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Avanti tutta con la banda larga, Wi-fi gratis (o quasi) per tutti, Rete (più o meno) neutrale e disseminazione territoriale del sapere digitale. Ecco una carrellata di tutti i passi digitali del governo Renzi, fra piani, annunci, ambizioni e sfide. Troppa carne al fuoco?

I PIANI STRATEGICI DEL GOVERNO SULLA BANDA ULTRALARGA 

Per centrare gli obiettivi dell’Agenda Digitale, la Presidenza del Consiglio insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Agenzia per l’Italia Digitale e all’Agenzia per la Coesione ha predisposto i piani nazionali “Piano nazionale Banda Ultra Larga” e “Crescita Digitale”, posti in consultazione pubblica fino al 20 dicembre 2014. Il piano strategico per la banda ultralarga punta a coprire entro i prossimi 6 anni l’85% della popolazione con connettività ad almeno 100 mbps e il restante 15% a 30 mbps. Per realizzarlo verranno messi sul piatto – dice il governo – 6 miliardi di euro in risorse pubbliche, con una quota consistente proveniente dai fondi strutturali europei, a cui andranno a sommarsi quelli del settore privato, stimati per circa 2 miliardi.

Gli approfondimenti
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Ecco chi finanzierà la banda ultralarga di Renzi 

LA POSIZIONE DEL GOVERNO SULLA NEUTRALITA’ DELLA RETE

Il discorso di Antonello Giacomelli alla Presidenza del Consiglio Europeo dedicato alle TLC del 27 novembre ha deluso quanti si attendevano chiarimenti in merito ad alcuni documenti – né smentiti né modificati dicono gli esperti – fatti circolare dalla Presidenza Italiana ed indirizzati ai delegati degli Altri Paesi del Consiglio, rispettivamente, il 14 ed il 21 novembre scorsi, che indebolirebbero la formulazione approvata dal Parlamento Europeo nel sancire, ad aprile scorso, il principio della neutralità della Rete.

Così Renzi ed esperti si accapigliano sulla neutralità della Rete 

TUTTI I PASSI DI AGID

Impegnata nella stesura dei piani strategici, l’Agenzia per l’Italia digitale dopo aver fatto i conti con i ritardi del passato, ha assestato i primi colpi. Organizzazione del personale e predisposizione di un decreto denominato Sistema per l’Identità Digitale (SPID) per dotare ogni cittadino italiano di una identità digitale che permetta l’utilizzo in sicurezza dei servizi pubblici sulla rete.

La crescita e l’espansione dell’Agenzia per l’Italia Digitale, oltre che riguardare il personale, è anche territoriale. È recente l’inaugurazione della prima “Unità di progetto territoriale” a Potenza che lascia supporre che ne seguiranno altre in tutta Italia.
La convenzione triennale stipulata tra Poggiani e Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata, prevede la collaborazione nei settori della “promozione e attuazione” dell’Agenda digitale.

Per digitalizzare l’Italia, l’Agenzia invoca però il contributo di tutti, che non sempre arriva. Agid ha pubblicato sul proprio sito la lista delle amministrazioni inadempienti, quelle cioè che nei termini previsti dalla normativa vigente non hanno inviato l’elenco delle proprie basi di dati e non hanno effettuato la registrazione sul sito destinato a questo scopo.

Per valorizzazione il patrimonio informativo pubblico inoltre l’Agenzia ha aperto giovedì 27 novembre una consultazione pubblica invitando “gli stakeholder a manifestare il proprio interesse e a segnalare (tramite la casella di posta dedicata opendata@agid.gov.it) le tipologie di dati per i quali viene maggiormente richiesta la disponibilità secondo i principi dell’open data”.

Agid, tutti i fini e gli inghippi dell’Agenzia digitale di Poggiani 
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WI-FI ALLA RENZI

Nel tentativo di digitalizzare il Paese, uno stuolo di parlamentari (più di cento) capitanati dal deputato Pd Sergio Boccadutri, stanno spingendo poi per rendere il wi-fi libero e gratuito nei luoghi pubblici. Partendo però dagli hotel, dove grazie ad un recente emendamento che obbliga le strutture ricettive che beneficiano del credito di imposta a fornire gratuitamente, e ad una velocità non inferiore a un megabit/s in download, l’accesso alla rete.

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LA CARTA DEI DIRITTI DI BOLDRINI E RODOTA’

In consultazione pubblica da lunedì 27 ottobre al 27 febbraio 2015 è anche la bozza di “Dichiarazione dei diritti in Internet” varata dalla Commissione per i diritti e i doveri relativi a Internet istituita presso la Camera dei deputati. Elaborata nei mesi scorsi da una Commissione mista di 23 membri fra deputati, esperti del settore, rappresentanti delle imprese, delle associazioni e della società civile (vedi qui i componenti), la carta dei diritti di Internet è stata fortemente voluta dalla Presidente della Camera Laura Boldrini e coordinata dal giurista Stefano Rodotà.

Chi straccia la Costituzione di Internet scritta da Boldrini e Rodotà 

Pillole digitali del governo Renzi

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Perché leggendo D'Alema mi sento renziano. Parla Giuliano Cazzola

"Ho stima di Massimo D’Alema. Lo considero una delle poche testi pensanti non solo della sinistra ma della politica italiana tanto da aver sempre trovate singolari le ostilità da lui incontrate all’interno del suo partito, nonostante che sia stato l’unico ex pci a varcare la soglia di Palazzo Chigi da presidente del Consiglio. La sua intervista al Corriere della Sera,…

Se solo Roma si ricordasse di Remoria

Riguardando ai fatti di Tor Sapienza con la distanza di qualche giorno, e nella penombra della quotidianità non più illuminata dall’attenzione dei media, già rivolti altrove, c’è la possibilità di riflettere sul tradimento dell’identità che nei fatti di Tor Sapienza si è verificato. Perché Roma, la Roma - Lupa, nelle sue fondamenta, tra le fondamenta stesse su cui è edificata…

Ecco quanto la stagnazione regna sovrana in Italia

Acqua gelata sul mercato del lavoro: ottobre annulla i buoni dati del mese precedente e fa emergere un quadro occupazionale più in linea con gli indicatori di attività. I NUMERI Lo sfondamento del tetto del 13% da parte del tasso di disoccupazione (3.400.000 persone in cerca di un posto, 90.000 in più rispetto a settembre) riflette –insieme alla flessione mensile…

Perché D'Alema le canta a Renzi

Nell'intervista odierna concessa al Corriere della Sera, il primo obiettivo di Massimo D'Alema è evidente: dare una più solida base politico-culturale alla sinistra antirenziana, non solo interna al Pd. L'affondo dell'ex "leader maximo" si articola in una pars destruens e in una pars construens. Nella prima il riformismo del "rottamatore" viene liquidato come un ferrovecchio. Nella seconda viene rivalutato il…

L’oasi felice dell’industria farmaceutica può essere un modello per la rinascita italiana

Nel giorno in cui l’Agenzia italiana per il farmaco ha proceduto al sequestro cautelativo di due lotti del vaccino anti-influenzale Fluad Novartis per le cinque morti sospette successive alla sua assunzione, il comparto produttivo dei medicinali rivendica con orgoglio le proprie peculiarità. Un’isola fertile nel panorama della crisi Esempio raro e in contro-tendenza rispetto alla realtà economica stagnante del nostro…

Bacci Pagano sarà il nuovo fenomeno TV, il nuovo Montalbano.

Bruno Morchio è in libreria con “Un conto aperto con la morte” – Edizioni Garzanti, l’ultima indagine di Bacci Pagano. L’investigatore privato dei Carruggi. Un giallo, questo, che è anche un romanzo. Una seduta psicoterapeutica dell’autore con se stesso. Perché in effetti, lui, l’autore che nella vita reale, quella non letteraria, è appunto uno psicoterapeuta ma anche uno scrittore, in…

L'altra sinistra laica, via d'uscita da vuoto d'idee a sinistra

L'altra sinistra, laica, socialista, libertaria, liberale, puo' essere, è la possibile via d'uscita dal vuoto d'idee, cultura e progettualità, che alberga nel frammentato e scisso mondo di sinistra, dove si ripropone, in continuazione, la vecchia prassi del tanto peggio, tanto meglio, premessa per il lancio salvifico di un nuovo soggetto politico, come la Sinistra? Possibile di Pippo Civati o la…

Perché la sortita di D'Alema sul Corriere della Sera deve far riflettere anche il centrodestra

"Riscoprire il ruolo dello Stato come forza propulsiva dello sviluppo". D'Alema dixit. In un'intervista al Corriere della Sera, citando i recenti lavori dell'economista dell'innovazione Mariana Mazzuccato. E con tale lapidaria asserzione butta a mare decenni di fanfaluche elaborate intorno a fantomatiche "terze vie" di conio anglosassone, perlopiù dai think tank fioriti in era blairiana. All'epoca in cui lo Stato veniva…

La Sicilia è più vicina allo Stato Islamico che a Roma

È un'iperbole quella del titolo, anche se. Quello che sta succedendo nella città libica orientale di Derna, rappresenta - anche se se ne parla poco - la notizia potenzialmente più pericolosa per l'Italia, di tutto il 2014. Derna è una cittadina costiera di 100 mila abitanti, entrata da un paio di settimane nell'orbita del Califfato islamico di Abu Bakr al-Baghdadi.…

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