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Come arriveranno le forze politiche all’appuntamento del Quirinale che sarà fra circa un mese? Tra le varie ipotesi ce ne è una di cui si è parlato ieri su Formiche.net, ovvero l’idea di costituire dei gruppi unici di centrodestra per avere l’incarico dal Quirinale. Tali gruppi potrebbero essere guidati da Matteo Salvini alla Camera e Paolo Romani al Senato, con l’obiettivo di arginare il Movimento 5 stelle. Infatti, presentarsi separati al Presidente, per Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia potrebbe favorire una maggioranza relativa pentastellata.

Ieri sera Maurizio Gasparri, eletto nuovamente al Senato in questa ultima tornata elettorale con la maglia di Forza Italia, ospite da Bruno Vespa a Porta a Porta ha sottolineato che “serve un coordinamento parlamentare dei gruppi che compongono la coalizione di centrodestra per rivendicare con maggiore forza il mandato di formare il governo”, avvalorando così i rumors delle ultime ore.

Su questa ipotesi Formiche.net ha ascoltato il giornalista Gennaro Sangiuliano che ha commentato: “Un centrodestra compatto che vada alle consultazioni del Presidente Sergio Mattarella è un’idea opportuna perché è una forte sottolineatura della compattezza della coalizione”.

“Si dimostrerebbe che il centrodestra è unito e che ciascuno degli attori tiene fede ai patti. Matteo Salvini sarebbe il primo leader perché la sua forza politica ha più voti, e potrebbe provare a fare un governo”, ha continuato Sangiuliano sull’opportunità di una tale mossa.

Ma riguardo la questione dei gruppi parlamentari, Sangiuliano ha un’altra opinione.

“Se parliamo di gruppi parlamentari, la questione è diversa. Un solo gruppo parlamentare è forse il punto su cui bisogna riflettere perché l’esperienza del centrodestra in passato insegna. Il Pdl, quando Forza Italia e Alleanza nazionale si unirono, non fu un’esperienza opportuna. Perché la forza del centrodestra è la pluralità, anche culturale. Ci sono forze più sovraniste e forze più moderate, Forza Italia ad esempio è ispirata dal Partito popolare europeo, mentre la Lega e Fratelli d’Italia appartengono ad altre famiglie di politica europea. Il centrodestra è invece più forte grazie alla sua molteplicità di articolazioni sia dal punto di vista politico, ma soprattutto culturale”.

Il giornalista, vicedirettore del Tg1 e autore anche di “Trump. Vita di un presidente contro tutti”, Mondadori, si dice quindi d’accordo su un’ipotesi di delegazione compatta alle consultazioni al Colle perché “è una sottolineatura importante del fatto che il centrodestra è coeso ed essendo la prima coalizione, il Presidente potrebbe affidare al centrodestra la guida del Paese”.

Ribadisce però che la questione dei gruppi parlamentari è differente perché “tale soluzione farebbe perdere quella ricchezza di pluralità che contraddistingue il centrodestra, tanto che penso proprio non si realizzerà”.

Vi spiego come può funzionare l'idea di una coalizione di centrodestra più compatta. Parla Gennaro Sangiuliano

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