Skip to main content

Ai tempi della Prima repubblica li chiamavano “sottobraccisti”, per l’abitudine di aspettare in agguato, seduti su un divanetto del transatlantico della Camera, e afferrare per il braccio il parlamentare di turno che usciva dall’aula. Li conosciamo per qualche reminiscenza di “House of Cards” o per qualche vecchio stereotipo, quasi sempre negativo. Ma i lobbisti, quando fanno bene il loro mestiere, non hanno nulla a che vedere con la corruzione e l’affarismo. Da gennaio alla Camera dei Deputati c’è un regolamento in discussione all’ufficio di presidenza: l’intento è iscrivere i lobbisti in un registro ufficiale e dare alle lobby addirittura una stanza apposita in Parlamento. Martedì mattina al Salone della Giustizia dell’EUR Telos A&S, società di lobbying e consulenza, ha organizzato un seminario per fare il punto della situazione con dei professionisti.

IL LOBBISTA: FACILITATORE O MEDIATORE?

Chi è e cosa fa il lobbista? E soprattutto le lobby sono un pericolo per la democrazia? Queste sono alcune delle domande che nascono quando leggiamo l’immagine che dei lobbisti danno i giornali, quasi sempre quella di faccendieri con la rubrica del telefono piena di numeri importanti. Mariella Palazzolo, fondatrice di Telos A&S, cerca da tempo di sfatare questi falsi miti. In particolare si dice stupita che perfino nel recente caso CONSIP si sia parlato di lobby: “Ultimamente c’è stato un incremento dell’uso del termine lobbista in inchieste giudiziarie che non hanno nulla a che vedere col nostro lavoro”. Il lobbista non è un corruttore, un trafficante di influenze: se fosse così, non ci sarebbe alcun bisogno di regolamentare, “per loro c’è già il codice penale”. Chi fa lobbying invece, secondo Marco Sonsini, lobbista di punta di Telos A&S, è un mediatore: porta le istanze del privato alle istituzioni pubbliche, ma le porta mediandole con altri interessi. Così quando parla con un parlamentare o un dirigente ministeriale rappresenta sempre un intero settore, mai una sola azienda.

L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA

Il lobbista non lavora mai da solo. Per definizione per fare lobbying serve un interlocutore, e quasi sempre si tratta di un politico o un dirigente della pubblica amministrazione. Martedì mattina in sala di politici ce n’erano due: il viceministro dei Trasporti Riccardo Nencini e Marco Di Maio, segretario del gruppo PD alla Camera. Nencini, che è ai vertici di un ministero dove l’attività di lobbying è frequentissima, sa quali sono i pericoli quando non c’è regolamentazione. Di recente si è ritrovato ad affrontare la diatriba tra taxi e Uber: anche loro in qualche modo “sono depositari di un interesse non lontano da un interesse privato”, insomma una lobby. Due in particolare sono i problemi a cui un politico deve far fronte. Il primo è la frammentazione: oggi non ci sono più interlocutori unici che rappresentino un intero mondo, ma quasi sempre minoranze ed è difficile conciliare tutti gli interessi. Il secondo è la verticalizzazione: oggi le lobby interagiscono direttamente con il potere esecutivo, ad esempio gli assessori di un comune o della provincia, perché gli iter legislativi non sono trasparenti o accessibili ai privati finché la legge non è pubblicata.

REGOLAMENTARE PER SALVARE LA REPUTAZIONE

Uno studio approfondito di Openpolis uscito a gennaio ha fatto il quadro dell’attività di lobbying in Italia paragonandolo alla situazione di Bruxelles. In Italia le lobby non sono regolamentate, o almeno non ancora. Ma almeno su questo punto il resto dell’UE ci fa buona compagnia: solo 6 paesi su 28 hanno istituito un registro obbligatorio in parlamento. Il nostro paese qualche passo avanti lo ha fatto: da settembre il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha aperto un registro per i lobbisti al Ministero. Perché non si arriva a una regolamentazione completa? “Sul testo delle lobby c’è come una maledizione. Venne redatto nel 2006, è entrato in tutti i consigli dei ministri e non è mai riuscito a uscirne fuori, nessuno lo vuole, anzi evidentemente è la politica a non volerlo” sostiene Michele Corradino, consigliere di Stato e membro dell’Autorità nazionale anti-corruzione (ANAC). A chi conviene allora regolamentare? “Alle PMI per farsi conoscere dalla pubblica amministrazione” continua Corradino, perché le grandi imprese non ne hanno bisogno, “entrano direttamente nelle stanze dei direttori generali e dei ministri”.

Riccardo Nencini lobbisti

Chi sono davvero i lobbisti?

Ai tempi della Prima repubblica li chiamavano “sottobraccisti”, per l’abitudine di aspettare in agguato, seduti su un divanetto del transatlantico della Camera, e afferrare per il braccio il parlamentare di turno che usciva dall’aula. Li conosciamo per qualche reminiscenza di “House of Cards” o per qualche vecchio stereotipo, quasi sempre negativo. Ma i lobbisti, quando fanno bene il loro mestiere,…

watson,

Visverbi, chi anima e cosa fa la società dietro l'evento di Davide Casaleggio

Si chiama Visverbi ed è l'agenzia di comunicazione che ha contribuito all'organizzazione dell'evento di Ivrea di Davide Casaleggio in memoria di suo padre Gianroberto. Una realtà costituita nella forma della società a responsabilità limitata attiva fin dal 2011 e con sede a Milano, in Corso Garibaldi, in zona Moscova. Ma di cosa si occupa nello specifico Visverbi? E chi sono i…

Cosa prevede il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate

Di Rosa Vilecco Calipari

Pubblichiamo una parte della relazione presentata da Rosa Vilecco Calipari (Pd) in Commissione Difesa sullo schema di decreto legislativo recante disposizione in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate. Per quanto riguarda gli ufficiali, vanno ricordati l’istituzione di una carriera unitaria a  sviluppo dirigenziale; la modifica della permanenza nei gradi; un nuovo trattamento economico,…

paritarie disuguaglianze Rousseau Movimento 5 Stelle

Cosa celano i trambusti nel Pd e nel Movimento 5 stelle

La battaglia politico-giudiziaria tra Beppe Grillo e Marika Cassimatis a proposito del candidato a sindaco nel capoluogo ligure alle prossime elezioni di giugno pare che si stia risolvendo a favore della professoressa di Genova, se il M5S non farà appello alla sentenza di primo grado emessa ieri dal tribunale civile. È evidente che la questione mette in chiaro tutta la…

consip, Alfredo Romeo

Consip, Tiziano Renzi e la credibilità dello Stato

La grande informazione scritta e parlata racconta di un (apparente?) colpo di scena nell’affare Consip. Un ufficiale di rango inferiore della Benemerita avrebbe falsificato il contenuto delle intercettazioni, fondamentali nelle indagini in corso, tirando inopinatamente in ballo Tiziano Renzi, padre dell’ex segretario del Pd, in un colloquio con Alfredo Romeo. È obbligatorio un supplemento di accertamenti per capire per quale…

Pier Carlo Padoan

Vi spiego cosa nasconde il Def

Secondo il DEF approvato ieri dal Consiglio dei ministri (manca però il testo definitivo) il tasso di crescita del Pil previsto per il 2017 è pari al +1,1%, per scendere al +1% nel 2018 e 2019. E' stato detto che non ci saranno tagli di spesa, lasciando intendere che la strategia di speding review potrebbe frenare, perché questi "avrebbero effetti depressivi sull'economia",…

Steve Bannon

Le idee di Steve Bannon secondo Steve Bannon

Si tratta di alcuni estratti di una lunghissima conversazione tenuta da Steve Bannon a un Convegno organizzato dal Dignitatis Humanae Institute nella Città del Vaticano il 27 giugno 2014. Il Dignitatis Humanae Institute, guidato da Benjamin Harnwell, è un Istituto internazionale che favorisce incontri fra intellettuali e politici su temi attuali che riguardano la difesa dei diritti umani. Steve Bannon è…

sindacati

Smartworking, è la formazione che fa la differenza

Di Augusto Bisegna e Carlo D’Onofrio

Il prossimo varo dello Statuto del Lavoro Autonomo, che attende solo il sigillo dell'aula del Senato per diventare legge, segna una tappa fondamentale anche per l'evoluzione dello smartworking. Il cosiddetto lavoro agile è stato finora materia di contrattazione tra aziende e sindacati. Nel tempo la casistica si è allargata notevolmente e si può dire che ormai, almeno per ciò che…

def, Pier Carlo Padoan

Cosa (non) c'è nel Def e nel Pnr

Ieri il Consiglio dei ministri ha iniziato la sua ventitreesima sessione (da quando è in carica il governo Gentiloni) con due argomenti all’ordine del giorno; a) Il Documento di Economia e Finanza (Def) 2017 e b) un decreto legge che - si presume - incorpora la manovra di aggiustamento richiesta dall’Unione Europea (UE). Di Programma Nazionale di Riforma (Pnr) che…

baglioni

Claudio Baglioni al Pincio per i 165 anni della Polizia di Stato. Il video

Oggi  sulla terrazza del Pincio a Roma, in occasione delle celebrazioni del 165° Anniversario della Polizia di Stato, la Banda Musicale ha tenuto un concerto con la partecipazione di Claudio Baglioni. Oltre a un repertorio di musica classica, gli orchestrali della Polizia di Stato hanno accompagnato il cantante romano nell'interpretazione delle sue più belle canzoni. Ospiti d'onore gli alunni di…

×

Iscriviti alla newsletter