Skip to main content

Non sempre perdere posizioni significa una sconfitta. Anzi, quando si parla di un nuovo modello socio-economico che sia capace di superare l’ansia da prestazione del “tutti maledetti e subito”, la prospettiva può cambiare radicalmente.

Andando a leggere i conti presentati da Etica sgr sul 2014, risalta la lunga lista di risultati positivi. Gli incrementi sono a doppia (se non tripla) cifra per raccolta, di clienti, marginalità e utili, nonché per impegno attivo (nelle assemblee) e finanziario (nel microcredito). Ma il numero più significativo si trova sotto la voce “Patrimonio e clienti”: «Secondo le ultime rilevazioni di Assogestioni (al 31 dicembre 2014) – si legge nel comunicato – Etica Sgr è il primo operatore in Italia nel settore dei fondi comuni etici, con una quota di mercato pari al 42%». Ebbene, la notizia è che questo numero, lo scorso anno, è calato. Nell’esercizio precedente, il 2013, e sempre in termini di fondi considerabili “etici” da Assogestioni, Etica sgr aveva una quota superiore del mercato: il 45 per cento.  

Si tratta di un ribasso che è poco più di una limatura. E il 42% del 2014 resta comunque un numero impressionante se letto come indicatore del grado leadership della sgr presieduta da Ugo Biggeri. Tuttavia, è un segnale fortissimo.

In primo luogo, perché arriva al termine di un esercizio in cui Etica sgr ha registrato per l’ennesimo anno delle crescite consistenti di clienti e patrimonio. Dunque, in termini assoluti, ha mantenuto il piede sull’acceleratore. In più, questa accelerazione si è confermata ancora una volta superiore a quella della media del mercato: la raccolta di Etica sgr è aumentata del 53%, mentre quella del mercato dei fondi aperti si è “fermata” a un +14,6 per cento. Se dunque Etica sgr ha battuto il mercato in termini generali, ma ha perso posizioni nell’ambito della nicchia dei fondi Sri, significa che qualcosa di importante si è mosso proprio in quest’ultimo ambito.

È ARRIVATO LO STRANIERO

In altre parole, la riduzione del grado di concentrazione del mercato dei fondi etici è un indicatore che qualche altro player ha cominciato a spingere i propri prodotti. Le indiscrezioni parlano di un forte commitment delle divisioni italiane di Bnp Paribas. Il gruppo francese sembra aver lanciato una sorta di campagna d’Italia, trasferendo al di qua delle Alpi i propri prodotti Sri, e accompagnandoli con la dovuta forza comunicativa.

Se questo “ingresso” straniero deve fare riflettere gli operatori nazionali, il soggetto che meno deve temere da questo spostamento di posizioni, paradossalmente, pare essere proprio Etica Sgr.

UNA TORTA PIÙ GRANDE E PIÙ BUONA

La spinta alla crescita del mercato, infatti, non potrà che allargare la torta. È assai probabile che controllare oggi il 42% di un mercato di nicchia possa valere meno che,  per esempio, controllare una quota del 5% di un mercato in cui la finanza Sri sarà mainstream. Ma, soprattutto, con la crescita dei volumi del mercato, aumenterà progressivamente anche la consapevolezza e, quindi, la qualità del mercato. In altre parole, si alzerà l’asticella per essere considerati Sri. Non basterà più adottare regole di esclusione nella gestione, ma magari sarà richiesto di adottare strategie di engagement. O diventerà necessario, per esempio, impegnarsi a livello di gruppo per restare fuori dalle “grigie” liste delle banche armate.

In prospettiva, diventerà assai più essenziale “crederci” veramente. Il valore sociale degli investimenti Sri, che oggi si mantiene “nascosto”, libererà l’intero suo potenziale di attrazione e di competitività.

Insomma, per Etica Sgr, nel cui Dna c’è l’obiettivo di dare un senso diverso alla finanza, perdere una manciata di quote di mercato si traduce in un traguardo raggiunto. Quello di essere un po’ meno leader, ma esserlo meglio. E in una finanza migliore.

 

 

Etica Sgr, l'obiettivo di perdere quota

Non sempre perdere posizioni significa una sconfitta. Anzi, quando si parla di un nuovo modello socio-economico che sia capace di superare l’ansia da prestazione del “tutti maledetti e subito”, la prospettiva può cambiare radicalmente. Andando a leggere i conti presentati da Etica sgr sul 2014, risalta la lunga lista di risultati positivi. Gli incrementi sono a doppia (se non tripla)…

Tutte le risorse del vento

Da elemento meteorologico di disturbo, anche molto dannoso, a importante risorsa energetica. Il vento, se sfruttato in modo adeguato, potrebbe infatti essere usato come fonte di energia alternativa, attraverso un attento calcolo delle sue potenzialità per definire precisamente localizzazione e struttura degli impianti eolici. In questa direzione si muove il contributo di Giovanni Gualtieri dell’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale…

Come e perché Barack Obama sanziona il Venezuela di Maduro

Nuova svolta nei rapporti bilaterali tra Stati Uniti e Venezuela. Il presidente americano Barack Obama ha firmato ieri un decreto con nuove sanzioni per sette funzionari del governo venezuelano di Nicolás Maduro. Secondo gli analisti, il documento ha un linguaggio inusuale e molto duro: per la prima volta le misure sono nominative e nel testo si dichiara lo stato di…

Perché la produzione industriale delude. Report Intesa Sanpaolo

La produzione industriale è scesa a sorpresa a gennaio, di -0,7% m/m. E’ il primo calo dallo scorso mese di settembre. La variazione annua torna in territorio negativo, a -5,2% in termini grezzi e a -2,2% se corretta per gli effetti di calendario (da +0,1% di dicembre). I RAFFRONTI Il settore-chiave dei beni strumentali corregge di -1,8% m/m dopo aver trainato l’aumento…

Telecom Italia, che cosa hanno detto Patuano, Sassano, Giacomelli e Cardani

Riceviamo e volentieri pubblichiamo La relazione annuale dell’Organo di Vigilanza sulla Parità di Accesso è un momento di incontro ma non esattamente di confronto tra l’Autorità delle Comunicazioni, Telecom Italia e almeno uno dei suoi competitor, in questo caso abbiamo sentito la voce di  Wind. E infatti così è stato. L’evento si è svolto nella cornice dell’Ara Pacis: in platea…

Distretti moda, crescita sotto la media italiana

I distretti industriali sostengono l'Italia. E, tra le migliori aree distrettuali, brillano quelle del sistema moda, sebbene in aggregato i numeri del fashion siano meno brillanti di altri comparti. E' la fotografia scattata dalla Direzione Studi e Ricerca di Intesa Sanpaolo nella settima edizione del rapporto annuale "Economia e finanza dei distretti industriali". I distretti, infatti, che per i prossimi due anni si attendono un incremento delle vendite (+3,1…

Educazione parentale. Per una (vera) riforma della scuola

Galli della Loggia sul Corsera di sabato scorso ha descritto a tinte forti lo sfacelo della scuola italiana. Ed ha pienamente ragione anche quando dice che la scuola "o è un progetto politico nel senso più alto del termine, o non è". Ma anche la sua analisi risente di una visione statalista dell'insegnamento. Come se, stante una per altro legittima…

Tutte le ramanzine di Bergoglio in due anni di papato

Marco Politi sul Fatto Quotidiano ha parlato di "pugno di Francesco" dato a Comunione e Liberazione, durante l'udienza che s'è tenuta sabato scorso in piazza san Pietro. "Il mite Francesco, con l'eleganza antica di chi sa maneggiare la penna e la parola nella Compagnia di Gesù, ha stilato l'elenco dei vizi ciellini. Madamini, il catalogo è questo! 'Quando io metto…

Memorie d’Albione: il tradimento delle banche

E così il Regno Unito, più o meno faticosamente, sta recuperando la via della crescita, dicono gli osservatori. E ci sta riuscendo malgrado le sue banche, viene da pensare analizzando i dati contenuti nell’ultima survey che l’Ocse dedica all’UK. Già. Le banche inglesi hanno patito forse più delle altre lo sboom seguito alla crisi del 2008. E soprattutto hanno generato…

Calamita Renzi polverizza le opposizioni

Statue millenarie, testimoni della storia dell’umanità, sembrano urlare di stupore, prima ancora che di dolore, quando s’ infrangono, straziate dai colpi di maglio degli assassini dell’Isis. ++++ Il sen. Lorenzo Battista, già grillino espulso, ha postato su Facebook una lettera in cui propone agli ‘’ex’’ come lui una marcia di avvicinamento alla maggioranza accompagnata dalla richiesta di un eventuale ministero…

×

Iscriviti alla newsletter