L’intesa raggiunta ad Anchorage tra Trump e Putin potrebbe aprire spiragli inediti sulla guerra in Ucraina, ma i contorni delle “garanzie di sicurezza in stile Nato” restano vaghi. Eppure proprio da questi passano il futuro del processo negoziale e delle speranza di pace nell’area
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Risorse limitate e priorità strategiche. La geopolitica dietro le oscillazioni di Trump secondo Polillo
Le oscillazioni in politica estera del presidente americano avranno certamente una base caratteriale, ma non solo. Da tempo l’establishment Usa ha spostato l’attenzione dall’Atlantico al Pacifico, ed è in questa chiave che si possono leggere le prese di posizione di Trump. L’analisi di Gianfranco Polillo
Trump, Putin e le ambizioni (anti-cinesi) sull’Artico. L'analisi dell’ammiraglio Caffio
Il summit di Anchorage ci ricorda che Usa e Russia, oltre a riproporsi come superpotenze planetarie, sono anche Paesi che si affacciano sul Grande Nord. In teoria c’è rivalità tra i due Paesi, anche per via della presenza delle forze Nato ai confini terrestri e marittimi della Russia. Di fatto, entrambi potrebbero aspirare ad agire nell’Artico con le mani libere dai trattati marittimi, magari cercando di tenere a bada la Cina. La riflessione dell’ammiraglio Fabio Caffio
Quando Cossiga capì che stava cambiando il mondo. Il ricordo di Caligiuri a 15 anni dalla sua morte
Ultimo Presidente della Repubblica della guerra fredda nonché quello che comprese cosa ci sarebbe stato oltre il muro di Berlino, a quindici anni dalla sua morte e quaranta dalla sua elezione a Capo dello Stato, Francesco Cossiga ha ancora da insegnare alle nuove generazioni. Il ricordo di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence e direttore del master in Intelligence (Università della Calabria)
Phisikk du role - Vi racconto il Pippo Baudo politico, anzi democristiano
Pippo Baudo fu democristiano naturaliter, dovendo scegliere una tribù avrebbe optato per quella andreottiana, probabilmente. Con Andreotti condivideva il gusto dell’ironia, il piacere della lettura, un certo pragmatismo nell’azione e una indiscussa capacità organizzativa. Oltre che, appunto, l’appartenenza democristiana. La rubrica di Pino Pisicchio
Pippo Baudo, epopea e quintessenza della Tv. Il ricordo di D'Anna
Come sempre ha sbaragliato l’audience serale, anche post mortem, delle edizioni straordinarie dei Tg dei programmi speciali trasmessi sull’onda dell’enorme emozione della sua scomparsa. L’ultimo miracolo del signore della Tv. Il ricordo di Gianfranco D’Anna
Vi spiego la vera sfida dell’Occidente dopo l’incontro Trump-Putin. Scrive Teti
Cercare di comprendere il funzionamento del meccanismo psicologico che governa le decisioni di Putin, piuttosto che cercare di negoziare “alla cieca” con lui. È su questo concetto centrale, che deve giocarsi la trattativa dell’Occidente con la Russia, e probabilmente Trump lo ha compreso perfettamente. L’analisi di Antonio Teti, professore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara
Trump e le mosche del Cremlino. Il vertice di Anchorage raccontato dalla stampa internazionale
Tutto e il contrario di tutto, tranne un minimo accordo. La pace si allontana e il conflitto in Ucraina è destinato ad acuirsi. Sono molti i motivi di quello che i media definiscono senza mezzi termini il grande fiasco del summit. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Il gioco nascosto di Anchorage. Ecco cosa si sono davvero detti Trump e Putin
L’incontro in Alaska tra i due presidenti è finito senza il cessate il fuoco promesso. Ma dietro le dichiarazioni evasive potrebbe nascondersi un accordo che ora Trump deve vendere a europei e ucraini. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Dieci buoni motivi per dire che il vertice in Alaska non è andato poi così male. L’opinione di Guandalini
Il conforto viene dall’evento in sé. Dal fatto che Trump e Putin hanno parlato. Ponendo le basi per un prossimo incontro a tre con Zelensky. Un ottimo risultato anche per l’Europa che ora ha il dovere di non intralciare il percorso complesso della trattativa. Perseguire la pace è l’obiettivo finale. L’opinione di Maurizio Guandalini