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Vladimir Putin era stato restio, fino ad ora, ad apparire nella campagna elettorale per le presidenziali del 18 marzo in Russia. Si era rifiutato di partecipare a dibattiti pubblici, non si era fatto vedere. I suoi, però, si sono inventati slogan che fanno riferimento, sempre, alla figura dello zar russo; il Paese è tappezzato di manifesto con la scritta: “Il Nostro Paese. Il Nostro presidente. La Nostra scelta”.

UNA CAMPAGNA NOIOSA

Dmitri Gudkov, dirigente di un piccolo partito di opposizione, ha dichiarato all’agenzia di notizie Efe che il Cremlino “non è in panico, ma è molto preoccupato perché la campagna elettorale è noiosa e poco interessante”. Tuttavia, i sondaggi indicano che Putin gode del 66% dei voti degli elettori, anche se la legittimità del processo elettorale dipenderà dal tasso di affluenza alle urne.

LA FORZA DEI SUCCESSI

Dalla scorsa settimana la dinamica è cambiata. Con un discorso sullo Stato della Nazione al Parlamento, Putin è tornato. La forza del discorso, diretto a circa 145 milioni di russi in radio e tv, sono stati i successi politici ed strategici degli ultimi 14 anni di governo. Secondo i portavoce del Cremlino, Putin formalizzerà le promesse elettorali (in materia economica e sociale) in decreti presidenziali, prima del voto. L’opposizione ha avvertito che si tratta di una violazione alla Costituzione e che il presidente deve limitarsi a rendere conto della gestione, non a fare campagna elettorale.

CONCERTO RAP E ORGOGLIO RUSSO

Davanti a circa 100mila persone, Putin ha cominciato una nuova fase della campagna. A due settimane dal voto, il presidente si è impegnato in un evento di massa per avvicinarsi agli elettori in uno stadio moscovita: “Siamo un team! Vogliamo che i nostri figli e i nostri nipoti siano felici. Nessuno lo farà per noi. Se lo facciamo, il prossimo decennio e tutto il XXI secolo sarà segnato dalle nostre brillanti vittorie”, ha detto Putin al pubblico.

Ad animare il comizio elettorale c’erano la cantante Yulia Chicherina, famosa per le dichiarazioni in sostegno a Donetsk e Lugansk. Ma anche la squadra nazionale di hockey, vincitrice della medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi invernali a PyeonChang. Intorno allo stadio c’erano cucine di campagna, distributori di bandiera, manifesti con elogi a russi di successo come l’astronauta Sergei Ryazansky, al rapper Timatie al miliardario Igor Ashmanov. Negli ultimi giorni la canzone “Goodbye America” è diventata virale sui social.

Sebbene Putin ha una distanza percentuale di circa 59 punti dal candidato Pavel Grudinin (con il 7%),  la vera sfida sarà quella di sconfiggere la diffidenza dei russi e farli votare.

putin

Ecco la campagna elettorale (pop) di Vladimir Putin

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