Skip to main content

Potrebbe essere questa la settimana decisiva per le sorti della rete a banda ultra larga del nostro paese. La riunione del cda di Enel per l’approvazione della trimestrale è convocata per oggi, quella di Telecom per venerdì prossimo. In entrambe potrebbe essere messa nero su bianco un’ipotesi di offerta che i due gruppi faranno recapitare a Metroweb, la società controllata con il 53,8% da F2i, il fondo infrastrutturale partecipato da Cdp e dalle banche, e partecipata dal Fondo strategico italiano di Cdp (46,2%).

E se per il potenziamento della banda ultralarga il governo di Matteo Renzi ha individuato nell’ex monopolista elettrico un alleato per realizzare il suo obiettivo, Cdp secondo alcune indiscrezioni sarebbe più orientata verso l’incumbent telefonico. Ma come stanno giocando i due concorrenti? L’ad Enel, Francesco Starace ha in mente la fusione tra Metroweb e Enel Open Fiber, la società costituita ad hoc a dicembre e guidata dall’ad Tommaso Pompei, mentre Flavio Cattaneo all’inizio aveva pensato di giocare la carta Sparkle, la Spa controllata al 100% da Telecom, che dispone di una rete internazionale di cavi sottomarini di interesse geopolitico strategico che attraversa i Paesi dell’area mediterranea, Israele e Medio Oriente, e che il governo vuole che resti in mani italiane. Ma la carta, come ha scritto ieri il Corriere della Sera, sarebbe stata accantonata

I PIANI DI STARACE

Nella mente di Starace c’è la fusione tra Metroweb e Enel Open Fiber. Tra le sue esigenze quella invece di mantenere la maggioranza, non meno del 51%, dei veicolo. “La società elettrica vorrebbe restare in posizione di controllo per tutto la fase di avvio degli investimenti, 4 miliardi in tutto, incluse anche le ulteriori città nella aree B (in aggiunta alle prime 250 città nelle zone A e B) legate all’implementazione del piano una volta che saranno avviate le gare di Infratel nelle zone C e D. L’esigenza dovrebbe essere assecondata stipulando accordi di governance che prevedano sistemi di put and call a una certa scadenza temporale, che potrebbero consentire a F2i (che entrerebbe nel capitale di Eof con il conferimento della sua quota di Metroweb) di salire in posizione di controllo”, ha spiegato Laura Serafini su Il Sole 24 Ore.

ENEL SENZA METROWEB

Secondo alcune indiscrezioni Enel senza Metroweb farebbe fatica a proseguire la partita delle banda ultra larga. Una fusione con Metroweb, infatti, consentirebbe al gruppo di Starace di sfruttare sia le infrastrutture che le competenze della società milanese e di essere più competitivo nei confronti di Telecom Italia: “Che cosa succederebbe, si chiedono in ambienti ministeriali, se il governo assistesse al buon esito della trattativa tra Telecom e Metroweb e parallelamente al progressivo declino del progetto legato a Enel Open Fiber, che aveva ricevuto un’endorsement così manifesto dal presidente del consiglio?”, chiede Manuel Follis su MF/Milano Finanza

LA POSIZIONE DI CDP

La Cdp, azionista al 46,2% della società che detiene la rete in fibra ottica di Milano, dal canto suo, “pur continuando a dialogare anche con Enel, al momento sembra focalizzata sul confronto con Telecom Italia e la proposta di uno scambio azionario tra Sparkle e la quota posseduta dalla Cassa in Metroweb. Telecom, invece, non si sarebbe fatta avanti in alcun modo con F2i, alla quale dovrebbe, secondo le indiscrezioni di stampa, formulare invece un’offerta cash per aggiudicarsi il 100% della società milanese”, ha osservato Serafini.

L’OFFERTA DI TELECOM

L’impianto dell’offerta di Telecom dovrebbe essere ormai definito. L’interesse della società di Cattaneo è per il 100% di Metroweb, inclusa Milano. La valutazione di Metroweb (debito più equity) è di circa 15 volte l’Ebitda storico, ovvero 820 milioni. L’azionista di maggioranza, F2i, sarebbe pagata in contanti, mentre Cdp con azioni di Sparkle. “Il punto è che applicando lo stesso multiplo di 15, Sparkle varrebbe 3 miliardi e a Cdp andrebbe una quota inferiore al 25%/30% ipotizzato: per compensare la differenza la Cassa, oltre alla partecipazione in Metroweb, dovrebbe aggiungere soldi sul piatto”, ha scritto Antonella Olivieri sul Sole 24 Ore. Ma l’ipotesi più accreditata delle ultime ore è che l’offerta sarà tutta in contanti. Ha scritto ieri Federico De Rosa del Corriere della Sera: “A indurre i vertici di Telecom a modificare l’impianto originario della proposta sarebbe stato da un lato l’incertezza sull’interesse di Cdp a entrare in Sparkle, la società a cui fa capo la rete internazionale di Telecom, e dall’altro la complessità della valutazione dell’offerta, che avrebbe richiesto una verifica supplementare con il governo vista la valenza strategica dell’asset in gioco”.

IL NODO DELL’ANTITRUST

Qualora Telecom e Metroweb trovassero un’intesa sulle rispettive valorizzazioni, si dovrà attendere la valutazione dell’Antitrust sull’operazione delle due società.
Tra i diversi scenari considerati in un’indagine conoscitiva dell’Autorità Garante per la concorrenza, (sulla concorrenza statica e dinamica nel mercato dei servizi di accesso e sulle prospettive di investimento nelle reti di telecomunicazioni a banda larga e ultra-larga)  quello potenzialmente più restrittivo per la concorrenza, era rappresentato dall’ipotesi che “lo sviluppo di reti FTTB/H non fosse realizzato per crescita “interna”, ma attraverso eventuali operazioni di concentrazione che coinvolgessero l’unico operatore wholesale che dispone di una infrastruttura alternativa FTTB/H relativamente estesa”.
Ecco perché: “Verrebbe meno sia la concorrenza statica che la concorrenza dinamica tra l’operatore incumbent e l’unico operatore wholesale proprietario di un’infrastruttura end-to-end alternativa che, sebbene circoscritta ad alcune città, costituisce l’unica piattaforma “aperta” e non verticalmente integrata potenzialmente estendibile ad un parte rilevante del territorio nazionale. Un eventuale progetto di tale natura richiederebbe una valutazione sotto il profilo antitrust particolarmente accurata”, fu il parere espresso dall’Antitrust.

CHI SI CANDIDA

Nel frattempo, dalla scorsa settimana è online il Piano degli investimenti per la banda ultralarga nelle aree bianche (a fallimento di mercato), dove lo Stato e le Regioni investiranno circa 3 miliardi per garantire a tutti una connessione a 30 mbps e l’85 per cento di copertura oltre i 100 mbps. Il documento, che rimarrà in consultazione sul sito di Infratel Italia spa per 30 giorni, descrive caratteristiche e modalità operative dell’intervento diretto, già illustrate nel piano Strategia italiana per la banda ultralarga approvato dal Consiglio dei ministri il 3 marzo 2015, e confermato dalla seduta del CIPE del 1 maggio scorso.

Lo schema del bando di gara per gli investimenti a intervento diretto nelle aree bianche (cluster C e D) è all’attenzione di Anac, Agcm, Agcom e Autorità per l’energia: ricevuti i rispettivi pareri il bando sarà pubblicato. Resta da vedere chi si candiderà per portare la fibra nelle aree a fallimento di mercato, missione che fino a poco tempo fa era stato dato per scontato spettasse al gruppo di Starace.

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI DI FORMICHE.NET SUL TEMA:

Telecom o Enel? Cosa pensa il governo del futuro di Metroweb. L’articolo di Michele Arnese

Ecco come Enel e Telecom si contendono Metroweb. L’articolo di Valeria Covato

Metroweb, cosa succede davvero tra Telecom e Cdp. L’articolo di Manuel Follis

Enel, Metroweb e Telecom. Tutti i nodi da sciogliere sulla fibra ottica. Il punto di Valeria Covato

Enel e Telecom, ecco elogi e bacchettate di Matteo Renzi sulla banda larga. L’approfondimento di Michele Arnese e Valeria Covato

Metroweb e Cdp, tutte le tensioni tra Enel e Telecom. Il punto di Michele Arnese e Valeria Covato

Enel, Metroweb e Telecom. Tutte le mosse di Renzi per la banda larga. L’articolo di Valeria Covato

Telecom Italia, ecco perché Marco Patuano ha mollato. Il corsivo di Michele Arnese

Ecco cosa farà davvero Enel nella banda larga (anche all’estero). L’articolo di Valeria Covato

Enel, Metroweb, Telecom, Wind, Vodafone. Tutti gli schieramenti per la banda larga. Il punto di Valeria Covato

Ci può essere solo una rete in fibra ottica. Parla Bonannini (Interoute)

Enel, Telecom, Vodafone, Metroweb. Come si balla con la banda larga. L’articolo di Valeria Covato

Banda larga, cosa prevede l’accordo Stato-Regioni. L’articolo di Valeria Covato

Enel, Telecom, Vodafone e Metroweb. Cosa cambia con Piacentini per la banda larga? L’articolo di Valeria Covato

Francesco Starace e Patrizia Grieco

Enel o Telecom Italia, cosa succederà a Metroweb?

Potrebbe essere questa la settimana decisiva per le sorti della rete a banda ultra larga del nostro paese. La riunione del cda di Enel per l’approvazione della trimestrale è convocata per oggi, quella di Telecom per venerdì prossimo. In entrambe potrebbe essere messa nero su bianco un’ipotesi di offerta che i due gruppi faranno recapitare a Metroweb, la società controllata con il…

beppe grillo, M5s, energia

La lezione del grillino anomalo Federico Pizzarotti a Beppe Grillo e Filippo Nogarin

Il “vecchietto”, come lo stesso Silvio Berlusconi si è ironicamente autocommiserato, e il “giovanotto”, come Matteo Renzi viene chiamato con un certo dileggio dai suoi critici, si sono sfidati a distanza sul terreno dell’ottimismo. L’uno, Berlusconi, ha dato a Milano i numeri…. del nuovo governo di centrodestra che immagina dopo le prossime elezioni, composto di 3 ministri di Forza Italia,…

Leonardo

Finmeccanica, ecco cosa servirà a Leonardo

A Finmeccanica il nuovo nome sembra portare bene. Praticamente all’indomani del lancio ufficiale del nuovo marchio “Leonardo” è arrivata la firma per la fornitura di 28 caccia Eurofighter Typhoon al Kuwait, un maxi-contratto che vede Finmeccanica capofila del consorzio costruttore. Era una situazione che si trascinava da tempo. I colloqui avevano preso consistenza nel 2011 e nel 2012 l’aereo era…

Trump attacca Hillary perché è la moglie di Bill

Donald Trump prova ad uscire dall’angolo dove è stato costretto negli ultimi giorni, da quando cioè è rimasto solo nella corsa alla nomination repubblicana: sferra un attacco vecchia maniera, nei toni e nei temi, contro Hillary Clinton, rea di essere la moglie "complice" di Bill Clinton, marito infedele e presidente esposto all’impeachment per avere mentito al Congresso, oltre che magari…

Antonio Patuelli

Monte dei Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo, Unicredit. Cosa si farà dopo il fondo Atlante

Il fondo Atlante che ha da poco messo in sicurezza l'aumento di capitale della Banca Popolare di Vicenza, diventandone praticamente unico azionista, potrebbe essere solo l'inizio, o comunque la parte più eclatante, di tutta una serie di operazioni "di sistema" tese a reperire risorse per sostenere il tanto tribolato sistema del credito italiano. Molti indizi depongono a favore di questa…

Ecco perché Deutsche Bank trema

Negli incontri del presidente Obama con la cancelliera Merkel e con gli altri capi di governo europei i temi in discussione sono stati indubbiamente diversi, come il terrorismo, le sanzioni contro la Russia ed il futuro dell'Ue. Forse del più preoccupante, almeno nel breve periodo, pare che non si sia parlato: la crisi finanziaria e il ruolo della DB, Deutsche bank,…

gas

Come fare sistema con Eni, Saipem e Versalis

"Serve un "Progetto Italia", un Piano industriale e culturale di respiro nazionale che sappia valorizzare il capitale produttivo partendo dalle imprese partecipate – dalle eccellenze nazionali come Eni, Saipem, Versalis, Enel, Finmeccanica fino alle grandi Municipalizzate e alle Fiere - che hanno competenze e know how di valore internazionale". Parola di Gianni Bessi, consigliere regionale Pd in Emilia Romagna, che in…

Cosa penso di Maurizio Crozza

Sono passati due venerdì da quando l’adorabile Crozza ha proclamato il nuovo trio governativo toscano: “Lo zar, la zarina, il lazzarone”, con quell’umorismo schietto ligure che ha come freccia mordente lo sguardo disincantato sulla realtà. Una delle funzioni principali della satira è quella di affrontare i problemi scomodi, presumendo che il pubblico abbia un cervello. E infatti il pubblico del venerdì…

Migranti migrazione

Tutto quello che non si dice sui costi dell'accoglienza di migranti e profughi

Nella commedia degli equivoci messa in scena tra Bruxelles e i paesi dell'Unione, siamo alle battute finali, quelle in cui la verità viene a galla e chi s'è comportato con la furbizia di un Bertoldo paga pegno. Parliamo di commedia degli equivoci, riferendoci agli ultimi due anni di decisioni europee in materia di immigrazione che, alla fine, hanno portato, col…

Rita Fantozzi, sapore di vita

Ciao cara Rita, sapore di vita, come cantava Massimo Ranieri. Sapore di combattente della notizia, dello sfinimento fino a dannarsi l'anima per poter fare uno scoop o comunque per portare qualcosa di valido nelle redazioni in cui hai lavorato e poter essere assunta in pianta stabile. E avere - soprattutto - l'onore e il rispetto che ti meritavi. Grandiosa quando,…

×

Iscriviti alla newsletter