Si è tenuta anche quest’anno la santa messa prenatalizia per i parlamentari, presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Il rito si è tenuto la sera di martedì 20 dicembre presso la Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma, a pochi passi dal Pantheon, ed ha visto per l’occasione una nutrita partecipazione di deputati, senatori e loro collaboratori. A differenza delle volte passate, stavolta non si sono viste le troupe tv ad immortalare gli esponenti delle istituzioni mentre si accomodavano ai banchi o che ricevevano l’eucaristia. Il tutto si è svolto dunque in un clima di raccoglimento. (QUI LE FOTO DI UMBERTO PIZZI)

CHI HA CONCELEBRATO

Hanno concelebrato l’eucaristia con Bagnasco il cappellano della Camera dei deputati mons. Lorenzo Leuzzi, rettore della chiesa di San Gregorio Nazianzeno a palazzo Valdina (sede delle segreterie dei deputati), don Sergio Bonanni, rettore della Basilica di S. Ivo alla Sapienza ,e don Emilio Bettini, responsabile Pastorale Universitaria della Conferenza Episcopale del Lazio.

CHI C’ERA

In prima fila i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso. Tra i ministri del governo Gentiloni, Beatrice Lorenzin (Salute), e poi diversi deputati tra cui: Paolo Alli (Ap- Ncd), Rosy Bindi (Pd), Presidente Commissione parlamentare antimafia, Deborah Bergamini (Fi- Pdl), Paola Binetti (Misto – Udc), il Sottosegretario uscente alla Difesa Gioacchino Alfano (Ap- Ncd), Pierferdinando Casini (Ap – Ncd), presidente Commissione Affari Esteri del Senato, l’europarlamentare Lorenzo Cesa (capo delegazione nel Gruppo PPE dei Deputati Ucd-Ncd-Svp), il sottosegretario uscente alla Giustizia Federica Chiavaroli (Ap- Ncd), Stefano D’Ambruoso (Civici ed Innovatori), Questore della Camera dei Deputati, lo scrittore ed ex deputato Renato Farina, Raffaele Fitto, ex Ministro per gli Affari Regionali nel Governo Berlusconi IV dal 2008 al 2011, Roberto Formigoni (Ap- Ncd), presidente Commissione Agricoltura del Senato, l’ex ministro Carlo Giovanardi (Gal), membro della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato, Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, Tino Iannuzzi (Pd), Eugenia Roccella (Misto – Usei – Idea), il Capogruppo alla Camera per il Pd Ettore Rosato, l’ex Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi (Ncd – Cpi), l’ex ministro alla Difesa Mario Mauro (Gal), Commissione Difesa del Senato, Anna Margherita Miotto (Pd), Ernesto Preziosi (Pd), Maurizio Sacconi (Ncd – Cpi), Presidente Commissione Lavoro del Senato, Gaetano Quagliariello (Gal), Commissione Affari Costituzionali del Senato, Roberto Speranza (Pd), Nico Stumpo (Pd), Guglielmo Vaccaro (Misto Usei- Idea).

LE PAROLE DI BAGNASCO

Il cardinale Bagnasco ha ricordato che “i fatti tragici che hanno insanguinato Germania e Turchia hanno suscitato in tutti – ha detto commosso – indignazione e sgomento. Mentre preghiamo per le vittime, i feriti e i popoli segnati dalla violenza, invochiamo dal Principe della pace propositi e impegni di giustizia e di riconciliazione”. Nell’omelia ha ammonito che “non si può vivere alla giornata, appiattiti sul presente, circoscritti a obiettivi a volte mediocri perché legati a piccoli interessi individuali”. Il presidente della Cei ha sottolineato come si viva “in un clima di permanente distrazione, spesso mascherata da impegni gravi, responsabilità importanti. Respiriamo una cultura distraente che vuole farci vivere distratti. Lo scopo sembra quello di impedirci di pensare, di ascoltare le voci che salgono dalle profondità dell’anima, le domande radicali sul senso del nostro essere, dell’esistenza, della morte e dell’oltre: se vale la pena (A.Camus, il Mito di Sisifo)!”.

GLI AUGURI DI MONSIGNOR LEUZZI

A chiusura della funzione religiosa mons. Leuzzi ha rivolto gli auguri al porporato per la recente nomina a Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, augurando ai presenti di “iniziare nel nome del Signore il nuovo anno”. Ad animare infine la celebrazione religiosa il Coro Polifonico di Palazzo Madama diretto dal maestro Raul Arreguin Rosales.