Skip to main content

Chi in questi anni ha avuto la cortesia di gettare ogni tanto uno sguardo sulle mie quotidiane “punture” si sarà accorto che non ho molta simpatia (è un eufemismo) per Matteo Renzi e tanto meno per Beppe Grillo. Non sopporto però lo sciacallaggio in politica (il vizio di colpire  comunque e in ogni modo i propri avversari), ma soprattutto trovo deplorevole ed inaccettabile la “caccia all’uomo” che la magistratura inquirente porta avanti impunita nei confronti di personalità delle istituzioni, del mondo dell’impresa, dei partiti.

++++

Nell’affaire Consip-Tiziano Renzi-Romeo  (con Italo Bocchino a metterci la voce) è venuto il momento di impartire il “contrordine, compagni!” (era questo infatti il titolo delle vignette di Giovanni Guareschi che sfottevano il Pci trinariciuto dell’immediato dopoguerra). A parte la vicenda del capitano Gianpaolo Scarfato che, nel verbale consegnato alla magistratura, ha sbagliato ad attribuire le voci intercettate e, preso in castagna, si è avvalso della facoltà di non rispondere, il vero scandalo – come ci hanno mostrato i tg –  sta nel fatto che l’ufficiale della Benemerita aveva costruito un romanzo giallo d’appendice su alcune parole che si riferivano ad un incontro con Renzi. Da quel virgolettato in corsivo il rapporto partiva per la tangente allo scopo costruire il solito teorema prefabbricato.

++++

C’è stato un complotto? Chi sono i mandanti? È quanto si chiedono gli esponenti del Pd in queste ore. Ma che bisogno c’è di avanzare ipotesi strampalate, quando è chiaro chi sono i mandanti? Basta cercarli a Napoli. In procura. E non sarebbe nemmeno la prima volta.

++++

Mi è capitato, in una trasmissione televisiva, di raccomandare un colpo di Stato da parte dei Carabinieri in caso di vittoria del Movimento cinquestelle. Vuoi vedere che mi hanno preso in parola, ma hanno sbagliato indirizzo?

consip,

Cosa capisco del caso Consip

Chi in questi anni ha avuto la cortesia di gettare ogni tanto uno sguardo sulle mie quotidiane "punture" si sarà accorto che non ho molta simpatia (è un eufemismo) per Matteo Renzi e tanto meno per Beppe Grillo. Non sopporto però lo sciacallaggio in politica (il vizio di colpire  comunque e in ogni modo i propri avversari), ma soprattutto trovo…

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

Ecco la vera lezione (non solo per Beppe Grillo) del caso Marika Cassimatis a Genova

La vicenda di Marika Cassimatis è allucinante e dovrebbe rendere avvertiti quegli sprovveduti che – con la smania di infilare le braghe al mondo e di scontare chissà quali peccati originali – vorrebbero – dicono loro – dare attuazione all’articolo 49 della Costituzione ("Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare…

Intelligenza artificiale, così macchine e robot cambieranno la nostra vita

Stiamo vivendo un cambiamento epocale. Viviamo infatti in un periodo storico in cui gli oggetti, da sempre ritenuti burattini senz’anima, possono lavorare da soli e - in certi casi - addirittura comprendere i bisogni degli umani meglio degli uomini in carne e ossa. Bombardati da dati in ogni istante della nostra giornata, ecco che serve un mezzo che catturi questi…

Alfonso Celotto manovra

Vi racconto l'ennesima manovra fantasma

Cambiano i governi, ma non cambiano le (cattive) abitudini. Quando si tratta di manovre, decreti-legge omnibus, finanziarie, si fa sempre allo stesso modo: da Berlusconi a Prodi, da Monti a Gentiloni. Per un paio di settimane si inseguono voci e indiscrezioni, le più varie. Poi, finalmente si convoca il Consiglio dei ministri. Alla fine del Consiglio non viene emanato nessun…

ANDREA ORLANDO

Consip, Pignatone, Woodcock e il ruolo del ministro Orlando (manderà ispezioni?)

C’è quanto meno una preposizione di troppo nel titolo dedicato alla vicenda giudiziaria della Consip da Repubblica: “Procure verso lo scontro sui falsi del capitano”. Verso? Soltanto “verso”? Ma le Procure di Napoli e di Roma, in ordine rigorosamente alfabetico, si sono ormai già scontrate. Mi sembra inutile, anzi controproducente, che si faccia ancora finta di non capire e di…

Popolare di Vicenza Veneto Banca

Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ecco i prossimi ostacoli di Viola dopo l'operazione-rimborso

Dismissioni, esuberi, ricapitalizzazione e recupero di clienti che hanno abbandonato le banche venete. Non mancano toste tappe per Popolare di Vicenza e Veneto Banca che ieri comunque hanno centrato un obiettivo da tempo inseguito: mandare in porto l’operazione di rimborso dei vecchi soci per evitare cause legali che potevano mettere a rischio l’esistenza stessa degli istituti di crediti. Ecco cosa…

Massimo Gramellini attore

Giovanni Mongiano, l’attore che recita da solo è l’eroe dei nostri giorni

Non deve essere facile distillare ogni giorno che Dio manda in terra, per contratto, una perla di saggezza nella forma dell’aforisma fulminante. Certo c’è sempre la miniera, come si diceva un tempo, ma anche questo mestiere di editorialista di quotidiano in prima pagina conosce le sue fatiche. Lo sa bene Massimo Gramellini, che lo svolge da anni e che, passando…

lorien, Tallinn

Def di Gentiloni e Padoan, ecco numeri, previsioni e bluff

Di Pietro Di Michele e Bruno Guarini

Niente nuove tasse, dice il governo presentando il Def, ma è davvero così? E di quanto saranno i tagli alla spesa pubblica? Forse di 600 milioni. Ma l’esecutivo allarga al contempo i cordoni della borsa sbloccando il turn over per i comuni e stanziando risorse per gli statali. Ecco numeri, previsioni e piccoli bluff. IL NODO TASSE “Conti in ordine…

Bannon, siria, donald trump isis Corea

Cosa farà Donald Trump con la Corea del Nord

Dopo lo strike in Siria, gli Stati Uniti si stanno davvero predisponendo ad attaccare la Corea del Nord? La risposta è no. Pentagono e Casa Bianca sanno bene che un’azione militare unilaterale – ad esempio, un “decapitation strike” volto a togliere di mezzo Kim Jong Un - provocherebbe automaticamente una guerra totale che causerebbe immani sofferenze alla Corea del Sud…

Riccardo Nencini lobbisti

Chi sono davvero i lobbisti?

Ai tempi della Prima repubblica li chiamavano “sottobraccisti”, per l’abitudine di aspettare in agguato, seduti su un divanetto del transatlantico della Camera, e afferrare per il braccio il parlamentare di turno che usciva dall’aula. Li conosciamo per qualche reminiscenza di “House of Cards” o per qualche vecchio stereotipo, quasi sempre negativo. Ma i lobbisti, quando fanno bene il loro mestiere,…

×

Iscriviti alla newsletter