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ll rischio principale per la sicurezza deriva dalle potenziali azioni di lupi solitari. È quanto spiegano fonti del Viminale dopo al riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, all’indomani dell’attacco iraniano contro Israele. Presenti all’incontro i vertici della sicurezza e dell’intelligence. Da parte degli apparati c’è attenzione anche sui flussi migratori irregolari per intercettare soggetti potenzialmente pericolosi. In proposito permangono in vigore i controlli alla frontiera Est.

Il lavoro di forze dell’ordine e intelligence

Il ministro dell’Interno ha dato mandato alle forze dell’ordine di rafforzare tutte le attività di prevenzione coordinandosi con l’intelligence. Nel corso della riunione c’è stato, spiegano ancora le fonti, “un proficuo aggiornamento sui profili di rischio rispetto ai possibili riflessi in Italia delle tensioni internazionali”. Confermato poi il viaggio di Piantedosi a Tunisi mercoledì con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. Il titolare del Viminale avrà un bilaterale con il suo omologo. Presto, inoltre, ci sarà un incontro a Roma anche con il collega libico.

Riflettori puntati su Roma

Dal Comitato provinciale ordine e sicurezza che si è svolto ieri a Roma “non sono uscite vicende diverse. Ma c’era il bisogno di incontrarsi per fare il punto anche con la comunità ebraica e ragionare sui passi che stiamo facendo”. Lo ha affermato il prefetto Lamberto Giannini, a margine del convegno “Cybercrime e cyberterrorismo, strategie di prevenzione e contrasto” all’Università Lumsa. Sugli obbiettivi sensibili della comunità ebraica nella Capitale il prefetto ha aggiunto che “i livelli di sicurezza sono altissimi. Difficile aumentarli ancora. Quello che serve è mantenerli costanti e non far cadere l’attenzione”.

Attenzione ai lupi solitari dopo l’attacco iraniano. Il punto al Viminale

Convocato il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo l’attacco iraniano contro Israele. Riflettori puntati anche sui flussi migratori irregolari per intercettare soggetti potenzialmente pericolosi

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