Il vice presidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis sta rilasciando interviste a destra ed manca (quotidiani di vari Stati dell’Unione, televisioni e via discorrendo) per diffondere ottimismo (in queste settimane ce ne vuole una buona dose) e delineare un percorso verso il completamento dell’unione bancaria tramite la costruzione della terza gamba, ossia la garanzia comune dei depositi in conto corrente…
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Ecco come i metalmeccanici provano a rinnovare di sabato il loro contratto
Occhi puntati sul tavolo contrattuale dei metalmeccanici. Oggi potrebbe determinarsi l'intesa unitaria per il rinnovo del Ccnl di settore che riguarda circa un milione e mezzo di addetti. Il contratto in questione è scaduto il 31 dicembre scorso e le parti sindacale ed imprenditoriale trattano per rinnovarlo da più di un anno. LA STRADA IN DISCESA Ieri Fim Fiom Uilm…
Io, di sinistra, vi dico: Fidel Castro è stato un cattivo maestro
Per vent'anni della mia vita è stato eroe, mito, leggenda, maestro. Poi ho capito: era tutto falso. O sbagliato. Lui è stato uno degli uomini più tragici, spietati, dispotici, violenti e illiberali del Novecento. Un autentico cattivo maestro. Ma avvolgente, romantico, attrattivo. Una vera trappola umana per la mia generazione. Ora entra nella galleria truce dei dittatori estinti del comunismo:…
Tutte le peripezie di Silvio Berlusconi fra Confalonieri, Renzi, Salvini e Parisi
Che pasticcio. I signor No del referendum costituzionale avevano appena esultato per l'aiuto ricevuto dall'Economist, apprezzandone o riscoprendone il prestigio, come nel caso del Giornale di famiglia di Silvio Berlusconi, ed hanno appreso con sgomento che si sta confezionando un numero di fine anno del settimanale inglese di tutt'altro segno, favorevole al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Che nel frattempo…
Che cosa combina l'Economist
Non ci si può più nemmeno fidare dell’Economist. Il settimanale britannico, da sempre faro del riformismo liberal e del politically correct, non sembra avere una linea chiara sul governo italiano e sul referendum costituzionale. Dopo essere usciti giovedì con un articolo (non firmato) sul sito del giornale in cui si è spiegato perché l’Italia farebbe meglio a votare No il…
Qual è la vera posta in palio al referendum del 4 dicembre
L’Italia ormai sta per entrare nell’ultima settimana prima della prova referendaria. Si tratta, a ben vedere, del più importante appuntamento politico dopo le Europee del 2014, sebbene sia, ed è bene ribadirlo fin dall’inizio, una consultazione popolare finalizzata unicamente a dare l’assenso o il dissenso ad una modifica sostanziale della Costituzione. Dunque è un rendez-vous non propriamente ordinario, che si…
Ecco come il brainmarketing mette a nudo i consumatori
L’industria 4.0 mette piede nei supermercati. Lo fa con le innovazioni tecnologiche e digitali che rivoluzionano il modo di fare la spesa, consentendo alle persone di interagire con gli scaffali cosiddetti “intelligenti”, di conoscere in diretta sul proprio smartphone offerte pensate per i loro gusti, di approfondire tramite display la storia dei prodotti in vendita. Lo fa con il New…
Come si muove l'Europa per proteggere i whistleblower
Ci sono temi su cui l’Europa non sembra per nulla divisa: quando si parla di protezione dei whistleblower, gran parte dei Paesi Ue sono accomunati da normative inefficaci o del tutto inesistenti che non tutelano chi segnala episodi di corruzione o illegalità sul posto di lavoro. Sono infatti 8 su 28 gli Stati membri che hanno introdotto leggi effettive in…
Come vedo (da democratico Usa) l'elezione di Trump
Charles Bernardini è uno dei massimi esponenti della comunità italo americana di Chicago. Avvocato, è tra le altre cose specializzato nell'accompagnare le aziende italiane nei propri investimenti negli Stati Uniti, per anni presidente della potente Camera di Commercio Italo Americana in Illinois. Di origini emiliane è tra gli organizzatori in italia del “Porretta Soul Festival” in cui arrivano ogni anno i…
Trump, Renzi, l'Economist e la strana sortita di Monti
Non appare strano che, ad una settimana dal referendum sulla riforma costituzionale, anche l’Economist dica la sua. Ha sorpreso, piuttosto, che sostenga il No: ben altre erano le riforme strutturali su cui il governo Renzi avrebbe dovuto impegnarsi. Ipotizza, infine, la costituzione di un governo tecnico per gestire la instabilità che si genererebbe con la bocciatura del referendum. Di rimando,…