Archiviata la fase uno, ora il progetto per connettere i terminali iraniani a quelli russi, e viceversa, nel tentativo di aggirare le sanzioni, fa un altro passo avanti. Teheran potrà usare carte emesse da Mosca per effettuare le transazioni. E potrà farlo anche il Cremlino
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Nucleare francese in Europa, dalla Force de Frappe all'ombrello condiviso
L’Europa ripensa la propria sicurezza di fronte alle crescenti minacce globali e all’incertezza sull’impegno americano. Dopo settant’anni di dipendenza dall’ombrello nucleare Usa, le dichiarazioni di Macron sull’apertura a schierare armi nucleari francesi in territorio europeo segnano una svolta epocale. Dalla Force de Frappe nazionale a una possibile deterrenza condivisa: quali opportunità e sfide per l’Italia? L’analisi del generale Caruso, consigliere militare della Sioi
Come cambia il dossier Ucraina, con Trump, Putin, Meloni ed Erdogan. L'analisi di Checchia
Conversazione con l’esperto diplomatico, già ambasciatore in Libano, presso la Nato, Vice- Direttore dell’Unità Russia e Paesi dell’area ex-sovietica alla Direzione Generale Affari Politici e Consigliere di vari ministri: “Il Nord Stream 2 nella partita diplomatica? In questo momento così fluido e confuso non mi sentirei di escludere che i giudici che hanno preso questa delibera abbiano fatto anche dei ragionamenti politici. L’Italia di Meloni sempre centrale, come hub di pace”
La distanza tra Usa e Ue è inferiore a quella con la Cina. Parla Murphy (Cepa)
La collaborazione tra Unione europea e Stati Uniti nel settore tecnologico è più importante che mai, soprattutto alla luce della crescente assertività della Cina. Se le differenze normative tra Bruxelles e Washington restano marcate, l’urgenza di rispondere alla minaccia sistemica cinese (evidenziata da casi come TikTok e DeepSeek) spinge verso una visione condivisa sulla gestione dei dati, la sicurezza e l’innovazione strategica. “Ma ciò non significa che i suoi membri debbano essere sempre allineati”. Intervista a Ronan Murphy, direttore del programma Tech Policy presso il Center for European Analysis
Come accelerare l'uso dell'Intelligenza artificiale. L'idea di Zecchini
Una politica di informazione del grande pubblico e di investimenti nell’insegnamento dell’Intelligenza Artificiale, sin dalla scuola secondaria e nella formazione delle competenze specialistiche, permetterebbe al Paese di compiere quel salto tecnologico di innovazione e produttività che è alla radice di ogni sviluppo economico. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista dell’Ocse
L’assassinio di Kikli destabilizza Tripoli. Nuovi combattimenti in Libia
Tripoli ora vive il dramma di uno scontro tra forze “ufficiali”, mentre “le istituzioni statali restano paralizzate”, spiega l’esperto libico Zahir. Una nuova crisi militare in Libia mette civili e istituzioni sull’orlo del caos. Dopo un cessate il fuoco immediato e l’assistenza ai civili, pare evidente la necessità di procedere verso un rinnovato accordo unitario che possa prima di tutto controllare il potere delle milizie
Agricoltura (in)sostenibile. Perché Bruxelles valuta la fine delle facilitazioni all'export ucraino
La Commissione europea prepara misure transitorie per gestire la fine del regime di libero scambio con l’Ucraina. Dopo il 5 giugno tornano le quote e i dazi su diversi prodotti agricoli. Ma Kyiv cerca di evitare questo scenario
Senza truppe ma con i dati. Il ruolo Usa in Ucraina
Mentre in Turchia si preparano nuovi colloqui e l’Europa pronta a guidare una “coalizione dei volenterosi”, Washington esclude l’invio di soldati. Ma la condivisione di informazioni sarà cruciale per sostenere un’eventuale missione di pace europea
Trump traccia i nuovi equilibri del Golfo. Ecco perché contano per l'Italia
Il viaggio di Trump dalle monarchie del Golfo rilancia i partenariati strategici nella regione puntando su investimenti e cooperazione industriale. Con Riad, Abu Dhabi e Doha sempre più protagonisti internazionali, Zineb Riboua spiega che la visita produrrà risultati concreti centrati sulla cooperazione in ambito difensivo ed economico. Secondo Salem Alsanbi, l’Italia dovrà adattare la sua proiezione energetica, militare e diplomatica a tali dinamiche per restare un attore centrale nella regione.
Tap, la vittoria del buonsenso. Il commento di Arditti
La guerra a Tap è stata un caso da manuale di come l’ideologia possa offuscare il buonsenso. In un mondo in cui l’energia è una questione di sopravvivenza geopolitica, dire “no” a un’infrastruttura strategica, senza proporre alternative credibili, è un lusso che non possiamo permetterci. Il commento di Roberto Arditti