Il 2025 ha segnato un momento cruciale per la strategia europea con la pubblicazione di due documenti fondamentali: lo Strategic Defence Review britannico (2 giugno) e il National Strategic Review francese (14 luglio). Due nazioni, entrambe potenze nucleari, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU ed europee. I due documenti riflettono una svolta epocale nella percezione delle minacce, con la Russia chiaramente identificata come principale avversario europeo e la necessità di prepararsi a un conflitto ad alta intensità entro il 2030. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Difesa
Mercati, intelligence e deterrenza. La guerra silenziosa dei capitali secondo Volpi
Le guerre contemporanee si combattono nei mercati e nei flussi di capitale più che sui campi tradizionali. La finanza si è trasformata in uno strumento di deterrenza e pressione geopolitica, dove algoritmi e fondi sovrani diventano leve di potere. Nuovi strumenti europei e l’intelligence economica emergono come chiavi per comprendere e gestire questa competizione silenziosa. Il punto di Raffaele Volpi
Cyberattacco verso aeroporti europei, Heathrow e Bruxelles in tilt
Un cyberattacco contro i sistemi di Collins Aerospace ha colpito sabato diversi aeroporti europei, tra cui Heathrow e Bruxelles. Cosa è successo
Iron Beam, così Israele cerca il vantaggio economico nelle dinamiche belliche
Con la prossima entrata in servizio dell’Iron Beam, Israele aggiunge alle proprie difese un’arma a energia diretta che rilancia il tema dell’efficienza economica in guerra. Neutralizzare minacce con pochi centesimi invece che con missili da centinaia di migliaia significa annullare le strategie di logoramento e preservare la resilienza nazionale
Il caccia franco-tedesco non decolla, anzi rischia di schiantarsi. I dettagli
Non sembra esserci più niente da fare per risanare le fratture tra Francia e Germania sul caccia di sesta generazione attualmente in sviluppo insieme a Madrid. L’atteggiamento delle parti francesi, giudicato eccessivamente assertivo, sarebbe ormai un ostacolo insormontabile per la riuscita della collaborazione. Berlino starebbe infatti già valutando Svezia o Regno Unito come potenziali sostituti
Dal motorsport all’aerospazio, così le Pmi italiane possono rivoluzionare la supply chain. Parla Poggipolini
L’accordo siglato in settimana tra l’azienda bolognese e Leonardo rafforza la produzione italiana di componenti critici per elicotteri e riduce la dipendenza dai fornitori esteri. Intervistato da Airpress, Michele Poggipolini racconta il percorso dal motorsport all’aerospace, le opportunità per le Pmi italiane e una visione che punta su know-how, innovazione e presenza internazionale
Industria militare europea, un fondo da 30 milioni per Pmi e midcap
La Commissione europea investe 30 milioni di euro nel fondo Sienna hephaistos, il primo veicolo di credito privato dedicato alle Pmi e midcap della difesa. L’iniziativa, gestita da Sienna investment managers nell’ambito di InvestEu, mira a colmare il gap di finanziamenti e rafforzare la filiera industriale europea
Hacker per difesa e attacco. Cosa prevede il nuovo ddl della maggioranza
Il ddl depositato dal presidente della commissione Difesa Nino Minardo è la traduzione normativa della linea guidata da Crosetto e Mantovano: riconoscere il dominio digitale come campo di battaglia e dotare l’Italia di una cyberforza militare
Vi spiego gli effetti dei fondi Safe sulle aziende della difesa italiane. Parla Calvosa
L’assegnazione dei fondi Safe all’Italia segna una svolta, ma inaugura anche una fase delicata di pianificazione industriale e finanziaria. Leonardo e Fincantieri mostrano già segnali positivi, mentre investitori internazionali e strumenti come il Nato Innovation Fund ampliano le possibilità di co-finanziamento. Le imprese italiane dovranno ora allineare progetti e capitali pubblico-privati per rafforzare competitività, scala produttiva e integrazione nelle supply chain europee. L’intervista a Gianluca Calvosa, presidente di Open Economics
Investire nella sicurezza. Perché il settore difesa attira sempre più fondi privati
Negli ultimi anni, la difesa ha visto crescere l’interesse degli investimenti privati, spinti da sfide geopolitiche e innovazioni tecnologiche. Programmi come Fuze negli Usa accelerano l’adozione di tecnologie emergenti con logiche da venture capital, mentre in Europa iniziative come il Defence growth hub di Euronext facilitano l’accesso ai mercati finanziari. La collaborazione pubblico-privato è fondamentale per modernizzare le forze armate e garantire sicurezza strategica