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Baruffa per interposta persona tra Intesa Sanpaolo e Assicurazioni Generali. Il terreno di scontro tra il gruppo assicurativo triestino guidato dall’ad, Philippe Donnet (nella foto), e la banca capitanata da Carlo Messina? Le colonne del Sole 24 Ore, il quotidiano confindustriale diretto da Roberto Napoletano, che ha dato enfasi a voci della banca per giustificare il mancato lancio di un’operazione su Generali mandando su tutte le furie il Leone di Trieste. Ecco i dettagli della diatriba fra Generali e Intesa.

MOSSA E CONTROMOSSA

Come annunciato al mercato nella sera di venerdì 24 febbraio, Intesa Sanpaolo ha deciso che non andrà avanti ad analizzare un’operazione di integrazione con le Assicurazioni Generali. E questo anche perché fin da quando sono emerse le indiscrezioni sulle mire della banca di Ca’ de Sass al quartier generale triestino non l’hanno presa bene. Si spiega così, per esempio, la decisione di comprare poco più del 3% di Intesa in chiave difensiva. Ma, nonostante lo stop all’operazione, continua inesorabile sotto traccia la battaglia tra la banca guidata da Carlo Messina e il gruppo assicurativo capitanato da Philippe Donnet.

L’ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE

A fornire il terreno dello scontro è stato il Sole 24 Ore. Per capire come, bisogna tornare al 25 febbraio, quando, dopo il comunicato della sera prima di Intesa in cui annuncia la decisione di ritirarsi dalla partita, in un commento a firma di Alessandro Graziani, tra le altre cose, si legge: “Più delle opportunità, che pure c’erano, nella valutazione finale del «case study» hanno prevalso le incognite sulla sostenibilità finanziaria dell’operazione. A partire dalla mancanza di dati certi sulla chiusura dei dati del bilancio 2016 delle Assicurazioni Generali, che sarà approvato a metà marzo, e che in assenza di una due diligence preventiva, secondo le valutazioni del top management di Intesa, potrebbe risentire del cambio di governance al vertice della compagnia triestina, dopo l’uscita del direttore generale Alberto Minali, cui fino a poche settimane fa doveva spettare la responsabilità dei conti del gruppo”.

LA LETTERA DI REPLICA

Parole che, probabilmente nella misura in cui gettano un’ombra sui risultati di bilancio del 2016, fanno andare su tutte le furie la compagnia del Leone, che prende carta e penna e, tramite il suo ufficio stampa, scrive una lettera al direttore del giornale confindustriale, Roberto Napoletano, pubblicata il 28 febbraio. Nella missiva si legge che alcune frasi del commento sono “di assoluta gravità” perché “appaiono mettere in dubbio la rispondenza al vero – “in assenza di una due diligence preventiva” – degli imminenti dati di bilancio di Assicurazioni Generali”. E ancora, scrive Roberto Alatri di Generali: “Anche alla luce degli effetti pregiudizievoli per Assicurazioni Generali e fuorvianti per il mercato che tali affermazioni possono arrecare, soprattutto nel presente contesto dell’imminenza del rilascio dei dati di bilancio di Assicurazioni Generali, e confidando che né il giornalista né la testata da lei diretta abbiano inteso avanzare tali dubbi, riteniamo necessario un intervento da parte de Il Sole 24 Ore che porti definitiva chiarezza quanto al significato e alla portata delle predette affermazioni”.

IL COMUNICATO DI INTESA

L’autore dell’articolo in questione, Graziani, risponde così: “Nel testo si evidenzia con chiarezza che la mancanza di dati certi sui conti 2016 delle Generali, dopo l’uscita improvvisa del direttore generale Alberto Minali, è riferita a valutazioni del top management di Intesa Sanpaolo e non de Il Sole 24 Ore che li ha semplicemente riportati. Senza alcuna illazione sulla veridicità degli imminenti dati di bilancio”. Quindi sarebbe la banca stessa a nutrire dubbi sull’andamento del bilancio del 2016 della compagnia del Leone. E’ possibile che lo stesso Graziani, nel commento, si sia ispirato anche al comunicato stampa con cui Intesa annunciava l’addio alle Generali, dove tra le altre cose si leggeva: “Il management di Intesa Sanpaolo ha completato le valutazioni di ipotesi riguardanti possibili combinazioni industriali con Assicurazioni Generali e, alla luce delle analisi condotte in base alle informazioni allo stato pubblicamente disponibili sul gruppo assicurativo, non ha individuato opportunità rispondenti ai criteri con cui valuta regolarmente le opzioni di crescita endogena ed esogena per il gruppo”.

LE PAROLE DI MESSINA

Intanto, l’ad di Intesa, Carlo Messina, continua a tornare sull’addio alle Generali. “Non è stato un passo indietro – ha dichiarato di recente – né una ritirata. Abbiamo detto fin dall’inizio che stavamo esaminando un’opportunità. Lo abbiamo fatto con trasparenza e questo è stato apprezzato dai nostri investitori”. Da ricordare che Intesa ha ammesso di stare studiando un’operazione sulle Generali dopo che, in una domenica di fine gennaio, il quotidiano La Stampa aveva riferito indiscrezioni in merito.

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