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“Non ci faremo intimidire. Il Canada non si farà mai intimidire”, ha detto a caldo il primo ministro Stephen Harper in un discorso alla nazione. Ma la comunità è choccata per l’azione dell’attentatore di Ottawa: il canadese convertito all’Islam Michael Zehaf Bibeau la cui foto è il frutto di uno scoop giornalistico. Una kefiah, un ombrello bianco e un’arma.

CHI E’
L’attentatore di Ottawa si chiama Michael Zehaf-Bibeau, un canadese convertito all’Islam. Era considerato dai servizi “un viaggiatore ad alto rischio”, osserva Repubblica, in quanto gli era stato sequestrato dallo scorso luglio il passaporto e per questa ragione non poteva materialmente salire su un aereo. Cinque anni fa era stato accusato di possesso di marijuana. Gli inquirenti sostengono che abbia cambiato nome, islamizzando il suo originario Michael Joseph Hall in Zehaf-Bibeau.

TRATTI
Il 32enne era stato condannato a due anni di carcere per furto e detenzione di armi nel 2003, secondo il canale canadese CTV. E’ anche accusato di possesso di stupefacenti vicino a Montreal e Ottawa. Una foto apparsa su twitter lo ritrae mentre imbraccia un fucile, con addosso una kefiah: sono gli elementi che hanno permesso al giornalista canadese William Reymond di autenticare la foto di Michael Zehaf-Bibeau.

BLOG
Sul suo blog, Reymond ha ricostruito come ha ottenuto il suo scoop, riprodotto attraverso uno dei suoi account Twitter. Apparsa sul social network dopo una telefonata ai testimoni della polizia, la foto mostra un uomo con i capelli lunghi e la faccia inferiore nascosta da una kefiah, con in mano un’arma. Sotto il braccio destro spunta il manico di un ombrello bianco. “Ovviamente sarebbe fuori questione pubblicare questa foto troppo presto, mentre il caos regna ancora in Ottawa e l’indagine è in corso, il tiratore potrebbe avere infatti dei complici “, ha detto il giornalista.

RICOSTRUZIONE
Sul suo blog racconta le varie fasi dello scoop. Intorno alle ore 14 di ieri uno dei suoi follower gli segnala l’esistenza dello scatto, chiedendosi se sia o meno l’attentatore. In quei minuti le informazioni sul caso sono ancora frammentarie e confuse. Per cui il giornalista come prima mossa gli chiede di fornire fonti e prove e riceve un tweet postato dalla polizia di Ottawa che chiede ai testimoni della sparatoria di condividere con la polizia tutte le informazioni necessarie per rintracciare il sospetto. E lì, tra le prime risposte, ecco l’immagine di un uomo che tiene in mano una pistola.

CANCELLATO
Ma il tweet resiste pochi secondi in rete, viene rimosso quasi immediatamente, aggiunge. Inviato da un account anonimo, è stato lasciato per qualche minuto nel vasto panorama virtuale che è Twitter, la sua rapida scomparsa porta Reymond a credere che sia l’autore stesso. Forse pensava di mandare un messaggio privato? Ma in ogni caso, grazie a uno screenshot, riesce a risalire ad una copia. E lo scoop è servito.

twitter@FDepalo

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