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Silvio Berlusconi raccontava barzellette durante i ‘’vertici’’ internazionali e ‘’faceva le corna’’ nelle foto di gruppo. Eppure aveva intuito alcuni aspetti critici fondamentali della politica estera. I suoi rapporti con Putin e con Gheddafi contribuivano ad assicurare stabilità sullo scenario europeo e mondiale. Deposto e linciato l’ex premier libico nel quadro del c.d. risorgimento arabo, quell’area tanto delicata è precipitata nel caos. Gli americani, che erano scappati dall’Iraq, sono ormai costretti a tornare per contrastare l’Isis e il Califfato. Per fortuna, a suo tempo, nessuno ha dato ascolto ad Obama che voleva abbattere Assad in Siria. Quanto a Putin, occorrerebbe sforzarsi di più per comprendere le ragioni della Russia nella controversia con l’Ucraina. Basterebbe una considerazione molto banale: se in Canada andasse al potere un governo ostile come si comporterebbero gli Usa?

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Parole di Matteo Renzi nell’intervista al Sole 24 Ore del 3 settembre: ’’Per salvare l’Italia non servono facce corrucciate ma idee pesanti’’. Allora perché Pier Carlo Padoan (Schioppan?)  è ministro dell’Economia? Certamente le sue sono idee pesanti. Ma la faccia…

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Matteo Renzi ha lo stesso vizio di Silvio Berlusconi. Per entrambi le cose basta dirle in televisione perché la vita vera si svolge lì. Il resto è come l’Intendenza di Napoleone: seguirà.  Antonio Polito sul Corriere della Sera ha fatto notare, per esempio, che il decreto legge sulla giustizia civile, approvato il 29 agosto dal Consiglio dei ministri, il 3 settembre non era ancora arrivato al Quirinale per la firma del capo dello Stato. Poiché si renderà necessaria almeno una settimana per la normale attività di verifica viene normale chiedersi che idea abbiano a Palazzo Chigi del carattere di urgenza necessario e richiesto per l’utilizzo di un decreto legge. Il fatto è che dirigere l’attività legislativa del governo è una attività più complessa che regolare il traffico di una città come Firenze.

Silvio Renzi o Matteo Berlusconi?

Silvio Berlusconi raccontava barzellette durante i ‘’vertici’’ internazionali e ‘’faceva le corna’’ nelle foto di gruppo. Eppure aveva intuito alcuni aspetti critici fondamentali della politica estera. I suoi rapporti con Putin e con Gheddafi contribuivano ad assicurare stabilità sullo scenario europeo e mondiale. Deposto e linciato l’ex premier libico nel quadro del c.d. risorgimento arabo, quell’area tanto delicata è precipitata…

Ecco perché la Bce di Draghi non è pronta a sparare il bazooka

I dati non certo confortanti sulla crescita del Pil dell’area euro nel secondo trimestre, la caduta del tasso di inflazione atteso di medio-lungo termine (ottenuto dagli inflation swap) e, infine, il discorso tenuto da Draghi al consesso di banchieri centrali di Jackson Hole poco più di una settimana fa hanno alimentato le attese di un annuncio di un piano europeo…

Perché la Nato del futuro deve ripartire dalla diplomazia

La svolta strategica di questi mesi può essere messa in relazione a tre aspetti. Da una parte c’è l’ampliamento e l’intensificazione di un arco di crisi che va dall’Africa occidentale, attraverso il Sahel e il Medio Oriente, fino all’Asia centrale, un’ampia regione la cui instabilità si aggrava di giorno in giorno. Sovrapposta all’arco di crisi abbiamo un’area di “instabile deterrenza”…

I tre errori di Fassina sulle privatizzazioni

Trovo interessante l’intervista di Formiche.net a Stefano Fassina sull’ulteriore cessione di una quota del 5% di Eni ed Enel, ma non la condivido per tre premesse culturali su cui poggia. Innanzitutto Fassina dice: “Non sono ostile in via pregiudiziale a processi di privatizzazione e all’intervento di capitali privati nel tessuto produttivo”. Questa affermazione sottende che i capitali privati nascano estranei…

La rivincita di De Gasperi

Il “torpido” e “ottuso” dato da Palmiro Togliatti ad Alcide De Gasperi, commentandone la morte in una lettera al compagno di partito Fausto Gullo, non glielo avrebbe forse potuto perdonare politicamente e umanamente neppure il volenteroso Pietro Scoppola. Che spese la sua vita di storico del cattolicesimo politico italiano cercando di minimizzare la portata della rottura consumatasi nel 1947 fra…

Basta poco per manipolare la mente

Avete paura dello scienziato diabolico che lavorando la notte in laboratorio trova il modo per manipolare la vostra mente? Ebbene sappiate che un piccolo parassita unicellulare, il Toxoplasma gondii, ci riesce senza dover ricorrere a nessun artifizio di laboratorio. Ed è così bravo da riuscire a convincere un topolino a farsi mangiare dal gatto. Di questo ha raccontato recentemente Carl…

Perché i piani di Renzi e Merkel non mi convincono

Riceviamo e volentieri pubblichiamo  Com’era ampiamente prevedibile la nascita della Commissione Junker segna un doppio punto a favore del fronte dell’austerità e di Berlino. Le resistenze (prima) ed i paletti (dopo), imposti dalla Merkel sulla nomina del francese Moscovici all’ambito portafoglio degli affari economici e finanzi della Ue, fanno parlare non a torto di un Commissario già commissariato. Il piano…

La bella lezione di Kissinger

I contenuti dell’articolo dell’illustre politologo e statista americano Henry Kissinger pubblicato sul Corriere della Sera del 2 settembre si pongono sul solco delle più modeste riflessioni del 26 agosto su questo stesso quotidiano, poi rimbalzate sui media nazionali; essi meritino d’essere portati a conoscenza del grande pubblico per due motivi: il primo, tutto nazionale, è che una società ha bisogno…

Forza Mario Draghi

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l'articolo di Massimo Tosti apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Le smentite (impacciate e contraddittorie) non hanno convinto nessuno. È chiaro che la telefonata fra Angela Merkel e Mario Draghi c'è stata, ed è altrettanto chiaro che non è stata esattamente amichevole. La cancelliera tedesca insiste sul rigore senza…

Perché Renzi fa bene a snobbare D'Alema, Della Valle e Scalfari. Parla Chicco Testa

Un clima assolutamente ingiustificato. Così vede Chicco Testa, imprenditore, manager e presidente di Assoelettrica, le nubi che improvvisamente si sono addensate su Palazzo Chigi. Stampa, imprenditoria e minoranza Pd sembrano aver cambiato verso sui finora decantati super poteri del presidente del Consiglio. La luna di miele tra Renzi e il Paese è finita? Che ci sia da parte del governo…

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