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È il Giappone il primo Paese del G7 che Giorgia Meloni visiterà da quando l’Italia ha preso, all’inizio di quest’anno, la guida del gruppo. La presidente del Consiglio sarà a Tokyo da domani a martedì. Lunedì incontrerà l’omologo Fumio Kishida al Kantei, il palazzo che ospita uffici e residenza del primo ministro giapponese. Il faccia a faccia sarà seguito da dichiarazioni congiunte alle stampa e da una cena di lavoro sui temi di politica estera.

Sarà l’occasione per un passaggio di consegne della presidenza del G7 tra i due leader anche se la diplomazia italiana è già al lavoro ufficialmente da inizio anno. Sul tavolo, dunque, i temi dell’agenda internazionale: la situazione nell’Indo-Pacifico segnata dall’assertività della Cina e da una recente postura più dura da parte della Corea del Nord; la crisi a Gaza e la situazione nel Mar Rosso; l’Afghanistan; l’aggressione russa dell’Ucraina, che sta per compiere due anni senza che all’orizzonte si intravedano spiragli credibili di dialogo; l’intelligenza artificiale con il processo di Hiroshima avviato al summit dei leader G7 dell’anno scorso; i rapporti con le nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti, con l’accento posto dalla presidenza italiana sull’Africa in linea con l’atteso Piano Mattei.

La missione di Meloni a Tokyo si inserisce in un contesto di grande sintonia e di forte rilancio dei rapporti bilaterali, rafforzati dall’elevazione del rapporto a partenariato strategico in occasione della visita di Kishida a Roma un anno fa. I due leader parleranno, dunque, anche di cooperazione in ambito politico, economico-commerciale, culturale e di sicurezza (con la portaerei Cavour attesa nella regione nei prossimi mesi). Prima del bilaterale la presidente del Consiglio ha in programma un incontro con i vertici di alcune fra le più importanti aziende giapponesi, con l’obiettivo di promuovere collaborazioni industriali e attrarre investimenti in Italia.

Sul tavolo anche il Global Combat Air Programme, il progetto per sviluppare un aereo da combattimento stealth di sesta generazione lanciato da Italia e Giappone assieme al Regno Unito. Questa iniziativa simboleggia la sempre più forte interconnessione tra i quadranti euro-atlantico e indo-pacifico.

Il jet è stato anche al centro del colloquio di ieri tra Meloni e Rishi Sunak. Temi centrali della telefonata tra la presidenza del Consiglio e il primo ministro britannico sono stati la presidenza italiana del G7 e la cooperazione in ambito migratorio, che sta particolarmente a cuore a entrambi i leader diventati in poco tempo buoni amici. Si è parlato, dunque, anche dell’accordo con l’Albania, che il governo di Londra paragona a quello sottoscritto con il Ruanda, e del recente Vertice Italia-Africa preliminare al Piano Mattei (all’evento di lunedì in Senato era presente l’ambasciatore britannico Ed Llewellyn). Sunak, ha reso noto Palazzo Chigi, “si è complimentato per il ruolo di primo piano svolto” da Meloni “per assicurare il successo del Consiglio europeo straordinario” che ha visto la caduta del veto dell’Ungheria di Viktor Orbán sul pacchetto di aiuti all’Ucraina da 50 miliardi di euro.

Meloni “vola” sul Gcap. Telefonata con Sunak prima della visita a Kishida

Prima di partire per Tokyo per il passaggio di consegne del G7, la presidente del Consiglio ha avuto un colloquio con l’omologo britannico. A unire i tre Paesi è il programma per il jet di sesta generazione, simbolo dell’interconnessione tra i quadranti euro-atlantico e indo-pacifico

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