Dopo i vertici degli scorsi giorni la discussione transatlantica si concentra sugli aspetti tecnici delle garanzie da offrire a Kyiv. Al momento si parla di possibili contingenti europei coordinati dagli Stati Uniti, che potrebbero contribuire anche con il supporto aereo
Difesa
Difesa aerea Ue, così le tecnologie dirompenti possono fare la differenza
La difesa aerea odierna non può più prescindere da soluzioni che affrontino il tema degli attacchi saturanti, del rapporto costo-intercetto e della protezione di ampie porzioni di territorio. Le tecnologie per colmare quello che è il maggiore gap della difesa europea attuale esistono, ma solo chi saprà vederne da lontano le potenzialità ne coglierà appieno i frutti
Per porre fine alla guerra in Ucraina, devono vincere tutti. La versione di Caruso
Gli incontri di Washington tra Trump, Zelensky e i principali leader europei hanno finalmente messo sul tavolo tutti gli ingredienti necessari per una ricetta di pace. Dopo tre anni e mezzo di conflitto devastante, sembra emergere una strategia diplomatica basata su un principio fondamentale: per avere successo, ogni negoziazione deve permettere a tutti gli attori principali di rivendicare una vittoria. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
La US Navy potrebbe selezionare l’M-346 di Leonardo per addestrare i suoi futuri piloti
La US Navy deve rinnovare la sua componente addestratori e Textron propone l’M-346N, versione americana del trainer avanzato di Leonardo. L’aereo è già operativo in diversi Paesi e combina voli reali e simulazioni ad alta fedeltà, riducendo costi e rischi. In caso di assegnazione, la produzione sarà americana con componentistica italiana, mentre il software e l’avionica di bordo resteranno quelle sviluppate da Leonardo
Droni, missili, carri armati. Le immagini delle nuove armi di Pechino catturate dai satelliti
Le prove generali della parata cinese hanno rivelato innovazioni missilistiche e corazzate che riflettono l’ambizione di Pechino di dominare le tecnologie militari del futuro. E le novità riguardano tanto la dimensione terrestre quanto quella aerea e quella marittima
Allerta russa ad Aviano in mezzo ai meeting diplomatici sull’Ucraina
La protezione delle basi alleate sul territorio, in particolare di un’infrastruttura cruciale come Aviano, non è soltanto un tema militare ma anche politico: è un tassello della più ampia partita che si gioca tra l’Occidente e Mosca. Per l’Italia, la situazione mette in luce la necessità di considerare la sicurezza nazionale come parte integrante del confronto strategico in corso
Golden Dome, ecco come funzionerà lo scudo spaziale di Trump. I dettagli
La Difesa statunitense ha svelato quale sarà l’architettura operativa del Golden Dome, lo scudo spaziale e missilistico voluto da Trump. Strutturato su quattro livelli, integrerà sensori spaziali, intercettori terrestri e reti di comando avanzate. Il progetto coinvolgerà tutti i principali colossi della difesa Usa e servirà a schermare il continente nordamericano da minacce balistiche e ipersoniche
Ucraina, l’Europa supera gli Usa e diventa il maggior fornitore di aiuti militari a Kyiv
Per la prima volta dall’inizio della guerra, l’Europa ha superato gli Stati Uniti nella produzione e nella fornitura di equipaggiamenti militari all’Ucraina. Spinta dal rilancio della propria produzione industriale e dai fondi per il riarmo, l’Ue e i suoi partner non comunitari hanno messo insieme cifre record per sostenere Kyiv
Il missile nucleare che inquina l'Artico. Putin testa il Burevestnik alla vigilia dei colloqui con Trump
Mentre il mondo attende i cruciali colloqui tra Donald Trump e Vladimir Putin previsti per il 15 agosto in Alaska sulla guerra in Ucraina, la Russia si prepara a condurre un test del suo controverso missile nucleare Burevestnik nell’arcipelago artico di Novaya Zemlya. Una coincidenza temporale che non sfugge agli analisti internazionali. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Un reattore nucleare sulla Luna entro il 2030. La sfida Usa a Russia e Cina
Un reattore nucleare, dalla potenza di almeno 100 kW, sulla superficie lunare entro il 2030. Questa la sfida lanciata dagli Stati Uniti per battere sul tempo Russia e Cina. Il reattore, delle dimensioni di un normale container, verrebbe trasportato già assemblato sulla Luna e l’operazione stessa rappresenterebbe una prova generale in vista della colonizzazione di Marte. Non solo scienza però, sulla colonizzazione del satellite naturale della Terra si gioca anche una partita tutta geopolitica