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Da quando nel febbraio scorso l’Europa, i suoi stati e l’Unione europea, hanno permesso senza opporsi che un gruppo di esaltati nazionalisti ucraini, aiutati dal “settore di destra” che è un’organizzazione paramilitare di stampo neo nazista, compiessero un colpo di stato in Ucraina, provo vergogna.

Provo vergogna per questa Europa senza vergogna, che espone 500 milioni di cittadini all’umiliazione dei diritti umani sanciti nel suo Trattato di Lisbona. Permettere quanto è avvenuto da febbraio in Ucraina è una contraddizione con il discorso di “pace e prosperità” che ancora oggi la propaganda di Bruxelles presenta agli elettori europei chiamati il 25 maggio a votare per un Parlamento europeo tanto inutile quanto screditato.

Provo vergogna perché l’Unione europea non ha opposto i “valori europei” all’inutile massacro compiuto ad Odessa dall’intervento delle forze armate di un governo ucraino non riconosciuto da nessuno.

Provo vergogna perché dal 1991 ad oggi l’Europa non ha cambiato in nulla il proprio approccio al resto del mondo. Così come proprio l’Europa fece deragliare la pace in Jugoslavia, pace della quale io stesso fui uno degli artefici, oggi ripete con ignavia e irresponsabilità lo stesso copione in Ucraina, in Siria, in Egitto, in Palestina.

Provo vergogna perché l’Unione europea insiste nel voler far celebrare delle elezioni in Ucraina il 25 maggio prossimo, proprio mentre si celebrano quelle europee.

La coincidenza di data, il 25 maggio, di queste elezioni è un’offesa alla dignità dei popoli europei. Altro che destino manifesto per l’Ucraina di associarsi all’Ue, si tratta senza dubbio di imbecillità manifesta di gente che non ha letto neppure un libro di storia.

Vergogna per questa Europa senza vergogna

Da quando nel febbraio scorso l’Europa, i suoi stati e l’Unione europea, hanno permesso senza opporsi che un gruppo di esaltati nazionalisti ucraini, aiutati dal “settore di destra” che è un’organizzazione paramilitare di stampo neo nazista, compiessero un colpo di stato in Ucraina, provo vergogna. Provo vergogna per questa Europa senza vergogna, che espone 500 milioni di cittadini all’umiliazione dei…

La lezione britannica su cui riflette Draghi

Grazie all’autorizzazione dell’autore, pubblichiamo l’articolo di Marco Cecchini uscito sul quotidiano il Foglio La Banca d’Inghilterra, nel suo ultimo bollettino, ha pubblicato uno studio che – considerate le condizioni dell’economia europea e le voci insistenti di interventi straordinari da parte della Banca centrale europea – meriterebbe più attenzione al di fuori della cerchia dei soli specialisti. L’articolo in questione rovescia…

Cambio al vertice dell'Intelligence del Pentagono

Lascia il vertice dell'intelligence del dipartimento della Difesa statunitense. Una decisione “presa da tempo”, scrive il Pentagono, sebbene l'uscita di scena del generale Michael T. Flynn e del suo vice David Shedd sia stata descritta dalla stampa Usa come in un certo senso inaspettata e come il risultato di dissapori sulla riforma dell'agenzia. Flynn, nominato a capo della Defense Intelligence Agency…

Quelle lettere che svelano un Andreotti inedito e profondo

“Ero troppo abituato a onori e tappeti rossi. Non ringrazio chi mi ha teso la trappola ma non provo rancore. Nella mia esistenza ho avuto tanto. Che potevo offrire in cambio alla Provvidenza divina? Forse questi anni di sofferenze e calunnie servono a bilanciare un corso di vita felice”. È il passaggio cruciale di una lettera scritta da Giulio Andreotti nel…

Appunti per il Centrodestra post-Berlusconi

Pensare per governare. Appunti per una destra globale di Lorenzo Castellani e Santo Primavera una volta lo si sarebbe definito un saggio programmatico o una specie di manifesto politico-culturale. Si parte dall’analisi dei problemi, con l’idea di proporre delle soluzioni ragionevole e pragmatiche. Un approccio elementare, ma rivoluzionario nel contesto odierno. Se il populismo ha fatto registrare in Italia un…

Napoli-Fiorentina, la partita della vergogna

Questo articolo è stato pubblicato da L'Arena di Verona, Giornale di Vicenza e Brescia Oggi Ma per quale ragione al mondo i poliziotti devono rischiare la vita, ogni fine settimana, per separare presunte “tifoserie” in perenne guerriglia tra loro? In base a quale esigenza civica uno Stato deve impiegare centinaia di agenti e investire una montagna di denaro pubblico per “blindare”…

Disuguaglianza batte giustizia 50mila a 1

Non che la tendenza non fosse già manifesta, ma l’ultima misurazione del Censis ci ha mostrato il dato in tutta la sua crudezza: i 10 italiani più ricchi posseggono un patrimonio pari a quello di circa 500mila famiglie di estrazione medio-bassa. Entrambi posseggono 75 miliardi di euro, ma verosimilmente nessuno avrebbe indugi nello scegliere a quale delle due fazioni vorrebbe…

Napoli-Fiorentina, l'inno macchiato da cori e fischi

Comportamento vergognoso dalle curve di Fiorentina e Napoli allo stadio Olimpico di Roma per la finale di Coppa Italia. Dopo gli scontri violenti fuori dallo stadio, anche l'inzio della finale di Coppa Italia è stata macchiata da un indegno comportamento dei tifosi che hanno fischiato l'inno di Mameli.

"Spero, ma non credo"

"Sono un cattolico agnostico, che non vuol dire ateo" dice Jean d'Ormesson a Elisabetta Rosaspina nella intervista su "la lettura" del Corsera: "Molti hanno la fede, io ho solo la speranza. Spero che Dio esista, perchè sennò la vita sarebbe solo una  farsa crudele. ma ammiro gli atei che fanno del bene al prossimo, senza aspettarsi una ricompensa ultraterrena. A…

La Coppa Italia e il moralismo dal divano di casa

Ci mancava solo Beppe Grillo e puntualmente è arrivato. Senza neanche prendersi la briga di innovare il repertorio, o almeno di adattarlo un po' alle circostanze: "La Repubblica è morta", "Renzie" e via così, parlava della finale di Coppa Italia ma avrebbe detto le stesse cose se avesse ciarlato di legge elettorale, elezioni europee o chissà che altro. Allo stadio…

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