Skip to main content

Continuano i misteri di istituzioni e banchieri sul caso Mps. Misteri frutto di omissioni o silenzi a danni dei risparmiatori. I signori che si sciacquano sovente la bocca con la parola “trasparenza” e ammanniscono appena possono lezioni sui comportamenti altrui, si dileguano quando devono rispondere dei loro atti.

Si prenda il caso dell’aumento di capitale privato che doveva garantire un futuro sicuro al Monte dei Paschi di Siena dopo le richieste della Bce – post stress test – per un rafforzamento patrimoniale. Per settimane, anzi per mesi, si è scritto che ben due privati di peso come George Soros e il fondo del Qatar – anche grazie al pressing di Matteo Renzi da Palazzo Chigi – erano pronti a investire in Mps. Un modo indiretto per rassicurare azionisti vecchi e nuovi, risparmiatori, investitori e mercati. Per settimane, anzi per mesi, il mercato idolatrato da banchieri centrali, banchieri d’affari e advisor – che pensano legittimamente più alle commissioni da incassare che ai buoni consigli da dispensare – era sicuro dunque, che Soros e il Qatar (non un povero pensionato ne’ uno Stato in default) erano pronti a diventare soci.

Poi dubbi e interrogativi sulla reale solidità di queste informazioni hanno iniziato con cautela a circolare, come sottolineato da tempo su Formiche.net. Oggi è arrivato non un giornalino qualsiasi ma un giornalone come il Corriere della Sera a certificare che quelle informazioni propalate per settimane, anzi per mesi, da giornalini e giornaloni erano fuffa, chiacchiere da bar, gossip finanziario o politico. Erano, dunque, informazioni false. O meglio, erano magari veritieri gli iniziali abboccamenti, i preliminari pour parler e le disponibilità di massima. Ma poi ci sono stati dei “no grazie” mai comunicati al mercato.

A queste conclusioni il Corriere della Sera con un lungo articolo. Scrive Federico Fubini (mentre si parla della richiesta dell’ad di Mps, Marco Morelli, alla Bce di avere altri 20 giorni di tempo per mandare in porto l’aumento di capitale privato, ossia senza fondi statali):

Morelli, l’amministratore delegato, pensava ne valesse la pena. Era giusto dare tempo a un aumento sul mercato, si spiegava, data la «disponibilità» di alcuni nomi celebri: il fondo di George Soros e il fondo sovrano del Qatar. Persino Turicchi, dirigente generale del Tesoro, aveva votato per chiedere quel rinvio alla Bce e concedere alla soluzione di mercato un’altra chance. Anche per questo, prima di decidere sul rinvio, la Bce voleva vedere le manifestazioni d’interesse dei grandi investitori.

Da Siena non è arrivato quasi nulla, secondo due persone che hanno seguito la vicenda. Non una parola da Soros, il cui interesse sembra non esserci mai stato“.

Aggiunge Fubini: “Un operatore conferma che all’anziano finanziere era stato proposto in ottobre di valutare l’offerta Mps e lui l’aveva girata alla sua squadra per un esame. Alla fine, il fondo Soros aveva deciso che la proposta non era valida e già nella prima metà di novembre lo aveva comunicato alle banche globali che gestivano l’operazione di Siena.

Quanto al Qatar, spiega una persona vicina alla vicenda, il documento arrivato in Bce era così pieno di distinguo e scappatoie da risultare «shallow»: superficiale. Francoforte, preoccupata per l’emorragia di depositi, nega il rinvio“.

Conclusione: Soros e il Qatar – ammesso e non concesso che abbiano mai fatto intendere che erano interessati a diventare azionisti di Mps – hanno comunicato a qualcuno (a Renzi?, a Vittorio Grilli di Jp Morgan?, ad Alberto Nagel di Mediobanca?, a chi?) il loro “no grazie, Mps non ci interessa” ma nessuno ha avuto la buona educazione, il garbo, la cortesia – se non l’ossequio alle norme e al mercato – di fornire quella informazione rilevante.

Non ci si deve meravigliare troppo. I pessimi esempi vengono dall’alto, ossia dalla Bce, come rimarcato da Formiche.net sui silenzi quasi da Sibilla Cumana di Daniel Nouy, capo della Vigilanza Bce che non trova il tempo per giorni di confermare, smentire o rettificare le indiscrezioni della Reuters sul no della Bce alla richiesta di Morelli.

Sarebbe bello, ora, che qualcuno (la Consob?) indagasse su questi misfatti informativi. Ma forse è meglio soprassedere. Laissez faire, lasciamo fare i mercati, specie quando sono ben e correttamente informati…

Mps, la Sibilla Nouy, i no di Soros e Qatar taciuti al mercato (e molto altro)

Continuano i misteri di istituzioni e banchieri sul caso Mps. Misteri frutto di omissioni o silenzi a danni dei risparmiatori. I signori che si sciacquano sovente la bocca con la parola "trasparenza" e ammanniscono appena possono lezioni sui comportamenti altrui, si dileguano quando devono rispondere dei loro atti. Si prenda il caso dell'aumento di capitale privato che doveva garantire un…

vouluntary bis, Mps, PIER CARLO PADOAN, spending, spending review

Chi ha fiducia (e chi non ha fiducia) sull'economia italiana

La fiducia dei consumatori, dopo il trend di calo costante evidenziato per tutto il 2016, è rimbalzata a sorpresa nell’ultimo mese dell’anno, a 111,1 dopo essere rimasta stabile a 108,1 a novembre. È il primo aumento dallo scorso luglio, e il più marcato da ottobre dello scorso anno. Il livello dell’indice è significativamente superiore alla media storica sia degli ultimi…

Come cresce la Chiesa ortodossa nella Russia di Putin

In Russia le chiese spuntano come funghi. Da quando nel 2009 il patriarca Kirill guida gli ortodossi di tutte le russie, nel vasto territorio della Federazione sono state costruite 5 mila nuove chiese, mentre il numero di sacerdoti è aumentato di 10 mila unità. Inoltre, sono stati realizzati anche 122 nuovi monasteri. È un patriarcato fecondo quello di Kirill, che…

A Luneur Park torna a girare la ruota panoramica

La grande, colorata e maestosa ruota panoramica di Luneur Park torna a girare. Uno dei simboli del parco divertimenti più antico d’Italia e della città di Roma è pronto ad accogliere i visitatori sulle sue gondole. La ruota ripartirà il 28 dicembre e sarà un regalo per i bambini di oggi e quelli di ieri. Vista la grande attesa dei romani il…

Vi dico 2 buoni motivi per non rottamare i voucher

Maurizio Del Conte, "professore a contratto" del governo Renzi, ci spiega ora che si può drasticamente tagliare l'uso dei voucher senza attendere i risultati della loro recente tracciabilità e senza spiegare che ne sarà dei molti spezzoni lavorativi che non potranno più essere regolarizzati tramite essi. E' l'insostenibile leggerezza dell'essere "sinistra" oggi. Non si parte dal reale per darvi un…

Parmalat e Lactalis, perché non si può piangere sul latte versato

L’opa su Parmalat è la logica - e invero un po’ ritardata - conseguenza di un percorso iniziato più di cinque anni fa Non gridiamo all’ennesimo scandalo. E gridare all’attentato all’italianità in questo momento è davvero fuori luogo. Perché Parmalat non è più italiana dal marzo del 2011. Peccato ma ci si poteva, o doveva, pensare allora, quando la società…

Tito Boeri articolo 18

Vi racconto come all'Inps Tito Boeri vuole pensionare le pensioni

C'è solo l'imbarazzo della scelta per dire chi fa le gaffes peggiori fra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, sotto rischio di sfiducia parlamentare per avere praticamente mandato a quel paese i giovani italiani che preferiscono lavorare all'estero, magari non avendo trovato nulla da fare in patria, e il presidente dell'Inps Tito Boeri. Che è ormai ossessionato dall'idea di sforbiciare…

Oltre la retorica del successo

L’anno che sta per iniziare, il 2017, è un anno importante per i due più avanzati blocchi continentali di integrazione sovranazionale: l’Unione Europea e l’ASEAN. Sessant’anni fa, nel 1957, venivano firmati a Roma i Trattati istitutivi della Comunità Economica Europea, che dopo successive trasformazioni ci ha oggi portati all’Unione Europea: 28 paesi, 500 milioni di abitanti, un PIL pari a…

Dalla Colombia al Congo, ecco la nuova geopolitica del Vaticano di Papa Francesco

Sarebbe esagerato dire che la foto che ritrae insieme, seduti l’uno vicino all’altro, Manuel Santos (presidente della Colombia) e Alvaro Uribe (suo predecessore nel medesimo incarico), farà la storia. Ma il fatto che davanti a loro ci fosse il Papa e la location fosse la Biblioteca del Palazzo apostolico vaticano, mostra ancora una volta quanto la Santa Sede (nel presente…

Farage BEPPE GRILLO, Virginia Raggi

Vi racconto i sogni a 5 stelle di Beppe Grillo sull'energia elettrica

I militanti del partito che si appresta a governare il Paese stanno votando sul terzo quesito relativo al loro programma energetico. Ecco la domanda proposta: "Sei d'accordo con lo stop di importazione dell'energia nucleare durante l'arco della legislatura di governo del M5S?". Forse sarebbe stato possibile formulare una domanda più seria inserendo anche una controproposta: “Sei d’accordo con lo stop…

×

Iscriviti alla newsletter