Skip to main content

Proprio quando il salvataggio pubblico del Monte dei Paschi di Siena sembrava avere di nuovo alimentato le tensioni tra Italia e Germania, ecco che i due paesi invece fanno fronte comune. Contro gli Stati Uniti e sempre sulle banche. E, almeno per il momento, registrano una vittoria.

SLITTA BASILEA 4

Al centro della questione, c’è lo slittamento “a un futuro prossimo” del vertice conclusivo per l’approvazione di Basilea 4, vale a dire il sistema di regole predisposto dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. In realtà si tratta di una revisione di Basilea 3 così profonda da essere stata ribattezzata come 4. La verità è che il rinvio rende felici un po’ tutte le banche europee, che con l’arrivo delle nuove regole avrebbero rischiato una nuova, pesante, tornata di aumenti di capitale. Il pericolo, però, potrebbe essere solo scampato: come scrive Vittoria Puledda su Repubblica, “i lavori del Ghos, la sigla che sta per il Gruppo dei governatori e dei capi della vigilanza mondiali, sono aggiornati per permettere al Comitato di Basilea di approfondire le tematiche legate al calcolo della rischiosità dei singoli asset delle banche e, di conseguenza, di armonizzare le necessità patrimoniali dei singoli istituti”.

SU COSA SI LITIGA

Oggetto della contesa tra Europa e Usa è la revisione dei modelli di rating interni, con i quali le banche calcolano la rischiosità dei loro attivi e accantonano capitale di conseguenza. Come scrive Luca Davi sul Sole 24 ore, “gli Usa tifano per un ritorno ai modelli standard con il quale puntano a ridurre al minimo l’impatto in termini di richieste di capitale, visto che la stragrande maggioranza delle banche nazionali già adottano tali schemi. Al contrario in Europa l’impatto potenziale associato a Basilea 4 è considerato elevato, complice l’utilizzo largamente diffuso dei modelli interni. Secondo le stime della Federazione bancaria europea, la riforma delle regole potrebbe costare ricapitalizzazioni supplementari per il sistema europeo pari a 860 miliardi euro”. Un’eventualità che dovrebbe fare paura soprattutto all’Italia, le cui banche, zavorrate più delle altre colleghe europee dai crediti inesigibili, negli ultimi tempi hanno già dovuto “chiamare” numerosi aumenti di capitale e stanno tuttora continuando a farlo (nel caso di Mps non è andata bene ed entrerà lo Stato, mentre si attende al test di una ricapitalizzazione da 13 miliardi la super big Unicredit).

ITALIA E GERMANIA UNITE NELLA BATTAGLIA

Per questo motivo, una volta tanto, Italia e Germania combattono fianco a fianco nella battaglia. “Per una volta l’interesse tedesco, e quindi europeo (stanti gli attuali rapporti di forza nell’Unione europea), coincide con quello italiano e di altri Paesi del vecchio continente”, scrive sul Sole 24 ore Alessandro Graziani. In particolare, il paese guidato da Angela Merkel, che come sottolinea Graziani “ha in Deutsche Bank l’ultimo concorrente globale delle grandi investment bank Usa, ha deciso di provare a resistere allo strapotere americano”. Il motivo del rinvio di Basilea 4 potrebbe essere la volontà di capire come intende muoversi nel settore delle banche il presidente americano neo eletto, Donald Trump.

CHI LO AVEVA PREVISTO

Già la scorsa estate, su Formiche.net, Giuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale di Assopopolari, avanzava l’ipotesi che, in materia di banche, la Germania fosse meno rigida di quanto volesse fare credere. E che, in realtà, il paese di Merkel stesse in un certo qual modo mandando avanti l’Italia per fare valere anche le proprie istanze. Il riferimento era agli stress test europei di luglio, da cui Mps è uscita sconfitta con un nuovo aumento di capitale da avviare. Poco prima dei test, il governo Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan avevano domandato una maggiore flessibilità, così da non penalizzare troppo gli istituti di credito in un momento economico già non semplice. “Malgrado l’economia tedesca continui a essere, grazie a competitività e diversificazione, la più solida di tutta Europa, il suo settore bancario non è certo immune dai problemi che affliggono il resto del continente. Le banche tedesche, tutte, come segnalato anche dal Fmi, continuano a fare un ampio ricorso alla leva”, sottolineava il numero uno di Assopopolari. E ancora: “In questa contesa tra Roma e Bruxelles, Berlino sembra lontana e, mentre apparentemente continua a sostenere la necessità di non derogare alle norme europee, sotto sotto spera che il braccio di ferro innescato dal ministro dell’Economia italiano Padoan si risolva a favore di quest’ultimo. Se così andassero le cose, la prima ad avvantaggiarsi di un alleggerimento della rigidità imposta all’intera Europa dalla Germania, sarebbe proprio la Germania che raccoglierebbe i frutti dello sforzo italiano, senza alcun dispendio di energie e soprattutto senza intaccare la propria immagine di tutrice inflessibile del bene comune dell’Unione europea”. E se nella battaglia con gli Usa su Basilea 4 la Germania abbia semplicemente deciso di giocare a carte scoperte senza fingere più? La domanda sembra quanto mai legittima.

basilea

Banche e Basilea 4, ecco come Europa e Usa si sfidano

Proprio quando il salvataggio pubblico del Monte dei Paschi di Siena sembrava avere di nuovo alimentato le tensioni tra Italia e Germania, ecco che i due paesi invece fanno fronte comune. Contro gli Stati Uniti e sempre sulle banche. E, almeno per il momento, registrano una vittoria. SLITTA BASILEA 4 Al centro della questione, c'è lo slittamento "a un futuro…

Roberto Saviano

Roberto Saviano, Luigi De Magistris e le stantie litanie sul Sud

Trovo esemplare e pienamente condivisibile alla virgola quanto ha scritto il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris riferendosi a Roberto Saviano che, secondo il primo cittadino, continuerebbe a rappresentare la megalopoli partenopea sempre immutata (e immutabile) sotto l’eterno controllo della camorra, forse perché Saviano perderebbe l’occasione di arricchirsi alle spalle dei napoletani con una diversa narrazione di quanto accade in…

BEATRICE LORENZIN, lea

Meningite, ecco fatti, allarmismi e consigli

Casi, allarmi, allarmi, consigli e rassicurazioni. La meningite ancora alla ribalta della cronaca tra fatti veri e allarmismi inutili. Le ultime rassicurazioni sono arrivate da Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità. Ma in precedenza anche il ministero della Salute retto da Beatrice Lorenzin, Roberta Siliquini, presidente del Consiglio superiore di Sanità, e da gran parte dei medici, fra tutti Roberto…

La Giuria popolare a 5 stelle contro i giornalisti giudicata dai giornalisti

È durata l'alba di un mattino l'idea di istituire una giuria popolare a guardia delle notizie pubblicate dai media italiani. Danilo Toninelli, dagli studi di Omnibus, si è affrettato a bollarla come una boutade dell'ex comico genovese. Una provocazione in risposta alla proposta del Presidente dell'Autorità Antitrust Giovanni Pitruzzella che avanzava l'ipotesi di istituire un "organismo terzo capace di intervenire…

Non solo Ford. Tutte le imprese a rischio in Messico per l’effetto Trump

Ford ha deciso di fare i bagagli e andare via dal Messico. Il secondo fabbricante di macchine di Detroit ha annunciato la cancellazione di un progetto di investimento di 1,6 miliardi di dollari a San Luis Potosí. Lo stanziamento di 700 milioni di dollari sarà destinato, invece, alla produzione di auto elettriche in Michigan. Poche ore dopo la diffusione della notizia,…

trump stato islamico, isis, al qaeda

Come si muove Isis in Asia centrale

Le ultime informazioni diffuse dalla stampa sostengono - riferendo quanto affermato dal vicepremier turco Veysi Kaynak - che il terrorista che ha attaccato il nightclub Reina di Istanbul la notte di Capodanno è un uiguro. Report turchi ipotizzano che sia volato in Turchia dal Kyrgyzstan (da Bishkek vi sono voli giornalieri per Istanbul). Secondo le forze di sicurezza il militante…

di fazio, ricette

Mangiare più carne o pesce? I consigli dell'oncologa Di Fazio

Io non ho posizioni ideologiche o fideistiche, nel senso che non sono né vegetariana né vegana. Ma ovviamente rispetto chi lo è, così come rispetto i motivi e le convinzioni che stanno alla base delle loro scelte. Dirò di più: condivido, per esempio, quella che non è un’opinione, ma piuttosto una fondata verità, e cioè che le proteine vegetali sono…

I miti da sfatare per chi cerca lavoro nel Regno Unito

Di Teresa Pastena

Il numero di italiani – giovani e meno – che ha lasciato il Belpaese per tentare la fortuna in terra albionica, o semplicemente ottenere contratti di lavoro più vantaggiosi, è drasticamente aumentato negli ultimi anni. Con un livello di disoccupazione pari al 4,9% e un mercato che pullula di offerte di lavoro, la comunità italo-inglese si colloca attualmente al terzo…

Gli italo globali che fanno bene all'Italia

Di Gabriele Caramellino

Il mondo del XXI secolo funzionerà in maniera post-ideologica. Se il XX secolo è stato il secolo delle forti contrapposizioni fra ideologie politiche diverse, il XXI secolo sarà, molto probabilmente, il secolo del pragmatismo politico ed economico, in cui si ragionerà in termini di efficacia comunicativa e resilienza dei sistemi sociali. In Italia, il passaggio al mondo post-ideologico del XXI…

Paolo Gentiloni

La radicalizzazione in Italia arriva da carceri e web, dice il premier Gentiloni

Giovedì in serata il premier Paolo Gentiloni ha tirato le prime conclusioni degli studi di una Commissione di esperti sul terrorismo: in Italia "il percorso di radicalizzazione oggi è soprattutto in alcuni luoghi: carceri da un lato, web dall'altro", ed è lì che bisogna "lavorare", ha spiegato il presidente del consiglio durante la conferenza stampa in cui era affiancato dal ministro…

×

Iscriviti alla newsletter