Skip to main content

Eclatante ed interessante che la Corte europea dei diritti umani abbia accolto il ricorso dell’ex segretario dei Radicali Staderini e di altri cittadini italiani. Le loro tesi di ricorso si sono basate sulle continue modifiche delle leggi elettorali fino all’attuale “rosatellum”. Il ricorso ha denunciato le azioni ripetute nel tempo tese a comprimere i diritti dei cittadini elettori danneggiandoli nella libertà di espressione di scelta dei candidati nel Parlamento, garantito dall’art. 3 del protocollo numero uno della Convenzione europea dei diritti umani.

Ed infatti in questi ultimi anni il sistema elettorale è stato modificato 3 volte. È accaduto con la legge costituzionale numero 1 del 19 ottobre del 2019, che ha ridotto il numero dei parlamentari; con la legge 177 del 23 dicembre 2020 sulla redistribuzione elettorale; con la legge numero 84 del 20 giugno del 2022 che ha esentato alcuni partiti all’obbligo di raccolta delle firme autenticate per la presentazione delle liste elettorali per il rinnovo del Parlamento nazionale.

Insomma la Corte europea dei diritti umani, accogliendo il ricorso su descritto, chiede conto e ragione al governo italiano sulle denunciate violazioni che avrebbero leso il diritto dei cittadini elettori italiani a libere elezioni. Dunque al pettine vengono i nodi ricorrenti prodotti in continuazione dalle stesse forze politiche nelle loro alterne maggioranze per modellare le leggi a loro piacimento ed interesse, ma a spese di libere elezioni sulla scelta del corpo legislativo, e compromettendo così la fiducia per le istituzioni. D’altronde in tutto il periodo della cosiddetta seconda Repubblica si sono cambiate continuamente le regole del gioco democratico sempre a danno della libera scelta dell’elettore di poter dare fiducia a candidati riconosciuti più vicini alla loro specifica cultura politica, a candidati del proprio territorio, a candidati conosciuti e riconosciuti propri diretti rappresentanti.

Il sistema maggioritario è stato completamente orientato a negare i diritti degli elettori e quei requisiti propri di una Democrazia Parlamentare. Il potere di scelta del cittadino è stato consegnato ai capi partito con le conseguenze gravi che conosciamo. Cosicché la sfiducia di non poter scegliere i propri candidati ha decimato l’affluenza alle urne della metà del corpo elettorale. I segretari di partito in forza di questo anomalo potere per una libera associazione come dettato dalla Carta costituzionale, hanno trasformato le organizzazioni in partiti personali sostenuti da organismi pressoché chiusi, costituiti da membri nominati nelle assemblee elettive da loro stessi. Per queste considerazioni, ed oggi rafforzate dall’accoglimento del ricorso della Corte europea, che il 23 aprile il Comitato Referendario “io voglio scegliere”, ha depositato presso la Cassazione i quesiti per l’abrogazione degli articoli che nell’attuale legge elettorale ostacolano la libertà di scelta dei loro rappresentanti in Parlamento, e le norme che oggi consegnano ai capi dei partiti quel loro diritto inalienabile democratico.

Dunque ci sarà battaglia nei prossimi mesi, nella speranza che tutti coloro che hanno coscienza delle evidenti distorsioni, ovunque schierati nel panorama politico, possano unirsi nella iniziativa referendaria per ricostruire le garanzie per ridare fiducia ai cittadini nell’unico modo possibile nelle democrazie: attraverso alla piena partecipazione alla vita politica e sociale con partiti aperti; con cittadini tutti in grado pienamente di possedere il diritto di scelta del suo candidato, e di possedere anche il pieno diritto ad essere essi stessi candidati, alla condizione che altri cittadini e non altri lo vogliano.

C'è solo un modo per ridare fiducia ai cittadini. Bonanni spiega quale

Ci sarà battaglia nei prossimi mesi, nella speranza che tutti coloro che hanno coscienza delle evidenti distorsioni, ovunque schierati nel panorama politico, possano unirsi nella iniziativa referendaria per ricostruire le garanzie per ridare fiducia ai cittadini nell’unico modo possibile nelle democrazie. Il commento di Raffaele Bonanni

Il retrogusto amaro della pax cinese del the fra Putin e Xi Jinping

Molti abbracci e sorrisi, ma quali i risultati effettivi del viaggio in Cina del Presidente russo? Cosa aspettarsi sul fronte del conflitto in Ucraina? L’analisi di Gianfranco D’Anna

Così Emirati e India (e non solo) portano avanti Imec

Riunione tecnica ad Abu Dhabi: emiratini e indiani spingono per implementare le rotte di connettività nell’Indo Mediterraneo che costruiscono Imec

Che significato può assumere l’approvazione Onu sul riconoscimento della Palestina

Di Francesco Spartà

Tenendo conto dell’aspetto temporale e del periodo storico in cui è stata approvata, c’è il rischio che questa risoluzione possa essere utilizzata da Hamas per autolegittimarsi e di conseguenza aprire, nel prossimo futuro, degli scenari complicati non solo per Israele, ma per l’intero Medio Oriente. L’opinione di Francesco Spartà

Ecco il vero dividendo dell'intelligenza artificiale. Scrive Gumina

Di Andrea Gumina

Il nostro Paese non è solo il più adatto a spingere l’industria ad adottare regole ispirate al suo millenario bagaglio umanistico, ma lo è anche a porsi come ponte tra i luoghi più avanzati del pianeta e le nuove geografie emergenti. In questa prospettiva, giocherà un ruolo essenziale tanto il fertile sostrato di creatività e talenti che potremo mettere a disposizione, quanto la nostra capacità di promuovere e coordinare investimenti su larga scala. Il commento di Andrea Gumina, economista e presidente della Transatlantic-Harmonic Foundation

Batterie stato solido

Qual è il segreto del dominio cinese su auto elettriche e pannelli solari

Di Carmine Soprano

La Cina è un attore cruciale nell’estrazione e nella lavorazione di terre rare e materie prime critiche, fondamentali per produrre auto elettriche e batterie. La diplomazia tra Usa, Ue e Paesi africani è in fase di intensificazione e dovrà trovare la sua strada. L’Italia, attraverso la presidenza del G7 e il Piano Mattei può ritagliarsi un ruolo di prim’ordine in questa partita. Il punto di Carmine Soprano, economista, docente di Economia dello sviluppo presso l’Università di Roma Tor Vergata e presso la Sioi

Gli europei vogliono più Europa nella sicurezza. I risultati del report Joint

Secondo il report pubblicato dall’iniziativa Joint, gli europei sono favorevoli ad un’Europa più forte nel settore della Difesa. Senza però rinunciare ad alcune prerogative nazionali. E ci sono comunque tematiche più divisive

Mentre Xi abbraccia Putin, l’Italia tenga uniti gli europei nel G7. Parla Barkin

Secondo l’esperto di Rhodium Group e Gmf, “l’Italia può contribuire a formare il consenso europeo all’interno del G7”, anche considerando le divisioni tra Germania e Francia su grandi temi come la sovracapacità cinese e l’abbraccio tra Xi e Putin

La Russia prepara attacchi cyber ma anche fisici. L’alert britannico

La guerra ibrida contro l’Europa continua. I servizi segreti di Mosca stanno rafforzando i rapporti con i gruppi criminali, non soltanto nel quinto dominio, dice Keast-Butler (Gchq)

La storia di Eric, ex funzionario dell’intelligence cinese fuggito in Australia

Quindici anni passati, in una famigerata unità del ministero della Pubblica sicurezza, a dare la caccia ai dissidenti in tutto il mondo. L’uomo parla all’emittente Abc e rivela i limiti del reclutamento e della gestione delle fonti reclutate nei regimi autoritari

×

Iscriviti alla newsletter