"Great!", fantastico, a margine del G7 canadese del giugno scorso il Presidente Usa Donald Trump accoglieva così il neo-insediato presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, riservandogli uno degli epiteti simbolo della retorica trumpiana. Sarà il comune stigma del populismo che sono condannati a portare, o la condizione, anch’essa comune, di neofiti della politica, fatto sta che i due presidenti, sin…
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L'immaturità politica italiana alla ricerca del nemico assoluto
Ci sono due modi di criticare il governo in carica, il primo è quello di chi segue le sue azioni, giudica i suoi provvedimenti, tallona i vari leader e ne mette in luce le ambiguità e le contraddizioni della retorica e della visione del mondo. Accanto a questo modo, che potremmo definite laico e pragmatico, ce ne è poi un…
Innovazione e start-up, ecco cosa faremo. Parla Luca Carabetta (M5s)
Intanto un'indagine conoscitiva, poi forse una commissione permanente e in futuro, chissà, anche un ministero dedicato. La sfida dell'innovazione - che l'Italia non può permettersi di perdere per garantire sviluppo al Paese - passa attraverso numerosi step. Alcuni solo eventuali e altri già certi, ma con un obiettivo ben definito: fare in modo che pure da noi - come avviene…
Ecco cosa dice il report di Ispi sul viaggio americano di Giuseppe Conte
Stare con gli Stati Uniti o con Trump? Questo è solo uno dei tanti dubbi che accompagneranno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella sua traversata atlantica alla volta di Washington, prima visita ufficiale del governo gialloverde allo Studio Ovale. Un'opzione non esclude l'altra, è chiaro. Eppure in questo momento la distinzione assume un preciso significato politico. L'amministrazione statunitense parla…
Dignità nel lavoro o del lavoro? L'opinione di Domenico Menorello
In vista dello sbarco nell’Aula di Montecitorio del c.d. “Decreto dignità”, il dibattito parlamentare si sta purtroppo concentrando soprattutto su possibili emendamenti migliorativi del testo, che, nei suoi variegati aspetti, attira, comprensibilmente, giudizi di stretto merito assai articolati, spaziando in materie non poco diversificate. Ma, almeno sul tema del “lavoro” (art. 1, 2 e 3), se si pretende di tirare…
Perché è ora di cambiare registro sulla questione delle province
Il decreto detto “mille proroghe” quest’ anno si presenta in estate e non, come d’abitudine da circa 15 anni, alla fine dell’anno. Tra i vari argomenti oggetto di rinvio quest’anno troveremo un ulteriore rinvio della scadenza dei consiglieri provinciali. Su questo, tre considerazioni si impongono. La prima considerazione è di tipo generale, per nulla originale ma importante ribadire: la necessità…
Padre Dall'Oglio, dalle macerie di Raqqa emerge una nuova pista sul rapimento
Espulso dal regime di Assad, sequestrato dall’Isis. Il destino di padre Paolo Dall’Oglio sembra riassumere in sé il destino del popolo siriano: un popolo che è stato espulso dal suo Paese, sequestrato dai signori della guerra. La storia di Dall’Oglio è dunque la storia di altre decine di migliaia di siriani inghiottiti nella notte siriana dei quali non si parla,…
La libertà religiosa come strategia diplomatica. Cosa si è detto al summit di Washington
"Grazie ai molti ministri degli esteri, ai leader religiosi e ai superstiti di persecuzione religiosa che hanno condiviso le loro storie all'#IRFMinisterial spiegando perché il la libertà religiosa è così essenziale. L'amministrazione Trump, tra cui il vice presidente, si impegna a proteggere questa preziosa libertà". È questo il commento che il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, affida alla conclusione della ministeriale sulla…
Anche Putin gioca la carta religiosa. Il rapporto con la Chiesa ortodossa
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che l'adozione del cristianesimo più di mille anni fa nel territorio che in seguito divenne la Russia segnò il punto di partenza per formare la stessa Russia. Putin ha scelto un momento simbolico per i suoi commenti, usciti durante una cerimonia che ha segnato il 1030esimo anniversario dell'adozione del cristianesimo da parte di Vladimir I di…
Il referendum in Macedonia, fra progressi e divisioni interne
La nuova Macedonia del Nord, dopo il raggiungimento dell'accordo con Atene sul nome, si trova oggi a un passo dal referendum che ufficializzerebbe effettivamente il cambiamento. Il primo ministro Zoran Zaev, infatti, ha riferito che il parlamento dovrebbe riunirsi lunedì 30 luglio per discutere dell'importante appuntamento previsto per il prossimo ottobre. Skopye continua dunque a guardare all'Europa e alla Nato…