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Perché serve una riserva specializzata per le nuove tecnologie militari

Di Filippo Del Monte

Una “riserva specializzata”, che sia in grado di garantire alle Forze Armate uno sviluppo capacitivo ed operativo nel campo delle nuove tecnologie. La proposta del ministro Crosetto nella sua audizione sul Documento Programmatico Pluriennale ha messo in luce una questione complessa, cui le Forze Armate italiane devono far fronte anche per rispondere alle esigenze dottrinarie ed operative determinate dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente. L’analisi di Filippo Del Monte, Geopolitica.info

Il Ch-7 è realtà. Pechino svela il suo drone stealth d’avanguardia

Pechino rende disponibili nuove immagini del presunto Ch-7, il nuovo drone stealth delle forze armate cinesi. Che è anche l’ultimo segnale della crescente attenzione della Repubblica Popolare alla competizione tecnologico-militare

Jamming? No, grazie. Il nuovo drone di Shield AI usato in Ucraina

In un’operazione nei pressi di Dnipro il V-Bat ha condotto un’operazione di target acquisition superando le difese elettroniche russe. Dando prova delle sue capacità in un conflitto come quello ucraino

Londra conferma il Gcap. Ecco i prossimi passi

Il “Financial Times” rivela: martedì il governo laburista si è riunito e ha deciso un “impegno decisivo” verso il programma con Italia e Giappone per il jet di sesta generazione. A breve l’annuncio ufficiale. Entro fine anno l’accordo industriale

La Germania si riarma, forse. La Zeitenwende alla prova di recessione e crisi politica

Berlino approva una legge per aumentare il reclutamento dei militari e punta a raddoppiare le proprie Forze armate. Mentre l’elezione di Donald Trump riporta in auge i discorsi sulla difesa europea, la Germania fa un ulteriore passo verso il riarmo, per quanto l’instabilità politica ed economica rischi di pregiudicare gli sforzi tedeschi per tornare a contare sul piano militare

Investimenti e sicurezza nazionale. I piani di Trump per il suo Pentagono

Con il ritorno alla Casa Bianca, Donald Trump riprende il controllo delle Forze armate, ponendosi come promotore di un’agenda ambiziosa nel comparto Difesa. Dalla creazione di nuovi scudi missilistici alla riforma del personale del Pentagono, il Tycoon vuole trasformare la sicurezza americana, espandendo le capacità operative militari

Il dilemma del 2% alla Difesa. Tra necessità e vincoli di bilancio, l’Italia cerca una soluzione

Di fronte alle crescenti minacce geopolitiche, l’Italia si trova di fronte alla sfida di aumentare il proprio budget per la difesa al 2% del Pil entro il 2028, nonostante le difficoltà finanziarie che il Paese deve affrontare. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha invocato una soluzione che non gravi sui cittadini, e per Mario Draghi è possibile aumentare le spese senza sforare il Patto di stabilità

È il momento che l’Italia adotti ufficialmente una Strategia di sicurezza nazionale

L’Italia, diversamente da altri Paesi, finora non ha mai adottato un vero e proprio documento strategico, ma se lo facesse, come sarebbe? Il dibattito tenutosi alla Camera, con gli interventi di Crosetto e Portolano, ha affrontato l’urgenza di dotarsi di una strategia che metta a fattor comune potenzialità e priorità nazionali in una fase di profondi mutamenti geopolitici

Leonardo cresce nel terzo trimestre. Premiate anche le collaborazioni internazionali

Piazza Monte Grappa chiude il periodo tra gennaio e settembre con un fatturato di 12,1 miliardi e ordini a quota 14,7 miliardi. Merito del business dell’elettronica, che si dimostra tonico, e del ramo elicotteristico. Importante anche il ruolo delle collaborazioni internazionali

Tre spunti dall’audizione del candidato commissario per la Difesa e lo Spazio. L’analisi di Nones

Di Michele Nones

Andrius Kubilius, candidato Commissario europeo per la Difesa e Spazio, ha esposto le sue priorità durante l’audizione al Parlamento europeo. Ha sottolineato l’importanza di un Libro bianco sulla difesa, l’efficienza della spesa comune e la strategia congiunta per affrontare le minacce da est. Particolare attenzione per il ruolo che può ricoprire l’Italia nel bilanciare l’attenzione sul fronte sud. L’analisi di Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali (Iai)

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