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Per gli adolescenti fare la raccolta differenziata è un segno di civiltà e di responsabilità verso l’ambiente: è quanto emerge dall’indagine che come Comieco abbiamo commissionato ad AstraRicerche e che ci restituisce un’immagine decisamente positiva dei giovanissimi italiani. Non solo si informano, si preoccupano della sorte del Pianeta e dell’Italia (quelli del Sud, rispetto ai coetanei del Centro e del Nord Italia anche per la loro città), ma sono disposti (in testa le ragazze) a cambiare abitudini per uno stile di vita più sostenibile. Separare in casa i rifiuti deve diventare un’abitudine per tutti, per il bene dell’ambiente e un proprio beneficio economico.

Per produrre una tonnellata di carta vergine occorrono, infatti, 440.000 litri d’acqua e 7.600 kwh di energia elettrica. Per produrre una tonnellata di carta riciclata bastano invece 1.800 litri d’acqua e 2.700 kwh di energia elettrica, senza contare che la carta è quella del macero, riutilizzabile per 7 volte di seguito prima di dover aggiungere nuove percentuali di fibra vergine. Dal punto di vista dei ritorni economici, poi, nel 2013, a fronte di 3milioni di tonnellate di carta raccolte e avviate a riciclo in Italia – per un procapite medio di 48 Kg/abitante -, abbiamo trasferito ai comuni italiani in convenzione corrispettivi fino a 83 milioni di euro, che vanno sommati ai 5 milioni provenienti dai riciclatori.

Oltre ai benefici ambientali ed economici, la raccolta differenziata è materia regolamentata anche dall’Unione Europea che entro il 2020 impone ai Paesi membri il riciclo del 50% dei flussi di materiali prioritari (la carta, i metalli, la plastica e il vetro) presenti nei rifiuti solidi urbani. Da questo punto di vista, il comparto del riciclo di imballaggi cellulosici rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello delle green economy italiana, posizionando il paese ai vertici della classifica europea. In 30 anni dalla sua fondazione, nel 1985, il Consorzio si è fatto garante della corretta raccolta e avvio al riciclo dei rifiuti cellulosici differenziati dai cittadini.

Quando abbiamo iniziato si raccoglievano 200mila tonnellate di carta e cartone: adesso siamo a 3milioni di tonnellate. Di pari passo è cresciuta la coscienza ambientale degli italiani, favorita dalle numerose attività locali del Consorzio, che permette oggi di avviare a riciclo 9 imballaggi cellulosici su 10. Molte iniziative, come RicicloAperto che apre le porte degli impianti della filiera del riciclo di carta, si rivolgono anzitutto agli studenti. Puntiamo su di loro, oggi ambasciatori della cultura del riciclo dei materiali e domani adulti consapevoli, perché riciclare non è solo un dovere, ma deve trasformarsi in un vero e proprio stile di vita. Che la strada degli eventi,
RicicloAperto appunto o PalaComieco, sia quella corretta trova conferma nell’indagine di AstraRicerche, fatta per indagare conoscenza e comportamenti rispetto ai temi ambientali degli adolescenti fra i 15 e i 19 anni.

Risulta, infatti, che gli eventi dedicati e la “rete” sono le fonti di informazione ritenute più autorevoli dai ragazzi, ma non quelle più utilizzate, che – forse per comodità e prossimità – sono la famiglia e il gruppo di amici. E se l’86% dei ragazzi afferma di aver ricevuto una educazione ambientale, sorprende che oltre la metà dica di averla ricevuta in famiglia, prima ancora che a scuola.Anche a fronte di queste statistiche, puntiamo sui giovani, affinché l’educazione che ricevano sia il più possibile corretta.

Infatti, di fronte ad un 80% del campione che afferma di fare regolarmente la raccolta differenziata di carta e cartone, è altrettanto vero che l’81% sbaglia gettando almeno un prodotto che non dovrebbe esserci (i biglietti dell’autobus o gli scontrini in carta termica). Fare bene la differenziata di carta e cartone serve ad amplificare i benefici ad essa collegati e a non vanificare gli sforzi, a partire da quelli dei cittadini.

Ambiente? Ecco cosa pensano gli adolescenti

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