Skip to main content

Elezioni presidenziali francesi: al primo turno si presenteranno i molti candidati che hanno rispettato le modalità previste dalla legge (ci vogliono 500 firme di grandi elettori, senatori, deputati, deputati europei, consiglieri regionali e sindaci, di almeno 30 dipartimenti – le nostre provincie – e il candidato Presidente deve avere almeno 23 anni). Vanno al ballottaggio i primi due votati, il primo turno sarà il 23 aprile 2017 e il secondo il 7 maggio.

La campagna elettorale è già cominciata da almeno sei mesi: si sta concludendo quella per la scelta del candidato del centrodestra. Al ballottaggio sono andati François Fillon – già primo ministro di Sarkozy – e Alain Juppé, già ministro e attuale sindaco di Bordeaux. L’ex presidente Nicolas Sarkozy è stato invece eliminato. Il ballottaggio delle primarie ci sarà il 27 novembre prossimo.

A sinistra le primarie socialiste si devono ancora fare: si attende la decisione di Hollande, che dovrebbe comunicare se parteciperà o no tra il 28 novembre e il 15 dicembre, data ultima per depositare le candidature al Partito. Per il momento ha dichiarato che si presenterà Arnaud Montbourg, già ministro di Hollande e capo di una corrente di sinistra del Partito Socialista. Dovranno decidere se partecipare anche Martine Aubry, Manuel Valls e Ségolène Royal.

Ha invece annunciato che si presenterà da solo, senza primarie, Emmanuel Macron – già giovane (39 anni) ministro dell’Economia di Hollande – facendo riferimento ad una vaga area di centrosinistra tecnocratica.

Si presenteranno poi un candidato verde, Yannick Jadot e un candidato della sinistra non socialista, Jean Luc Mélenchon (ma forse non appoggiato dai comunisti), senza molte possibilità di successo, oltre ad altri possibili candidati variegati.

Nella destra nazionale domina la figura di Marine Le Pen, che è già candidata e sta da tempo lavorando ad un programma da presentare alle elezioni.

Su questo quadro è possibile cominciare a fare analisi e previsioni, che nel tempo potranno essere affinate. Nei sondaggi Le Pen – con un 30% circa di voti – è data sicura per il ballottaggio finale del 7 maggio. Chi sarà a sfidarla? Un repubblicano, un socialista o Macron? Per i repubblicani e i socialisti si sono messe di mezzo le “primarie”, che a molti appaiono assai equivoche . Nel concreto Fillon ha dominato il primo turno delle primarie repubblicane: tre mesi fa i sondaggi lo davano attorno al 10% ma è arrivato al ballottaggio con il 44% dei voti. Juppé era nei sondaggi attorno al 35% ed è sceso al 28%. Ma soprattutto è stato eliminato col 20 % dei voti l’ex presidente della Repubblica e attuale numero uno del partito Sarkozy.

C’è chi non manca di nutrire sospetti: sono andati a votare a queste primarie più di 4 milioni di francesi. Si pensa che un gran numero di questi non fossero repubblicani, ma elettori di destra e di sinistra diretti ad eliminare Sarkozy. Non solo: c’è chi insinua che a trarre vantaggio da un’eventuale candidatura di Fillon sia proprio il giovane Macron. Non si deve dimenticare che i sondaggi a sinistra darebbero Macron con un alto indice di gradimento (38% dei votanti) contro il 29 di Aubry e Montbourg e il 26 di Valls e Royal . In poche parole Macron potrebbe battere il candidato repubblicano da un lato e quello socialista dall’altro e presentarsi al ballottaggio finale con la Le Pen, forte di una previsione che lo vedrebbe vincente col 65% dei suffragi contro il 35% della Le Pen.

Montbourg ha chiesto alla destra di partecipare alle primarie socialiste per eliminare Hollande ricambiando la cortesia che gli elettori di sinistra hanno fatto alle primarie dei repubblicani con la eliminazione di Sarkozy.

In conclusione: domenica 27 Fillon potrebbe vincere le sue primarie ed essere il candidato dei repubblicani che oggi vengono stimati attorno al 35 % dei voti presidenziali. Marine Le Pen è già candidata per il Fronte nazionale (stimata al 30%). Il candidato socialista è stimato in ogni modo perdente col 15 % dei voti. Macron è stimato da solo a circa il 15 %.

La partita finale sarà giocata tra Fillon o Macron contro la Le Pen su un percorso reso ancora più intricato e complicato da queste primarie che appaiono sempre più equivoche.

Chi sfiderà Marine Le Pen alle presidenziali del 2017 in Francia

Elezioni presidenziali francesi: al primo turno si presenteranno i molti candidati che hanno rispettato le modalità previste dalla legge (ci vogliono 500 firme di grandi elettori, senatori, deputati, deputati europei, consiglieri regionali e sindaci, di almeno 30 dipartimenti - le nostre provincie - e il candidato Presidente deve avere almeno 23 anni). Vanno al ballottaggio i primi due votati, il…

Chi ha partecipato all'evento di lancio di Agol Milano

Dopo l'ultimo appuntamento romano - il Green Day di martedì scorso in Luiss insieme con Formiche (qui l'articolo sull'iniziativa e qui la fotogallery firmata Umberto Pizzi) - Agol è sbarcata ufficialmente a Milano. Il battesimo mercoledì scorso alla Galleria Vittorio Emanuele II con un dibattito dal titolo "La nuova dimensione della comunicazione: da una strategia globale a un approccio glocal". Alla discussione…

Quando la violenza sulle donne è violenza di genere

titolo, solitamente, i post a conclusione del pezzo. questa volta, però, il titolo segna lo sviluppo del post, più che riassumerlo. nei media, oggi, uno dei temi centrali è quello della violenza sulle donne come violenza di genere. apprendo dal sito interno.gov.it:  E' "violenza contro le donne" ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza…

Aborto, Russia, Trump. Ecco su cosa polemizzano (moderatamente) Juppé e Fillon in Francia

In Francia è cominciata la campagna elettorale. Mancano ancora diversi mesi per le elezioni presidenziali (sono previste per maggio del 2017), ma secondo gli analisti ci sarà sicuramente un secondo turno. L’unica candidata certa: Marine Le Pen. È lei la favorita per i sondaggisti, ma probabilmente non avrà abbastanza voti per vincere nel primo turno. Considerando il basso indice di…

istruzione

Alternanza scuola-lavoro: una sfida culturale

L’alternanza scuola lavoro, introdotta dalla legge 107 per favorire l’innovazione didattica nel sistema formativo italiano, è un  elemento innovativo per la competitività delle imprese italiane. Come già ricordato in un mio precedente post, è giunto il momento di riformulare quel rapporto tra imprese e mondo accademico che troppo spesso ha rappresentato uno dei problemi più gravosi del sistema Paese. Per riuscire a competere…

Banconote Euro

Come alleggerire la rata di un prestito?

Hai richiesto uno o più finanziamenti e ora fai fatica a pagare le rate? Scopri tutte le soluzioni per alleggerire la rata di un prestito. Sono molte le persone che scelgono di richiedere un prestito per far fronte a una spesa importante, così da poter dilazionare il pagamento in piccole rate mensili. Per un motivo o per un altro, tuttavia,…

Ecco come la Corte costituzionale bistratta la riforma Madia della Pubblica amministrazione

Apprensione alla presidenza del Consiglio per una notizia arrivata oggi a sorpresa dalla Consulta. La Corte costituzionale ha infatti bacchettato la riforma Madia. O meglio, ha sottolineato l'illegittimità di alcuni articoli delle legge delega che riforma la Pubblica amministrazione. Non c'è pace dunque per la riforma voluta dal governo Renzi, dopo le critiche anche del Consiglio di Stato. Ora è…

Chi è Wilbur Ross, il super trumpiano che guiderà il Commercio americano

Wilbur Ross sarà il prossimo segretario al Commercio americano e Todd Ricketts sarà il suo vice. Fonti interne al team di transizione che si sta occupando di traghettare il presidente eletto Donald Trump verso la Casa Bianca, dove sarà operativo il 20 gennaio prossimo, hanno riferito al Washington Post e al New York Times altri due nomi di quelli che…

Migranti, Bruxelles, Atene e Ankara: adesso basta ipocrisie

Basta con l'ipocrisia. Tanto ad Atene, quanto a Bruxelles e ad Ankara. Le morti nell'hotspot di Moria, sull'isola di Lesvos, sono un macigno morale sulla coscienza di tutti: di chi sta fallendo nell'assurdo accordo Ue-Turchia; di chi pensa di gestire una migrazione epocale trasformando le isole greche nel lazzaretto d'Europa; di chi pontifica contro leggi e trattati senza una sola…

Rocco Casalino e Beppe Grillo

Referendum, ecco chi vincerà sicuramente (secondo me) il 4 dicembre

L'autorevole Economist, a suo tempo beniamino degli antiberlusconiani, questa volta è andato contro corrente rispetto ad un establishment politico, finanziario, imprenditoriale e giornalistico schierato pancia a terra con Matteo Renzi nel voto del 4 dicembre. Eppure il settimanale coglie, a mio avviso, la questione vera della sfida aperta che in Italia ci ostiniamo a sottovalutare. La legge elettorale è fatta…

×

Iscriviti alla newsletter