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L’onda elettrica si allunga. E la Cina gioca un ruolo da protagonista. L’ultimo annuncio è di Beijing Automotive Group (Baic), partner di Daimler e Hyundai per il mercato locale, che ha deciso di abbandonare i motori tradizionali a combustione, per passare completamente all’elettrico a partire dal 2025. Un obiettivo che sarà anticipato al 2020 nel caso della gamma destinata alle vendite nella città di Pechino, come annunciato dal presidente di Baic, Xu Heyi. Per far questo Baic ha annunciato l’apertura, insieme a 14 istituzioni, tra le quali l’università di Tsinghua, nella capitale cinese di un centro di ricerca e sviluppo dedicato alle auto elettriche.

PRIMO MERCATO PER LE ELETTRICHE

In Cina le vendite di auto elettrificate a fine anno raggiungeranno, secondo le stime dell’associazione locale dei costruttori, più di 700mila unità, con una crescita rispetto allo scorso anno di oltre il 50%. Il Paese asiatico è il primo al mondo per volumi di veicoli elettrificati. In particolare Baic nei primi 11 mesi ha superato le 88mila vetture elettrificate vendute e a fine 2017 arriverà a infrangere quota 100 mila, su un totale di circa 480mila unità.

BAIC MA NON SOLO

Una rinuncia completa a benzina e diesel (sempre dal 2025) che era stata annunciata nei mesi scorsi anche da Chongqing Changan Automobile Co. con un investimento di oltre 15 miliardi di dollari. In Cina dunque sull’auto elettrica si fa sul serio. Segno anche che la direzione del governo è chiara: avanti con l’elettrificazione. Senza se e senza ma. A patto di convincere i cinesi: su oltre 20 milioni di veicoli immatricolati ogni anno, le 700mila unità a batterie restano comunque molto poche.

(Articolo pubblicato su l’Automobile, la testata diretta da Alessandro Marchetti Tricamo ed edita da ACI)

mobility, AUTO ELETTRICA

Baic punta tutto sull'auto elettrica

Di Yang Quian

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