Skip to main content

Durante un’audizione di maggio al Senato, il Direttore della National Intelligence (Dni) Dan Coats, ha detto che Donald Trump è un “consumatore vorace di informazioni”. Intendeva, ovviamente, informazioni di intelligence, e la dichiarazione aveva un doppio scopo: quello più profondo, ricordare agli americani che non è vero (come si diceva, e si continua a dire) che il loro presidente non trova utili i briefing riservati che le agenzie gli offrono giornalmente; infatti Coats ha anche sottolineato che attualmente gli incontri rapidi da 10 minuti, una-massimo-due volte a settimane, caratteristici dei primi periodi di presidenza, sono stati sostituiti con riunioni lunghe “a volte anche un’ora” e giornaliere. Lo scopo più epidermico della dichiarazione, invece, era spiegare come mai lui (Coats) era sempre a Washington.

GIRI CAPITOLINI

L’ufficio del Dni si trova al Liberty Crossing Intelligence Campus di McLean, in Virginia – appena una ventina di minuti in auto da Washington. Però le fonti dei giornali americani dicono che i duemila impiegati che lavorano per Coats lo hanno visto poco dall’altra parte del Potomac. L’ex senatore dell’Indiana si trova più a suo agio tra le stanze di Capitol Hill e dintorni, e infatti il suo quartier generale de facto è in un ufficio all’Eisenhower Executive Office Building, l’edificio storico che si staglia appena fuori al giardino della Casa Bianca, perpendicolarmente alla West Wing. Lì riceve i suoi contatti, lì tiene riunioni con i collaboratori, mentre esce ed entra dallo Studio Ovale.

IL RUOLO DI COATS…

Il ruolo di Coats è nevralgico: dalla sua creazione nel 2005, il Dni coordina tutte le 17 agenzie di servizi segreti americane, e per questo tiene i rapporti tra la presidenza (e l’amministrazione) e l’Intelligence Community. È, in definitiva, il principale consigliere della Casa Bianca sul tema intelligence (ruolo che prima era del direttore della Cia). È per questo che lo special consuel che sta indagando sul Russiagate, Robert Mueller, pare abbia intenzione di chiamarlo a comparire per chiarire se il presidente abbia cercato (anche solo cercato) di fare pressioni su di lui a proposito dell’inchiesta (saranno probabilmente sentiti altri top leader dell’IC con domande simili).

… E LE PRESSIONI DEL PREZ

La spada di Damocle è un articolo pubblicato una manciata di settimane fa dal Washington Post, che aveva avuto informazioni a proposito di un invito di Trump fatto il 22 marzo al Dni, perché cercasse di intercedere con l’Fbi affinché l’allora direttore James Comey allentasse la presa sul dossier, in particolare sull’ex Consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Flynn. Coats ha già detto di non essersi mai sentito pressato per ragioni politiche, ma non ha risposto alle domande dei senatori che volevano approfondire quanto scritto dal WaPo perché, ha detto, non era preparato a parlare di certe cose in quel momento. Probabile intendesse il fatto che quell’audizione di maggio era a porte aperte, e certe questioni avrebbe preferito trattarle in maniera riservata (forse solo con Mueller?); tuttavia davanti a quegli stessi senatori ha affermato che l’ingerenza russa nelle elezioni ha avuto “un impatto significante”.

LA NOMINA DELLA VICE

Coats si trova a guidare le connessioni interne all’intera IC, un folto gruppo di funzionari pubblici con molto potere che non ha eccessiva stima del commander-in-chief, anche a seguito delle varie polemiche che hanno accompagnato questi primi sei mesi di presidenza; per esempio, Trump a inizio mandato ha attaccato la Cia definendo “ridicola” l’indagine sull’interferenza russa, e chiamandola “un gruppo di nazisti” per i metodi adottati in quell’inchiesta. Inoltre Coats viene considerato inesperto nel mondo dell’intelligence: mentre il suo predecessore James Clapper aveva iniziato la sua carriera all’interno dei meccanismi di signal intelligence in Vietnam, Coats è un politico di razza. È stato deputato, poi ha fatto per quattro anni l’ambasciatore in Germania, successivamente il senatore; senza mai entrare in contatto con i meccanismi dei servizi. Probabile che anche per questo a breve sarà operativa la principale vice direttrice dell’ufficio del Dni: la scelta dell’amministrazione è Susan Gordon, che occupa già un ruolo analogo alla National Geospatial-Intelligence Agency (NGA) e che ha alle spalle 25 anni nei gangli nella Cia. Gordon sarà anche una presenza al Liberty Crossing mentre Coats è impegnato a Washington.

(Foto: Wikipedia, l’Eisenhower Executive Office Building sullo sfondo della Casa Bianca)

Come si muove Dan Coats tra National Intelligence e Casa Bianca

Durante un'audizione di maggio al Senato, il Direttore della National Intelligence (Dni) Dan Coats, ha detto che Donald Trump è un "consumatore vorace di informazioni". Intendeva, ovviamente, informazioni di intelligence, e la dichiarazione aveva un doppio scopo: quello più profondo, ricordare agli americani che non è vero (come si diceva, e si continua a dire) che il loro presidente non trova…

Chi e come lavora per Nello Musumeci candidato del centrodestra unito in Sicilia

Nello Musumeci fa sul serio. Alla fine dello scorso aprile, l’ex sottosegretario al Lavoro (nella foto) s’è candidato alle regionali della Sicilia spaccando il centrodestra. Musumeci è in campo col movimento Diventerà Bellissima, da lui fondato nel 2015, ed è uscito allo scoperto dopo che il commissario siciliano di Forza Italia, Gianfranco Micciché, ha chiuso all’ipotesi delle primarie, mai gradite…

Teheran, Petya, Internet, STEFANO MELE AVVOCATO

Petya, tutti gli obiettivi del cyber attacco globale

Quali erano i veri obiettivi di chi ha progettato​ la variante di​ Petya, l'ultimo ransomware a propagarsi su scala globale​?​ Racimolare denaro, testare la ​sicurezza de​i sistemi di alcuni dei soggetti hackerati​, ​condurre un'azione dettata da logiche geopolitiche o, ancora, procurare puro danno? In ragione di alcune caratteristiche considerate 'inusuali' per un virus di questo tipo, gli esperti sono divisi…

Ecco le vere novità dalla moschea al Nuri di Mosul

Giovedì 29 giugno l'esercito iracheno ha preso il controllo delle moschea al Nuri di Mosul. Il mausoleo, luogo simbolo dell'Iraq (per dire, è riportato nelle banconote da 10mila dinari emesse dalla zecca di Baghdad), è stato completamente distrutto dallo Stato islamico mercoledì della scorsa settimana: i baghdadisti hanno incolpato un bombardamento americano, ma è evidente dalle immagini che si è trattato…

Papa Francesco, Vaticano

Tutti gli scontri e gli incontri tra Onu e Vaticano su aborto e pace in Centrafrica

Odi et amo, avrebbero detto i poeti latini. Guerra e pace se si cita Tolstoj. O la spada di Gesù, quella del discorso missionario, la stessa che invita ad acquistare vendendo il proprio mantello ma che farà anche perire il discepolo in caso di utilizzo contro il servo nel Getsemani, contro la pace di chi porge l’altra guancia, la stessa che…

imprese infocamere

Ecco regioni e settori dove nascono più aziende di stranieri

La componente straniera della nostra imprenditoria continua ad espandersi seguendo un trend di crescita quasi costante che, alla fine di marzo di quest’anno, l'ha portata alla soglia delle 575mila realtà, pari al 9,5% dell’intero stock di imprese iscritte ai registri delle Camere di commercio italiane. L’INDAGINE DI UNIONCAMERE E INFOCAMERE I dati dell’indagine condotta da Unioncamere-InfoCamere a partire dai dati…

germania

Ius Soli, ecco gli effetti indiretti

“La lettera rubata” di Edgar Allan Poe (con quella lettera del ministro lì sul tavolo, e che però nessuno voleva vedere) ci ricorda che sono proprio le cose più evidenti a essere a volta quelle meno notate. Così, nelle nostre città, a fronte delle difficoltà delle nostre forze dell’ordine, chiamate a compiti letteralmente eroici considerando gli uomini e i mezzi…

Una Cisl forte al suo XVIII congresso

"Il sindacato vive le sue grandi stagioni quando è profezia e innovazione". Quel dipartimento innovazione che avrà ancora più forza dopo l'incontro del Papa con i 1000 congressisti del XVIII congresso nazionale della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori. Il mio intervento di oggi al congresso. https://m.youtube.com/watch?v=h8Ptii5z6KY&feature=share

Malta – Italia: la bilancia dei pagamenti

Malta è uno strano incrocio. Metà araba, metà inglese. Un hooligan che parla arabo. Che è l’inglese dell’ubriaco, quello della finanza fatto di put, swap, option e features. Il Mediterraneo è un cimitero e Malta si fa ricca del suo essere cantone svizzero in mezzo al mare. Solo che lo svizzero ha l’aplomb mitteleuropeo. Non fa rutti, non fa piriti,…

George Pell, le accuse di pedofilia e la decisione di Papa Francesco

Il Papa ha concesso un periodo di congedo al cardinale George Pell, segretario per la Segreteria per l'economia del Vaticano, incriminato in Australia per presunti abusi a danno di minori risalenti a una quarantina di anni fa. CHI E' PELL Il porporato australiano è il più alto funzionario vaticano ad affrontare accuse penali di abusi sessuali su minori fino ad…

×

Iscriviti alla newsletter