo stesso tempo – ha aggiunto il capo della diplomazia di Mosca – rimaniamo aperti a costruire normali relazioni reciprocamente rispettose con Washington, basate sulla reale considerazione dei reciproci interessi”.

E poi ancora è stata la volta del dossier Nord Stream 2. Secondo Lavrov, la sua progettazione, che definisce “puramente commerciale”, “implica la promozione degli interessi economici ed energetici statunitensi in Europa, in particolare, facendo sì che i Paesi dell’Unione europea finanzino la costruzione di un’infrastruttura costosa e che i Paesi in questione inizino a comprare Gnl dagli Usa, a costi superiori del 30-40 per cento rispetto a quello del gasdotto russo. Spetta ai consumatori europei decidere quale opzione preferiscono”, ha specificato il ministro russo.

PUTIN CAMBIA I VERTICI DELLE FORZE DELL’ORDINE

Nel fermento degli ultimi giorni, con una politica estera più che mai in febbrile confusione e ricolma di tensioni, il decreto emanato dal presidente Vladimir Putin ha previsto la rimozione dall’incarico di 15 generali delle forze dell’ordine di Mosca. Diversi sono stati gli alti gradi che hanno dovuto abbandonare il proprio posto. Tra questi ci sono i direttori del dipartimento principale del ministero russo delle Emergenze della regione di Tomsk e della regione di Murmansk, Mikhail Begun e Valdimir Gusey. Tra gli altri anche il direttore del Dipartimento di Information Technology e protezione delle informazioni del ministero Sergej Lyashenko. Tra le nuove nomine, invece, ci sono quelle del luogotenente generale della polizia Oleg Torubarova, finora in carica negli Altai, a capo del dicastero degli Interni della Russia nella Repubblica di Crimea.

russia

Gli scricchiolii in Russia aumentano fra sanzioni e repulisti interni

Sono giorni intensi per la politica russa. Dal ministro degli Esteri di Mosca, Sergej Lavrov, arriva la dichiarazione sull'intenzione della Federazione di rispondere fermamente alle nuove sanzioni statunitensi. “Da parte nostra continueremo ad agire con calma e pragmaticamente, reagendo a tutti gli attacchi secondo il principio di reciprocità”, ha chiarito in modo specifico Lavrov, intervistato dal quotidiano slovacco Pravda. Una…

repubblicano macron

L’autunno di Macron si annuncia infernale. Ecco perché

Il rientro all’Eliseo dopo le vacanze è stato per Emmanuel Macron più traumatico di quanto immaginasse lasciando Parigi sulla scia dello “scandalo Benalla” che ha rischiato di travolgerlo. Sulla scrivania si è trovato, campeggiante su altri scottanti dossier, la lettera di dimissioni del ministro dell'Ambiente Nicolas Hulot, uno degli uomini a lui più fedeli che non ha ritenuto di parlargli…

cheli

Mai più Ponte Morandi. La sicurezza delle infrastrutture passa dallo spazio

Il crollo del ponte Morandi a Genova ha alimentato una discussione su come rendere più sicure e controllate le grandi infrastrutture sparse su tutto il territorio nazionale. L’aiuto può venire anche dal cielo. I satelliti possono infatti monitorare i più piccoli spostamenti di un’opera e del terreno. LA TECNOLOGIA SPAZIALE... La tecnologia alla base di questo prezioso strumento (già ampiamente…

Il “metodo” Grecia per salvare la Turchia? L’idea della Merkel

La lira turca ha prolungato il suo crollo per il terzo giorno, mentre la manovra della banca centrale sui limiti di indebitamento non è riuscita a rafforzare la fiducia degli investitori. E'la ragione per cui il governo tedesco sta valutando la possibilità di fornire assistenza finanziaria di emergenza alla Turchia. Il motivo? I timori non più velati che che la…

siria usa assad idlib medio oriente

Infowar, navi e politica: ecco come la Russia prepara l’attacco siriano su Idlib

La Russia sta organizzando il più grosso ammassamento di unità navali nel Mediterraneo dai tempi dell'entrata in guerra in Siria del 2015, e non è un’esercitazione come Vostok-18 (le più maestose manovre militari dai tempi della Guerra Fredda che si terranno nella Siberia orientale a inizio settembre). Una dozzina di navi armate con missili Kalibr e due sottomarini, hanno solcato il Bosforo.…

E se il Russiagate fosse in realtà un Chinagate? Le accuse di Trump

Il Russiagate che da mesi agita gli Stati Uniti potrebbe essere in realtà un Chinagate secondo il presidente americano Donald Trump. Come da consuetudine, a pochi mesi dalle elezioni di midterm di novembre, l'inquilino della Casa Bianca - sin dal principio critico verso l'inchiesta condotta dal procuratore generale Robert Mueller che ha portato finora all'incriminazione di oltre dieci tra soggetti…

Che cosa non ha detto Toninelli sul disastro di Genova

Di Alberto Pandolfo

Domandare è lecito, rispondere è cortesia, ma quando ricopri un ruolo istituzionale è dovere. Un dovere al quale il ministro Toninelli, nel corso dell'audizione alle Commissioni Ambiente di Camera e Senato sul tema del crollo del ponte Morandi, non si è attenuto. Genova vuole verità e giustizia. Ma anche soluzioni e risposte concrete sulle emergenze emerse drammaticamente in questi giorni,…

Maduro

Venezuela e Turchia, cronaca di una nuova (e interessata) amicizia

Così diversi ma così vicini. Negli ultimi mesi i rapporti tra Venezuela e Turchia sono più stretti che mai. L’Istituto di Statistica turco registra un commercio bilaterale con il Paese sudamericano di 892,4 milioni di dollari nei primi cinque mesi del 2018. Nello stesso periodo le esportazioni turche in Venezuela hanno contabilizzato 52,2 milioni di dollari, mentre le importazioni 834,2…

OBOR, cina venezie

Intesa SanPaolo e Cdp unite per le imprese. Nel nome del Dragone

La Cina è vicina. All'Italia. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria è in questi giorni in visita nel Paese della Grande Muraglia con l'obiettivo di aumentare i flussi commerciali tra le imprese italiani e cinesi. Con lui, i rappresentanti di alcune delle maggiori aziende e banche italiane, da Snam a Fincantieri, passando per Cassa Depositi e Prestiti e Intesa SanPaolo. L'ACCORDO…

Tria parla, lo spread scende. Così il ministro (dalla Cina) rassicura i mercati

Ancora una volta è Giovanni Tria, l'uomo della mediazione, a mandare segnali di pace all'Europa e agli investitori. E lo fa dalla lontana Cina, dove il responsabile del Tesoro è in missione insieme ai vertici di alcune delle principali aziende italiane. I mercati, non è un mistero, iniziano a ruggire in vista della manovra d'autunno (qui l'approfondimento di Formiche.net), che per…

×

Iscriviti alla newsletter