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Tra le recenti notizie diffuse da Nbc News c’è che Isis ha un servizio di help desk attivo 24 ore su 24 per assistere i jihadisti nell’uso degli strumenti informatici, in particolare per l’uso della crittografia nelle comunicazioni e molto altro ancora. La struttura serve a coordinare i seguaci in tutto il mondo, reclutare nuovi adepti, insegnare ai novizi come comunicare e pianificare attacchi senza essere scoperti. Ciò dovrebbe farci capire l’importanza attribuita dai vertici del terrorismo jihadista alle tecnologie informatiche.

L’USO DELLA PLAYSTATION

La macchina propagandistica di Isis è molto efficiente. Ogni volta che le agenzie di intelligence internazionali e gli hacker attivisti cercano di bloccarla, si aggiorna rapidamente e diventa ancora più efficace. Dopo gli attacchi di Parigi si è osservato persino l’utilizzo di una Play Station 4 come canale di comunicazione, una circostanza che dimostra che i militanti jihadisti stanno esplorando ogni nuova tecnologia per evitare le intercettazioni. “La cosa che mi tiene sveglio la notte è il pensiero di un ragazzo dietro il suo computer, alla ricerca di messaggi da parte di Isis e altri predicatori di odio”, ha detto Jan Jambon, ministro degli Affari interni del Belgio, in una recente intervista in cui avvertiva del crescente utilizzo da parte di reti terroristiche della console di gioco Playstation 4, che permette ai terroristi di comunicare tra di loro ed è difficile per le autorità da monitorare. “La Playstation 4 è ancora più difficile da monitorare rispetto a Whatsapp” ha aggiunto.

INFINITI CANALI DI COMUNICAZIONE

Voci non confermate indicano che una console Sony Playstation 4 è stata confiscata dalla casa di un sospetto durante i raid a Bruxelles (dove si pensa abbiano avuto base gli attentatori). Ci sono circa 65 milioni di utenti attivi sul Playstation Network, un sistema che permette agli utenti di comunicare tra loro via testo o chat vocale. All’inizio di quest’anno, un ragazzo di 14 anni è stato condannato in Austria a due anni di carcere per aver scaricato piani su come costruire una bomba tramite la sua Playstation 4. I pubblici ministeri hanno detto che il ragazzo, cittadino turco, aveva stabilito un contatto con i militanti dell’Isis. Probabilmente gli attentatori di Parigi non hanno usato questo sistema per pianificare gli attacchi, ma quel che è certo è che molti sistemi di comunicazione in Rete, anche attraverso un gioco online, possono essere potenziali strumenti di comunicazione segreta.

APP PER CHAT CRIPTATE

All’indomani degli attacchi di Parigi, il ricercatore di sicurezza Scot Terban ha scoperto nel deep web un nuovo sito di propaganda utilizzato dai militanti dell’Isis. Il sito ha una serie di video di propaganda prodotte da Al-Hayat Media Center, la divisione media dei drappi neri. Il nuovo sito, inoltre, raccomanda ai militanti l’uso dell’app Telegram, una sistema di messaggistica già largamente usato dai terroristi. Telegram è una chat segreta e diretta (one-to-one) in cui tutti i messaggi sono criptati con una chiave conosciuta solo dai partecipanti della conversazione, è uno strumento indispensabile per tutti gli individui che hanno bisogno di proteggere la loro comunicazione da occhi indiscreti. I canali di questa app utilizzati dai terroristi, permettono loro di raggiungere decine di migliaia di seguaci istantaneamente. Il mese scorso, durante un’audizione al Congresso, il direttore dell’Fbi, James Comey, ammise la forte preoccupazione a fronte dell’accresciuta capacità dell’Isis di “rendersi irrintracciabile” sul web.

L’HELP DESK JIHADISTA

“Nbc News ha appreso che Isis sta usando una nuova strategia basata sul web per espandere la sua operatività globale, un help Desk jihadista aperto 24 ore per aiutare i suoi miliziani a diffondere il messaggio in tutto il mondo, reclutare adepti e lanciare nuovi attacchi su territorio straniero” ha riferito l’Nbc. L’analista Aaron Brantly del Centro di Contrasto al Terrorismo dell’esercito americano (Ctc) spiega che l’help desk è uno sviluppo recente nella strategia mediatica del gruppo che mira a coinvolgere il maggior numero possibile di membri nell’eludere il rilevamento da parte dalle autorità di contrasto e di intelligence. “Hanno sviluppato una serie di diverse piattaforme in cui si possono formare l’un l’altro in materia di sicurezza digitale per evitare di essere scoperti da intelligence e forze di polizia, al fine di reclutamento, propaganda e pianificazione operativa”, ha detto ancora l’esperto, che ha aggiunto che “rispondono sia a quesiti tecnici semplici sia a quelli più complessi”.

MANUALI PER TERRORISTI

Le agenzie di intelligence hanno raccolto documenti riconducibili all’help desk Isis in tutto il mondo. I documenti forniscono supporto operativo ai militanti Isis. In pratica l’help-desk ha il compito di analizzare i software di sicurezza e crittografia disponibili sul mercato e preparare quindi il materiale per la formazione e la diffusione. “Il Ctc ha acquisito più di 300 pagine di documenti che mostrano che l’help desk “allena” tutti, dai principianti ai militanti jihadisti più esperti in sicurezza operativa digitale. Isis distribuisce anche tutorial attraverso Twitter e altri social media, prendendosi la briga di creare un collegamento alle versioni disponibili di questi software, che possono essere scaricati anche dopo che i loro siti di social media sono bloccati”, afferma Nbc.

LE PIATTAFORME CONSIGLIATE DALL’ISIS

L’Isis ha anche diffuso un documento sui mezzi tecnologici da usare per aggirare la sorveglianza delle agenzie d’intelligence: tra quelli più sicuri ci sono Silent Circle, OSTel, ChatSecure. Moderatamente sicuri sono invece ritenuti il sistema di messaggistica di Blackberry, BBM, iMessage di iPhone e Facebook Messenger. Banditi invece WhatsApp e Viber.

HELP DESK DECENTRALIZZATA

L’help desk dell’Isis ha una struttura a strati composta da vari affiliati che vivono in varie parti del mondo e sono quindi in grado di fornire un servizio h24. Gli analisti del Ctc hanno trascorso un anno nel monitoraggio dell’help desk, i suoi collaboratori e gli operatori senior. “È possibile avere un’idea di dove sono nel mondo analizzando quando dicono di fermarsi per partecipare alla preghiera”, che si verifica tradizionalmente in cinque momenti specifici al giorno, ha dichiarato Brantly, “Sono molto decentrati. Operano praticamente da ogni regione del mondo”.

IL RECLUTAMENTO

L’help desk dell’Isis assume un ruolo fondamentale nelle attività di reclutamento del gruppo radicale. Agisce come un filtro, in primo luogo addestra l’aspirante jihadista nell’uso della tecnologia per proteggere la comunicazione ed evitare il rilevamento, poi (una volta appreso come non essere rintracciato) lo collega agli operativi più alti nella catena di comando dell’Isis, per impegnarli in una formazione più formale e specifica. Quando gli operatori sviluppano un contatto con i simpatizzanti dell’organizzazione, li contattano per impiegarli nel reclutamento, nella raccolta fondi e infine negli attacchi. “Loro li contattano tramite comunicazioni cifrate dirette (da persona a persona) e sono estremamente difficili da penetrare dal punto di vista della crittografia”, ha detto Brantly.

LA GUIDA VIDEO

“Inviano anche i video su Youtube, li guidano passo dopo passo su come utilizzare queste tecnologie, è come una gran, robusta comunità che è composta da operatori senior che hanno una significativa competenza tecnica con una formazione universitaria o master in tecnologia dell’informazione.

CAMPANELLO DI ALLARME

L’esistenza di un help desk jihadista ha sollevato un campanello d’allarme nella comunità antiterrorismo globale, perché dimostra che Isis è fortemente focalizzata sull’utilizzo di tecnologie informatiche per diffondere la propaganda, reclutare nuovi membri e colpire l’Occidente.

Come funziona l'help desk informatico di Isis

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