Dalla ridefinizione del ruolo dell’Ue nella sicurezza alla necessità di difendersi dagli attacchi ibridi, fino al rapporto con gli Stati Uniti e con Mosca, l’Europa è chiamata a scegliere come adattarsi a un mondo più brutale e sempre più condizionato da logiche di potenza. In questo contesto, emerge la necessità di sviluppare una consapevolezza comune sulle sfide di domani e di essere pronti ad assumersi la responsabilità della propria sicurezza. Il dibattito ospitato dall’European council on foreign relations
Difesa
JP Morgan sgancia la bomba, un trilione e mezzo di dollari sulla sicurezza nazionale. I dettagli
JP Morgan lancia un piano da 1,5 trilioni di dollari per rafforzare la base industriale americana e ridurre la dipendenza da catene di fornitura esterne. Nel frattempo, dal Pentagono arriva un appello a snellire la burocrazia e ad aprire ai capitali privati per accelerare l’innovazione militare. Mosse diverse ma convergenti, che raccontano due facce della stessa medaglia della sicurezza nel 21esimo secolo
Rheinmetall sceglie l’Italia per la nuova era dei droni armati europei
Con l’avvio a pieno regime della produzione delle munizioni circuitanti Hero in Sardegna, Rheinmetall rafforza la propria presenza in Italia e offre all’Europa una capacità strategica nel campo dei droni armati. L’hub di Musei e Domusnovas diventa un nodo industriale per la nuova generazione di armamenti di precisione, segnando un passo concreto verso l’autonomia tecnologica e produttiva della difesa europea
Un East Shield a difesa dell’Europa. Reportage dal Fianco Orientale
Un confine un tempo verde si sta ora trasformando nella prima linea di difesa sul Fianco Est della Nato. Uno “scudo orientale” per proteggere i confini esterni dell’Unione europea e contrastare la guerra portata avanti dalla Russia che, da ibrida, rischia di trasformarsi in conflitto aperto. Ecco la prima parte di un reportage in tre puntate dalla Polonia: il racconto di un viaggio ai confini dell’Europa tra deterrenza, disinformazione e sicurezza comune
Il Dpp racconta la difesa che verrà. La spesa militare italiana letta da Mazziotti di Celso
Il nuovo Dpp racconta le priorità italiane nel campo della Difesa: tra investimenti, strategie industriali e scelte politiche, emerge la mappa di come Roma sta ridisegnando il proprio strumento militare. L’analisi di Matteo Mazziotti di Celso (Geopolitica.info)
Il Senato sblocca 914 miliardi e rilancia la strategia Usa di difesa
Con un voto bipartisan, il Senato statunitense ha approvato il bilancio per la difesa da 914 miliardi di dollari, superando settimane di stallo e rilanciando la strategia di difesa americana. Il provvedimento definisce priorità operative, supervisione del Congresso e nuove regole per il Pentagono, con un’attenzione crescente a deterrenza, tecnologie emergenti e cooperazione con gli alleati. Ora si apre il confronto con la Camera per il testo finale
Dpp, luci e ombre del nuovo documento strategico della Difesa. L'analisi del gen. Camporini
Il Documento programmatico pluriennale della Difesa traccia le priorità per le Forze armate italiane, tra investimenti in mezzi e personale, nuove tecnologie e droni. Tra i temi più importanti, la semplificazione del procurement e il ruolo dell’industria nazionale nel sostenere le capacità operative, ma il lavoro da fare rimane molto. L’intervista di Airpress al generale Vincenzo Camporini
L’Esg cambia volto. Nasce la finanza europea della difesa
Euronext inaugura una nuova fase per la finanza europea della difesa, intrecciando sostenibilità e sicurezza. Con indici dedicati, hub di crescita e bond tematici, il mercato dei capitali diventa strumento di politica industriale. L’Europa ridefinisce l’Esg in chiave strategica e spinge fondi e investitori a riconoscere nella sicurezza un elemento di sostenibilità, preparando il terreno per un’industria più integrata e autonoma
Difesa Ue, il Consiglio apre ai fondi comuni
Il Consiglio Ue ha dato il via libera al nuovo pacchetto per incentivare gli investimenti legati alla difesa, aprendo i principali programmi comunitari a progetti militari e dual use. Una mossa che segna l’ingresso della difesa nel bilancio europeo e prepara il terreno per la strategia ReArm Europe e il piano Readiness 2030, con l’obiettivo di costruire una vera base industriale comune e rafforzare l’autonomia strategica dell’Unione
Autarchia? Vi spiego il senso della scelta italiana sui blindati
Definita da alcuni come una scelta isolazionista, la decisione italiana sui nuovi carri armati è invece il risultato di anni di esclusione dai progetti franco-tedeschi. Dopo ripetuti rifiuti, Roma ha stretto un’alleanza con Rheinmetall per sviluppare insieme a Leonardo mezzi d’avanguardia. Una partnership che unisce competenze complementari, rafforza l’industria nazionale e colloca l’Italia tra i protagonisti della difesa europea. L’analisi del generale Pietro Serino
















