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Martedì l’Air Force americana ha dichiarato che il primo squadrone di F35 versione “A” è pronto a essere utilizzato sul teatro operativo; quindici anni dopo che la Lokcheed-Martin s’è aggiudicata l’appalto del joint strike fighter program per la costruzione dell’aereo più tecnologico di tutti i tempi. Questo significa che i dodici velivoli del 34th Fighter Squadron di stanza nella base di Hill, nello Utah, in teoria potrebbero essere inviati in operazioni di combattimento in tutto il mondo.

“NE ABBIAMO BISOGNO”

Il capo dell’Air Combat Command, il generale Herbert “Hawk” Carlisle, ha dichiarato martedì ai giornalisti che l’approccio stealth e un ampio dispositivo di sensori anche per la guerra elettronica, sono urgentemente necessarie per i conflitti futuri: “Data la strategia di sicurezza nazionale, ne abbiamo bisogno”, ha sintetizzato il generale, che ha citato tra il potenziale del jet anche la capacità di colpire con estrema precisione facendo propri “i dati provenienti da più punti di informazioni”. Un teatro operativo, secondo alcuni analisti, potrebbero essere le strette strade di Sirte, in Libia, dove i baghdadisti sono barricati da mesi e dove le guerriglia è in uno stallo tale da aver portato il governo di Tripoli a richiedere l’aiuto americano sotto forma di raid aerei di precisione contro postazioni dell’IS; tra le capacità del velivolo, c’è anche il close-air-support, il supporto aereo ravvicinato alle truppe, ma l’uso a Sirte è pura speculazione, visto che per il momento continueranno a essere impiegati i velivoli sul ponte dell’unità anfibia “Wasp” e quelli (senza pilota) che decolleranno da Sigonella, la base siciliana messa a disposizione dall’Italia.

IL PERCORSO

C’era una finestra temporale che andava dal 1 agosto al 31 dicembre per dichiarare l’avvio delle missioni con l’IOC, initial operational capability, la capacità operativa iniziale, ma l’aviazione americana non ha voluto aspettare oltre. Il percorso che ha portato l’F35 alla fase definitiva d’uso è stato complicato da varie problematiche. È comunque improbabile che prima del 2017 gli F35 vengano impiegati in teatri attivi come il Medio Oriente, e dunque nei raid anti-IS in Siria e Iraq, o in Libia: è invece possibile che vengano schierati nell’ambito delle rotazioni per garantire la sicurezza in Europa e sul Pacifico, ha spiegato il sito specializzato Military Times.

 

LE TAPPE

La prima base americana che nel giro dei prossimi diciotto mesi ospiterà gli F35 fuori dal territorio statunitense sarà Lakenheath, nel Suffolk, lungo la fascia orientale dell’Inghilterra: condivideranno gli hangar con gli F15E che si alzarono il 13 novembre del 2105, su ordine di Africom, per colpire ed eliminare Abu Nabil al Anbari, l’iracheno che il Califfo aveva messo a capo di tutto lo Stato islamico in Libia.

COSA HA DETTO JAMES 

“Il raggiungimento della capacità operativa iniziale dell’F-35A è una dimostrazione del valore dei nostri uomini e dell’eccezionale lavoro svolto dal Joint Program Office e dai nostri partner nel programma. Questo traguardo importante per la nostra flotta di cacciabombardieri assicura che gli Stati Uniti, i loro alleati e i partner internazionali saranno pronti a respingere, sopprimere e sconfiggere l’intero spettro di minacce crescenti in tutto il mondo,” ha aggiunto Deborah Lee James, Segretario dell’US Air Force.

IL COMMENTO DI GOLDFEIN

Il Generale David Goldfein, Capo di Stato Maggiore dell’US Air Force, ha sottolineato che la nuova capacità dinamica andrà a vantaggio delle operazioni congiunte. “L’F-35A è l’ultimo velivolo di quinta generazione dell’Air Force e garantisce alla nazione il dominio aereo in qualsiasi scenario. L’F-35A fornisce una combinazione mai sperimentata prima di efficacia, sopravvivenza e adattabilità nelle operazioni congiunte, ed è pronto ad essere schierato e a colpire obiettivi altamente difesi in ogni posto sulla Terra,” ha commentato Goldfein. “La dichiarazione dell’IOC è un traguardo importante nel percorso verso il raggiungimento della piena capacità operativa dell’F-35A.”

I DETTAGLI TECNICI 

Il 34° Fighter Squadron del 388° Fighter Wing, di stanza alla Hill Air Force Base nello Utah, è il primo squadrone operativo con l’F-35A, avendo raggiunto tutti gli obiettivi necessari per l’Initial Operational Capability, compreso uno schieramento a giugno sulla base dell’Air Force a Mountain Home nell’Idaho e una serie di otto sortite effettuate a metà luglio. 34 elementi del Fighter Squadron voleranno con l’F-35A e si occuperanno della sua manutenzione insieme ai riservisti dell’Air Force del 419° Fighter Wing di Hill.

IL COMMENTO DI BABIONE

Ecco il commento di Jeff Babione, F-35 Executive Vice President e General Manager di Lockeed Martin“Congratulazioni all’U.S. Air Force per il raggiungimento dell’Initial Operational capability (IOC) con l’F-35A Lightning II, un traguardo fondamentale raggiunto grazie al loro costante impegno per l’Eccellenza – un modello di riferimento per tutti gli uomini dell’aviazione. La piattaforma multi-service dell’F-35 Lightning II rappresenta un salto di qualità nell’air power. Con l’F-35A, l’US Air Force ha a disposizione un cacciabombardiere che combina caratteristiche stealth di ultima generazione che lo rendono in grado di sfuggire alla tracciabilità radar, la velocità supersonica, l’agilità di un caccia e un supporto logistico avanzato con la più potente e completa dotazione di sensori integrati che si sia mai vista su un cacciabombardiere. Garantirà ai nostri uomini una capacità di colpire e sopravvivere superiore rispetto al passato, che sarà messa al servizio dell’America e dei suoi alleati nei decenni a venire”.

(Foto: Wikipedia)

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