Skip to main content

La Rivoluzione d’Ottobre irruppe sulla scena come una dichiarazione di guerra lanciata contro la civiltà liberale e tutte le sue istituzioni, dalla proprietà privata alla democrazia parlamentare. Mentre l’Europa sembrava impegnata ad autodistruggersi in un raccapricciante bagno di sangue, una élite di rivoluzionari di professione addestrati alla severa scuola leninista proclamò di aver trovato il metodo per far passare dalla potenza all’atto l’evento – il rovesciamento del capitalismo – profetato dai classici del “socialismo scientifico”. L’utopia collettivistica si era fatta Stato. Iniziava una nuova epoca: “L’epoca dell’offensiva mondiale, l’epoca del trionfo della rivoluzione socialista mondiale” (Lenin), che si sarebbe conclusa con la “liberazione di tutto il mondo proletario e di tutti i popoli e i Paesi oppressi” (Bucharin).

L’annuncio era esaltante. Per generazioni e generazioni, i socialisti erano stati educati all’idea che la “dissoluzione della società capitalistica era ormai questione di tempo” e che la “creazione di una nuova forma di società”, centrata sul piano unico di produzione e di distribuzione, “non era più solo qualcosa di desiderabile, ma era diventata inevitabile”. Ed erano stati altresì educati a raffigurarsi la transizione dal capitalismo al socialismo come una “guerra civile prolungata” che si sarebbe immancabilmente conclusa con il trionfo del proletariato rivoluzionario. Tuttavia, colui che veniva considerato il massimo campione dell’ortodossia marxista – Karl Kautsky – aveva categoricamente escluso ogni forma di volontarismo, sviluppando il seguente ragionamento: “Noi sappiamo che il nostro fine può essere raggiunto soltanto per mezzo di una rivoluzione, ma sappiamo che è altrettanto poco in nostro potere fare questa rivoluzione, quanto è in potere dei nostri avversari di impedirla. Perciò noi non pensiamo affatto a provocare o a preparare una rivoluzione. E poiché noi non possiamo fare la rivoluzione a nostro arbitrio, non possiamo dire alcunché a proposito di quando, in quali circostanze e in quali forme la rivoluzione avrà luogo. Noi sappiamo che la lotta di casse fra borghesia e proletariato non terminerà fino a quando quest’ultimo non arriverà al pieno possesso del potere politico, di cui esso si servirà per costruire la società socialista. Sappiamo che questa lotta di classe dovrà diventare sempre più ampia e intensa, che il proletariato cresce sempre di più in numero e forza morale ed economica, che perciò la sua vittoria e la sconfitta del capitalismo sono inevitabili, ma possiamo fare soltanto delle ipotesi vaghe sul quando e sul come saranno combattute le ultime decisive battaglie di questa guerra sociale”.

La conclusione che Kautsky aveva estratto dalla sua interpretazione della teoria marxiana della rivoluzione proletaria – una conclusione largamente condivisa nel seno della Seconda Internazionale, a dispetto dell’attacco all’ortodossia lanciato da Eduard Bernstein – era che la Spd era “un partito rivoluzionario, non già un partito che faceva le rivoluzioni”. Alla rovescia, per Lenin, il partito rivoluzionario, anziché attendere che anime e cose fossero mature per l’abbattimento dello Stato borghese, doveva lottare accanitamente contro le spontanee tendenze del capitalismo per invertire il corso della storia.

La sconvolgente novità costituita dalla concezione leninista della costruzione del socialismo fu prontamente colta da Antonio Gramsci con la sua celebre definizione della Rivoluzione d’Ottobre: essa era la “rivoluzione contro il Capitale”, cioè a dire la confutazione pratica del determinismo marxiano. Nessuna necessità storica garantiva il crollo del capitalismo; esso poteva e doveva essere conseguito creando la “leva di Archimede” – il partito dei rivoluzionari di professione – con la quale rovesciare l’ordine esistente. Questa era la grande lezione che conteneva la conquista del Palazzo d’Inverno da parte dei bolscevichi. Occorreva, pertanto, “fare come in Russia”.

(Estratto di un’analisi in due puntate pubblicate su Luiss Open)

La Rivoluzione d'Ottobre, l'utopia collettivistica e Antonio Gramsci

Di Luciano Pellicani

La Rivoluzione d’Ottobre irruppe sulla scena come una dichiarazione di guerra lanciata contro la civiltà liberale e tutte le sue istituzioni, dalla proprietà privata alla democrazia parlamentare. Mentre l’Europa sembrava impegnata ad autodistruggersi in un raccapricciante bagno di sangue, una élite di rivoluzionari di professione addestrati alla severa scuola leninista proclamò di aver trovato il metodo per far passare dalla…

erdogan

Come si agita Erdogan fra Russia e Qatar

È una Turchia sempre più dinamica, interessata a lavorare su più fronti e a essere presente in questo momento di trasformazione del Medioriente, quella che si osserva in questi mesi. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è determinato a consolidare l'asse con la Russia, ma anche ad aumentare l'influenza della Mezzaluna sulla penisola araba. La settimana prossima incontrerà il Capo…

carabinieri, calendario

Calendario Carabinieri 2018, ecco le foto della presentazione al Maxxi

“Il calendario comunica arte dieci volte più della Biennale di Venezia”. Così il critico Philippe Daverio ha descritto l’edizione 2018 del Calendario storico dell’Arma dei Carabinieri, presentato al Maxxi di Roma, che sarà tirato in 1.300mila copie di cui 11mila in altre otto lingue tra le quali, da questa edizione, giapponese, cinese e russo. Dedicato ai “valori etici e sociali…

Tutte le ultime tensioni fra Riad e Teheran sullo Yemen

L'Arabia Saudita ha accusato l'Iran di aver compiuto "un atto di guerra", riferendosi al lancio di un missile balistico da parte dei ribelli yemeniti Houthi in direzione di Riad. Il missile è stato intercettato e distrutto in aria dai sistemi di difesa sauditi, ma è considerato l'escalation più grossa successa negli ultimi due anni, ossia da quando Riad ha deciso…

Il protocollo (anti-gaffe) per il viaggio di Donald Trump in Asia

Strette di mano molto brevi, ma allo stesso tempo molto forti; giusta pronuncia dei nomi. Nessun tweet critico (o con insulti) e nessuna domanda sul cibo a tavola. Queste sono alcune delle prassi che ha dovuto imparare il presidente americano Donald Trump prima di cominciare il tour asiatico. Partito dalle Hawaii venerdì scorso con l’Aire Force One, Trump e la first lady Melania saranno…

Vi racconto che cosa sta succedendo tra governo e sindacati sulle pensioni

Non sono destinati a compiere molta strada gli incontri tecnici sulle pensioni. I sindacati possono contare su di una formidabile prova d’appello. È stato lo stesso Gentiloni – nel vertice di Palazzo Chigi – a far capire che il governo è disposto a "lavarsene le mani", se nei prossimi giorni non si raggiungerà alcuna intesa da tradurre in emendamenti alla…

centenario, europeista, Legge elettorale, Vitalizi, casaleggio, voucher san valentino, Cazzola, inps, pensioni

Il primo centenario della Rivoluzione d’ottobre ricordato da Cazzola

Oggi ricorre il primo centenario della Rivoluzione d’ottobre (l’Impero dello Zar non aveva ancora adottata la riforma gregoriana del calendario). Prima della dissoluzione del blocco dei Paesi del socialismo reale questa giornata veniva celebrata con grandi festeggiamenti a Mosca sulla Piazza Rossa. Grande sfoggio della potenza militare (come vediamo fare oggi, in sedicesimo, nella capitale della Corea del Nord, Pyongyang),…

G7 della Salute, come si muovono imprenditori e politici per l'Ema a Milano

Il G7 della Salute di Milano si è trasformato, com'era prevedibile, in un incontro in cui industriali, tecnici e politici hanno potuto fare il punto sull'Agenzia Europea del Farmaco (Ema), ormai prossima al trasloco da Londra. Proprio Milano la attende febbrilmente. Per l'occasione, il mondo politico-istituzionale e quello degli addetti ai lavori hanno riavvicinato le distanze, facendo cessare il gelo…

I debiti della sanità italiana

Il problema dei pagamenti al rallentatore della PA alle imprese rimane pregnante, nonostante l’introduzione della fattura elettronica abbia dato i suoi frutti: ammonta a 64 miliardi di euro il debito nei confronti delle imprese fornitrici, di cui quasi la metà fa capo alla Sanità italiana, con un debito complessivo di quasi 23 miliardi di euro. Sebbene l’incidenza della nostra spesa…

Cardinale

Vi racconto il regaluccio di Salvatore Cardinale per Nello Musumeci

Quel diavolo di Ignazio La Russa, un siciliano trapiantato a Milano ma che della sua isola sa più di quelli che vi abitano e votano, ha vinto la lotteria elettorale della sua terra per avere previsto quasi al centesimo i risultati poche ore prima che si aprissero i seggi agli elettori. Alla vigilia delle votazioni, quando dietro all’ottimismo d’ufficio del…

×

Iscriviti alla newsletter