Il 4 marzo scorso, gli elettori italiani hanno scelto. Come un uragano, il consenso elettorale ha mandato in crisi le appartenenze politiche più tradizionali e moderate e ha premiato la Lega – il terzo partito più votato, con il 17,40% dei voti – sui temi della sicurezza e dell’immigrazione. Il M5S ha espugnato il Sud per aver saputo intercettare temi…
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Così la Corte dei Conti bacchetta il Viminale per la gestione dell'immigrazione
Nel 2016 il costo dell’accoglienza degli immigrati è stato di 1,7 miliardi di euro mentre nello stesso anno dall’Europa sono arrivati solo 46,8 milioni dall’agenzia Frontex (8,1) e dal Fondo asilo, migrazione e integrazione (38,7 milioni), una cifra pari ad appena il 2,7 per cento. Le cifre sono comprese nella relazione della Corte dei Conti, pubblicata il 16 marzo, sulla…
Migranti e principio di maggioranza secondo Antonio Maria Leozappa
Il problema vero delle politiche di accoglienza sta nel principio di maggioranza. Il nodo è tutto lì. Sino a che punto è dato riconoscere, come vorrebbero alcuni esponenti dei partiti e della società civile, diritti politici ai migranti extracomunitari quando la nostra democrazia si fonda sulla volontà della maggioranza? È evidente, infatti, che dopo la prima fase di sostegno materiale…
Non solo Cambridge Analytica. La cyber security tra intelligence e fake news
La cosiddetta “minaccia ibrida” è sempre più al centro delle preoccupazioni dei nostri servizi di sicurezza. Se nella Relazione 2016 “la variabile cibernetica” come strumento di offesa incominciava a delinearsi tramite “azioni informali, discontinue, apparentemente occasionali”, sovente inserite in vere e proprie campagne di guerra asimmetrica con attacchi seriali e tattiche operative tali da rendere difficile risalire agli aggressori (Premessa,…
Perché Putin alle urne cerca il consenso, non la vittoria (scontata)
Il 18 marzo del 2014 la Russia ha proclamato ufficialmente l’annessione della Crimea, a distanza di quattro anni la Russia va al voto per eleggere il presidente che guiderà il paese per i prossimi sei anni. Protagonista indiscusso di queste date è Vladimir Putin: fu lui a mettere il punto formale sulla vicenda crimeana — l‘azione politico-geografica più aggressiva vista in Europa dopo…
Quale risposta al nazionalismo di Putin. L’analisi dell’ambasciatore Armellini
E se cominciassimo dalla “fine della storia? Con la caduta del Muro di Berlino e il crollo dell’impero sovietico era sembrato potesse aprirsi l’era della vittoria definitiva delle democrazie liberali. Alla nuova Russia sarebbe toccato un ruolo di importante attore nel coro, impegnata com’era a trasformare la propria economia secondo le regole del mercato e a sostituire ai vecchi canoni ideologico-politici della…
Putin e la Russia, la costruzione di un’identità unica
Nel corso dei decenni, la ricerca sul comportamento dello Stato in politica estera si è ampiamente concentrata sulle capacità materiali piuttosto che su fattori ideologici o sui legami con la storia e il mito politico. La difficoltà nello spiegare la formazione del processo decisionale ha motivato alcuni studiosi a riscoprire il ruolo che idee e credenze svolgono nel policy making, suggerendo…
Le incognite del rapporto tra Nato e Russia
L’ordine di sicurezza europea instauratosi dopo la fine della Guerra Fredda è stato messo in difficoltà nel 2014 in seguito all’aggressione russa contro l’Ucraina. La Nato ha reagito con fermezza, condannando l’annessione russa della Crimea Roberto Zadra, che dirige la sezione difesa aerea e missilistica integrata della Nato, Come si svilupperanno i rapporti fra la Nato e la Russia dopo le elezioni presidenziali del prossimo marzo, il…
Il piano di Trump sulle infrastrutture farà bene a Pil e produttività. Parola del Cato Institute
Gli investimenti in infrastrutture, secondo molti esperti, genererebbero un aumento più che proporzionale del Pil. L’amministrazione Obama, ad esempio, riteneva che a ogni dollaro speso per il Piano American recovery and reinvestment del 2009 sarebbe seguito un ritorno in termini di Pil pari a un dollaro e mezzo.Secondo questa logica, la spesa pubblica può essere usata per ovviare al sottoutilizzo…
La difesa del Paese non aspetta. Se il Libro bianco resta in cantina
Quando il Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa fu presentato nell’aprile 2015, a molti sfuggì che se nel capitolo finale erano indicate scadenze molto ravvicinate per metterne in pratica i contenuti (al massimo sei mesi con la sola eccezione del disegno di legge di modifica delle normative in vigore per la cui predisposizione era fissato il termine…