Skip to main content

Il direttore generale Salim Al Malik dell’Icesco, l’organizzazione del mondo islamico per l’educazione, la scienza e la cultura, mi ha trasmesso un messaggio di cordoglio esprimendo la sua tristezza per la scomparsa di Papa Francesco e ricordando la sua testimonianza e impegno per i valori universali, per la santità della vita, il rispetto della dignità umana e i suoi appelli per la pace e per la cessazione dei conflitti.

Il dott. Al Malik ha voluto ricordare l’apertura di Papa Francesco per il dialogo interreligioso e interculturale e la sua nobile azione nella promozione dei principi di coesistenza e tolleranza: “il mondo ha perduto una voce sincera e saggia, un’autorità religiosa al servizio del bene comune e impegnato nella lotta all’odio e alla violenza”.

In occasione dell’udienza in Vaticano Papa Francesco aveva offerto al direttore Salim Al Malik il consiglio di “tenere sempre la porta aperta”, a conferma dell’amore e dell’apertura per la comunicazione diretta da mantenere costantemente con tutti i fratelli. Il direttore dell’Icesco ha aggiunto che l’eredità di Papa Francesco continuerà a servire come una ispirazione per la pace e la difesa della dignità umana e la sua memoria resterà nei cuori dell’umanità.

Ho avuto l’onore di accompagnare il direttore dell’Icesco, l’organizzazione del mondo islamico per l’educazione, la scienza e la cultura, nel 2022 in udienza privata in Vaticano con Papa Francesco. La formazione delle nuove generazioni alla cultura del dialogo e della pace sono stati tra gli obiettivi della collaborazione.

In quella occasione Papa Francesco ci ha donato una copia dell’edizione speciale dell’enciclica “Fratelli tutti” che conservo in evidenza nella mia libreria tra i testi di studi islamici. È una edizione in lingua araba, la copertina rossa con lo stemma papale con la scritta in latino “miserando atque eligendo”. Le due lingue, latino e arabo che dialogano! Sono andato a studiare il senso di questo motto. Il motto di Papa Francesco è tratto dalle Omelie di San Beda il Venerabile, sacerdote, il quale, commentando l’episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: “Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere me” (Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi).

Dunque, si tratta della vocazione di un futuro apostolo di Gesù che lo vede e lo guarda con amore e lo sceglie come maestro e il Maestro lo invita a seguirlo. Compassione, discepolato ed elezione sono le caratteristiche dello stemma di Papa Francesco ma sono anche alcuni insegnamenti fondamentali del suo pontificato sia per i cristiani che per i musulmani nel mondo: avere carità e amore nella ricerca, reagire e prendere la responsabilità di seguire un’affinità spirituale e operare nella coerenza e nella speranza di realizzare una finalità superiore nella vita. Sono fondamenti universali e che trovano trasversalmente una corrispondenza in molte dottrine religiose e che rappresentano il segreto ma anche un metodo per arginare e ribaltare le potenze guerriere, i nemici della giustizia, dell’armonia e della pace, le truppe della tirannia e del caos.

Già il documento sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” può essere un utile antidoto a tutte le strumentalizzazioni della religione che alcune moderne ideologie inventano per giustificare i loro giochi di potere e la loro propaganda di odio e prevaricazione violenta. “Fratelli tutti” è un frutto di questa ricerca e lealtà ad una prospettiva di servizio e di elezione, un messaggio di richiamo per i popoli e i credenti tutti a non soccombere alla crudeltà dell’io, a adorare Dio e lavorare insieme per una famiglia unita spiritualmente ma non omologata secondo gli artifici dei mercanti, persino quando questi artifici assumono la maschera del monopolio o suprematismo confessionale. Se siamo fratelli tutti non ci sono figli di un dio minore, altrimenti torniamo al politeismo e alla guerra degli dèi!

Pace e gratitudine a Papa Francesco dall’ambasciatore per il dialogo dell’Icesco.

 

Tenere la porta aperta per i Fratelli tutti. Il ricordo dell'imam Pallavicini

Compassione, discepolato ed elezione sono le caratteristiche dello stemma di Papa Francesco ma sono anche alcuni insegnamenti fondamentali del suo pontificato sia per i cristiani che per i musulmani nel mondo: avere carità e amore nella ricerca, reagire e prendere la responsabilità di seguire un’affinità spirituale e operare nella coerenza e nella speranza di realizzare una finalità superiore nella vita. La riflessione dell’imam Yahya Pallavicini, presidente Eulema, European muslim leaders council

Trump e Putin cercano un punto d'incontro sull'Ucraina. Ecco cosa sappiamo

La proposta americana, rivelata a poche ore dai colloqui di Londra, rappresenta un tentativo di congelare il conflitto ucraino. Mentre Washington e Mosca sembrano trovare un terreno comune, Kyiv continua a essere esclusa da questo dialogo

La sobrietà non sia silenzio ma dignità. Bonanni contro il logorìo del 25 aprile

Il 25 Aprile, quest’anno, si presenta sotto il segno della sobrietà, ma può e deve essere occasione di verità. Una verità scomoda, forse, per chi preferisce una memoria debole e manipolabile. Ma necessaria, soprattutto per i giovani, troppo spesso lasciati soli davanti a una storia semplificata, svuotata del suo potenziale ideale. Il commento di Raffaele Bonanni

The China track, come funziona l'ultimo stratagemma di Cina e Russia sui pagamenti

Dopo anni di tentativi andati a vuoto, la Federazione e il Dragone provano ancora una volta ad aggirare le sanzioni. Con le grandi banche della prima che chiedono l’aiuto degli istituti del secondo

India colpita davanti a Vance. Ecco il significato globale dell'attacco a Pahalgam

Le vittime civili di Pahalgam non sono solo il volto tragico della violenza, ma anche protagonisti per un messaggio indirizzato ai vertici delle democrazie globali. La sfida è chiara: o l’India e i suoi partner riusciranno a proteggere questa traiettoria di cooperazione, oppure lasceranno spazio a chi vuole riportare la regione, e il mondo, a una logica di paura, isolamento e instabilità

St Peter's, Vatican

Autorità, governo, verità. Il futuro della chiesa secondo Ippolito

Mai come adesso il futuro dell’umanità dipende dalla Verità della Chiesa, il cui senso riposa nel ripristino del primato assoluto del papa, nell’espressione universale della sua sovranità spirituale e nella consapevolezza del valore unico e assoluto che la Verità immutabile della fede cristiana detiene per la salvezza e il perfezionamento ultimo del genere umano. Il commento di Benedetto Ippolito

Gli abiti del papa, l'omaggio a Bergoglio e la sensibilità personale. La riflessione di Cristiano

Nulla ha scritto Bergoglio nel suo testamento, ma vedendolo nelle fotografie che lo riprendono con la mitria bianca e il mantello rosso in attesa dell’esposizione ai fedeli ho avuto una sensazione strana. La riflessione di Riccardo Cristiano

L'agenda di Francesco per il Papa che verrà. Gli appunti di mons. Paglia

Chiunque verrà avrà molto da fare, anche sul piano delle strutture organizzative interne alla Chiesa, senza scadere nell’autoreferenzialità. Alcuni processi avviati da Francesco devono essere portati a compimento. Chi gli succederà penso che avrà questa consapevolezza: nessuno potrà stare fuori dell’agenda dettata dal pontefice. Che poi era la stessa dei grandi accadimenti globali e internazionali. Colloquio a tutto campo con monsignor Vincenzo Paglia

Spazio, come cambia il paradigma pubblico-privato nell’era Trump 2.0

Negli Stati Uniti sta prendendo forma un nuovo paradigma strategico in ambito spaziale, fondato sull’integrazione sistemica tra capacità militari e soluzioni commerciali. La Space Force, recependo gli input politici di Washington, sta così accelerando l’affidamento di compiti strategici a soggetti privati, in un contesto in cui la rapidità, la scalabilità e la flessibilità commerciale diventano asset operativi tanto quanto i sistemi stessi. Un cambio di mentalità che potrebbe ridefinire la tradizionale dicotomia tra pubblico e privato e che impone riflessioni anche per l’Italia e per l’Europa

Armi russe, mercato cinese. Mosca dichiara guerra al contrabbando

Il fenomeno del contrabbando di equipaggiamento militare russo da parte di cittadini cinesi, con annessi i sospetti di reverse engineering e reimportazione, evidenzia nuove vulnerabilità nella filiera logistica bellica russa. Con implicazioni strategiche, industriali e informative da non sottovalutare

×

Iscriviti alla newsletter