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La deterrenza del prossimo futuro si baserà soprattutto sulla capacità dei Paesi di mantenere il proprio vantaggio tecnologico nei confronti dei potenziali avversari. In questo quadro, l’Italia giocherà un ruolo fondamentale grazie alla presenza nel nostro Paese dell’acceleratore della Nato per start up innovative, il Defense innovation accelerator for the North Atlantic (Diana). Di questo si è parlato nell’intervista esclusiva del direttore di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe, al managing director di Diana, Deeph Chana. “Le tecnologie emergenti ci aiuteranno a creare società più sicure, e l’obiettivo di Diana è identificare quelle che cambieranno il futuro, sostenendo le realtà nelle quali si sviluppano queste idee innovative”, ha raccontato Chana, e per farlo, l’iniziativa agirà come un “ente di supporto, una piattaforma che faciliti le interconnessioni”, mettendo in contatto le start up con i fondi di investimento, l’accademia, le istituzioni e il mondo dell’industria.

In Italia, Diana è presente con l’acceleratore Takeoff di Torino, che attraverso il programma Diana By Takeoff, potrà offrire servizi di accelerazione da parte dell’operational partner Plug and play in un ampio spettro di aree tecnologiche. Recentemente, il nostro Paese ha anche incrementato il numero di centri per testare le tecnologie, sia militari sia civili, offerti alla Nato. In questo modo qualsiasi start up che verrà accelerata nel nostro Paese potrà contare su un corrispondente test center per provare le proprie tecnologie. “In Italia c’è già una forte presenza di test center, e quello che cerchiamo di fare è estendere la possibilità per le start up di accedere a questi centri in tutto il territorio della Nato”. Una grande opportunità per il nostro Paese, dal momento che se da un lato le start up italiane potranno accedere ai centri presenti all’estero, al contempo, anche le realtà innovative degli altri Paesi Nato potranno venire nel nostro Paese a verificare le proprie idee e i propri prototipi.

Il professor Chana si è dottorato in fisica presso il King’s college di Londra, ed è entrato a far parte di Diana dopo essere stato docente all’Imperial college di Londra, dove è stato direttore dell’Institute for security science and technology e co-direttore del Centre for financial technology della Imperial college Business school. Deeph Chana è stato anche presidente fondatore del Gruppo consultivo della Nato sulle tecnologie emergenti e dirompenti e attualmente è un consulente scientifico di alto livello del ministero della Difesa del Regno Unito.

Italia protagonista dell'innovazione nella Nato. Intervista con Deeph Chana

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