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Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato un giro di vite sulla cosiddetta “flotta fantasma” di petroliere che Mosca impiega per eludere le sanzioni internazionali. L’annuncio arriva a margine della quarantaquattro nazioni europee europea ospitata in Gran Bretagna.

La “chiamata all’azione” congiunta, a cui hanno aderito quarantaquattro Paesi europei che partecipano al meeting della European Political Community attualmente in corso a Londra, mira a distruggere la flotta di circa seicento navi che, secondo le stime occidentali, sono utilizzate da Mosca per trasportare circa 1,7 milioni di barili di petrolio al giorno. Il governo britannico ha anche annunciato sanzioni su undici petroliere che sarebbero utilizzate per trasportare petrolio russo.

Otto di questi vascelli sono di proprietà della compagnia petroliera statale russa Sovcomflot PJSC, mentre altre tre hanno le caratteristiche di navi della flotta ombra, secondo l’elenco aggiornato delle sanzioni. Due delle undici petroliere erano già sotto sanzioni da parte dell’Ue, che aveva comminato le prime punizioni all’interno dell’ultimo pacchetto di sanzioni approvato dal Parlamento.

Ci sono segnali che indicano che queste sanzioni si stanno dimostrando efficaci, almeno per quanto riguarda il blocco delle petroliere che trasportavano petrolio russo. Delle circa cinquante navi sanzionate dalla fine dello scorso anno da Stati Uniti, Regno Unito ed Europa, la maggior parte ha interrotto effettivamente le proprie attività relative a questi scambi illegali.

“Insieme ai nostri partner europei, abbiamo inviato un chiaro messaggio a coloro che permettono i tentativi di Putin di eludere le sanzioni: non permetteremo alla flotta ombra russa, e al denaro sporco che genera, di fluire liberamente attraverso le acque europee e di mettere a rischio la nostra sicurezza”, ha dichiarato Starmer nelle osservazioni rilasciate dal suo ufficio. La flotta di petroliere, il cui funzionamento è stato descritto da Formiche.net in questo articolo, viene utilizzata per finanziare la macchina da guerra russa in Ucraina e rappresenta anche una minaccia ambientale per le vie d’acqua europee, si legge nel comunicato britannico, dove viene anche affermato che alcune delle navi fungono anche da stazioni di ascolto russe e trasportano armi in Russia.

A questa sessione della European Political Community è prevista anche la partecipazione di Volodymyr Zelensky, il quale dovrebbe offrire ai ministri presenti un briefing sulla situazione in Ucraina e sulla necessità di potenziare la base industriale della difesa europea, diventando così il primo leader straniero a intervenire di persona dopo il presidente statunitense Bill Clinton. Giovedì sera il leader ucraino ha incontrato i rappresentanti di Uk Export Finance, Thales Uk, Mbda, Kbr, Babcock International Group e Bae Systems; i rappresentanti di queste ultime due firme hanno anche annunciato l’aggiornamento dei contratti a sostegno dell’Ucraina, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa. Venerdì invece il presidente ucraino e il primo ministro inglese concorderanno un trattato di sostegno all’esportazione della difesa, attingendo a 3,5 miliardi di sterline della quota di finanziamenti all’esportazione previsti nel bilancio britannico per aumentare la produzione inglese di hardware militare destinato all’Ucraina.

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