Skip to main content

Hacker stranieri sarebbero penetrati nelle banche dati elettorali di due stati americani. L’allarme è stato lanciato direttamente dall’Fbi, con lo scopo di far alzare il livello di sicurezza informatica dei sistemi di tutto il paese. Il Bureau ha le prove su due azioni ostile, avvenute in Arizona e Illinois, almeno secondo le informazioni di Yahoo News, che ha ottenuto per prima una copia del bollettino di allarme “flash” dal titolo esplicito e preoccupante, “Targeting Activity Against State Board of Election Systems”, che il Cyber Office dell’Fbi ha inviato agli uffici elettorali statali all’inizio di agosto.

GLI ATTACCHI

Nel doc non sono indicati i nomi degli stati, ma i target colpiti (finora) sono ormai certi. Lo hanno rivelato fonti vicine al dossier a Michael Isikoff, Chief Investigative Correspondent di Yahoo, e sono state corroborate da una testimonianza: nel caso dell’Illinois, intorno alla fine di luglio, i funzionari sarebbero stati costretti a chiudere il sistema di registrazione degli elettori per 10 giorni, dopo che gli hacker erano riusciti a scaricare i dati personali di 200.000 elettori statali già registrati, ha detto al giornalista Ken Menzel, il consigliere generale del Consiglio elettorale dell’Illinois. Inoltre, Kathy Michael, del Consiglio elettorale dell’Illinois, il 21 luglio ha riportato su Facebook un comunicato dell’autorità di cui fa parte indirizzandolo a tutti gli uffici dello stato: Michael ha spiegato quanto noto sull’hacking, “un attacco altamente sofisticato” lo definisce, avvenuto il 12 luglio. L’attacco in Arizona parrebbe invece di dimensioni più limitate: software maligni introdotti nel sistema di registrazione degli elettori non sarebbero riusciti nell’exfiltration, ossia l’operazione di sottrazione dei dati. L’Fbi avrebbe avvisato i funzionari dello stato sud-occidentale già a giugno, secondo quanto riportato dal Washington Post, e il sistema è stato spento per una settimana; il titolo del pezzo uscito lunedì e firmato da una delle giornaliste che segue la National Security e le questioni intelligence per il giornale, Ellen Nakashima, è: “Hacker russi hanno preso di mira il sistema elettorale in Arizona”.

I RESPONSABILI

Il bollettino dell’Fbi riportava otto indirizzi IP da cui sarebbero arrivati gli attacchi: due identificazioni univoche di collegamento erano uguali, e dunque significa che l’autore dietro agli IP era lo stesso in almeno due casi, sebbene le indagini al momento tendono a reputare tutte le azioni collegate. Menzel ha anche aggiunto che in un briefing avuto con i Federali gli investigatori, che stanno analizzando casi simili anche in altri due stati, hanno parlato del fatto che queste azioni contro i dispositivi elettorali possono essere collegate ai recenti attacchi subiti dai sistemi informatici del Partito Democratico americano (su cui si pensa ci sia dietro la mano di gruppi di hacker russi collegati ai servizi segreti di Mosca), sebbene non ci siano prove al momento. Secondo alcuni esperti è possibile che le azioni contro i sistemi di registrazione degli elettori sia stato condotte da criminali comuni che sperano di riuscire in frodi utilizzando i dati degli utenti. Rich Barger, chief information officer della società di sicurezza informatica ThreatConnect, ha invece dichiarato al Washington Post che ci sarebbero segnali che riconducono gli IP alla Russia e gli attacchi hanno avuto metodologia analoga a quello che ha colpito qualche giorno fa la Wada, l’agenzia mondiale anti-doping che ha avuto un ruolo centrale nella squalifica degli atleti russi da Rio 2016. La NBC aggiunge un ulteriore pezzo al puzzle: funzionari governativi hanno rivelato anonimamente che i responsabili degli attacchi erano russi: “Un funzionario dice a NBC News che gli attacchi sono stati attribuiti ai servizi segreti russi”, dice il network d’informazione.

GLI AVVISI DEL GOVERNO

Già il 15 agosto il segretario alla Sicurezza Nazionale Jeh Johnson aveva apertamente offerto aiuto e consulenza ai gestori dei sistemi elettorali informatici per aumentare il livello di sicurezza dei dispositivi: l’annuncio era stato anche una posizione politica presa dall’Amministrazione democratica, visto che il candidato repubblicano Donald Trump aveva denunciato pubblicamente la possibilità che il voto dell’8 novembre fosse falsato perché il sistema elettorale poteva essere esposto ad azioni fraudolente (“Voglio dire, la gente sta andando a votare 10 volte? Chi lo sa? Io sono molto preoccupato e spero che i repubblicani siano molto vigili”, dichiarazione sulla solita linea complottista che ha caratterizzato la campagna di Trump, rilasciata in un’intervista a Talking Points Memo il 3 agosto). Non è chiaro se Johnson fosse a conoscenza delle indagini dell’Fbi.

LE PREOCCUPAZIONI

“Sono meno preoccupato se gli hacker ottengono l’accesso e il download di alcune informazioni. Sono più preoccupato per le informazioni che vengono alterate, modificate o cancellate. È lì che il vero potenziale di qualsiasi tipo di ingerenza nelle elezioni “, ha dichiarato al WaPo Brian Kalkin, vice presidente del grande Center for Internet Security. Gli esperti temono che falsificando dati sulle registrazioni elettorali, gli attacchi informatici possano mandare in tilt il sistema di voto, fino al punto di destabilizzare le elezioni. Il rischio di “manipolazione e cancellazione di dati che compromettono l’integrità di un sistema” (come quello delle votazioni) è una posizione condivisa già dal capo della National Intelligence James Clapper durante un’audizione al Congresso dello scorso settembre. Almeno 30 stati offrono la possibilità del voto online.

Ecco chi e come ha hackerato le banche dati elettorali di Arizona e Illinois

Hacker stranieri sarebbero penetrati nelle banche dati elettorali di due stati americani. L'allarme è stato lanciato direttamente dall'Fbi, con lo scopo di far alzare il livello di sicurezza informatica dei sistemi di tutto il paese. Il Bureau ha le prove su due azioni ostile, avvenute in Arizona e Illinois, almeno secondo le informazioni di Yahoo News, che ha ottenuto per…

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

Perché sul Ttip spira un malsano vento protezionistico

Affossare il Ttip sarebbe una stupidaggine di proporzioni storiche. Speriamo che un negoziato, proseguito per anni allo scopo di unificare il mercato tra le due sponde dell’Atlantico non sia fallito del tutto. E che l’attuale battuta d’arresto sia il frutto avvelenato delle consultazioni elettorali in vista negli Usa e in Europa. Ma è evidente che, nel mondo occidentale, sta spirando un…

Lingotto, 5 stelle, molestie

Chi deve mettere in salvo l'Italia dai terremoti? Lo Stato o i privati?

Può lo Stato obbligare un privato a costruire la propria abitazione con le più ferree regole antisismiche? Non viene meno in questo modo una delle libertà fondamentali: cioè quella di disporre in modo autonomo delle proprie risorse e della propria proprietà privata? La domanda, a tutta prima, suona irriverente, forse anche offensiva. Credo però che, proprio per rispetto dei morti,…

Italicum, tutti i dettagli sulla legge elettorale

Non possiamo qui farla troppo lunga. Ma occorre comunque valutarla in prospettiva. Dal 1948 al 1993 abbiamo avuto un sistema proporzionale. Combinato con il nostro bicameralismo paritario perfetto ha imposto sempre governi di coalizione. I governi di coalizione (di più partiti alleati) hanno pregi e difetti. Verso la fine degli anni Ottanta – ormai – prevalevano largamente i difetti: instabilità,…

Massimo D'Alema non dice tutta la verità su Togliatti, Marchesi e la Costituzione

Massimo D’Alema dice il falso, confidando nell’ignoranza e nell’assenza di memoria storica. Per giustificare il No di iscritti, dirigenti e parlamentari del Pd in difformità dal proprio partito che ha promosso e votato in Parlamento la riforma sottoposta a referendum, afferma, letteralmente, “anche Concetto Marchesi votò contro la Costituzione. Ed allora c’era lo stalinismo”. D’Alema si paragona a Concetto Marchesi.…

Vi racconto le astute piroette di Berlusconi che spiazzano Brunetta

Qualcuno deve avere finalmente avvisato Renato Brunetta che la musica è cambiata, o sta cambiando, a casa di Silvio Berlusconi e dintorni. Il capogruppo forzista della Camera ha smesso di dire che il presidente del Consiglio "deve guadagnarsi la solidarietà" offertagli con quel "Forza Renzi"  in prima pagina sul Giornale della famiglia Berlusconi  dopo il terremoto in Centro Italia. Egli ha…

Che cosa sta infastidendo Hillary Clinton

Una fedelissima collaboratrice di Hillary Clinton, Huma Abedin, musulmana, braccio destro dell’ex first lady, si separa dal marito Anthony Weiner, un uomo politico già screditato da vari scandali: l’annuncio è stato fatto dopo le ultime rivelazioni del New York Post secondo cui l'’ex deputato dello Stato di New York ha scambiato con una donna sms con foto osé negli ultimi…

Terremoto_Corpo Forestale @corpoforestale

Terremoto, ecco gli effetti psicologici sugli sfollati

Di Angelo Gemignani e Francesca Mastorci

Il terremoto che ha colpito il centro Italia nella notte tra il 24 e il 25 agosto ha distrutto interi paesi e provocato centinaia di vittime. Se, da un lato, ci si fa forza per ricostruire quanto è andato distrutto, dall'altro chi ha vissuto un evento così traumatico deve fare i conti anche con lo stress psicologico ed emotivo che…

×

Iscriviti alla newsletter