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Huawei e Zte, così il mercantilismo di Pechino ha minato l’innovazione globale 

Le politiche mercantili attuate dalla Cina negli ultimi decenni, volte a sostenere i suoi campioni nazionali nel settore delle telecomunicazioni, avrebbero ridotto la quota di mercato (e di guadagno) nel mercato globale con un effetto drammatico sull’innovazione delle aziende competitor, a vantaggio di Huawei e Zte. È questa la scioccante conclusione dello studio condotto dall’Information Technology and Innovation Foundation, think…

Serbia-Usa, perché la visita di Vucic conta. Lo spiega Fruscione (Ispi)

È molto più di un appuntamento formale la visita ufficiale del presidente serbo Aleksandar Vucic alla Casa Bianca, per più di una ragione. La prima: il tempismo. Vucic ha festeggiato a Pennsylvania Avenue una vittoria schiacciante alle elezioni politiche. La conta dei voti era ancora in corso, ma al 90% delle schede scrutinate il bilancio era già nettissimo: il suo…

L’insostenibile passione per i caudilli. Il caso Venezuela letto dalla Maglie

Maria Giovanna Maglie non è affatto d’accordo con l’articolo pubblicato ieri sul Corriere della Sera a firma di Paolo Mieli. Non solo per quanto riguarda il caso del presunto finanziamento del Venezuela al Movimento 5 Stelle e la ricostruzione storica della crisi venezuelana. La giornalista e saggista, a lungo corrispondente della Rai negli Stati Uniti, ha diverse contestazioni sulla ricostruzione…

Verso una “pax sinica” in nome di Huawei? I rischi per l’Occidente

“Una pax sinica digitale con preoccupanti ramificazioni globali”. È la profezia che Alexander Gabuev, senior fellow del Carnegie Moscow Center, offre in una dettagliata analisi pubblicata sul Financial Times e dedicata alla dipendenza di Mosca dalla compagnia cinese Huawei.  L’esperto parte dagli sforzi britannici per fronteggiare Huawei: da una parte la nuova revisione che dovrebbe spalancare la porta a forti…

Cina-Ue, la versione di Borrell (che nicchia su Hong Kong) al Brussels Forum

Ha in mente Frank Sinatra, Josep Borrell, quando parla dell’Europa. Perché, ribadisce ancora una volta l’Alto rappresentante dell’Ue, Bruxelles deve scegliere “her own way”, la sua via, nella contesa globale fra Cina e Stati Uniti. Lo aveva scritto sul suo blog una settimana fa, suscitando reazioni opposte, e lo ha ridetto questo lunedì, ospite del Brussels Forum, la kermesse annuale…

Scontro Egitto-Tripoli. Stati Uniti e Ue (via Italia) cercano la mediazione

Una delegazione americana – guidata dal comandante di AfriCom, il generale Stephen Townsend, e funzionari del dipartimento di Stato, su tutti l'ambasciatore Richard Norland – ha incontrato il capo del consiglio presidenziale libico, il premier del Gna Fayez Serraj, a Zuara (ovest di Tripoli). Poi, secondo fonti locali non completamente confermabili al momento della stesura di questo articolo, avrebbe proseguito la visita…

Caro Mieli, in Venezuela il regime è atroce. Tutte le sviste del Corriere sulla democrazia

Di Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”

Leggiamo con sorpresa, finanche con sconcerto, le riflessioni sul Venezuela espresse nell’editoriale “Calcoli errati (a ovest)”, pubblicato in prima pagina dal Corriere della Sera in data domenica 21 giugno 2020. Non possiamo non rimanere stupefatti dal taglio e ancor più dai contenuti, e soprattutto dalle omissioni presenti nel fondo in oggetto; un argomento tanto importante, quale quello della politica estera…

Così Putin vuole una Russia mondiale (e il potere fino al 2036)

È la settimana di Vladimir Putin, o forse quella che il leader russo vorrebbe utilizzare per lanciare il Paese nella Fase 2 internazionale post-Covid. Oggi, 22 giugno, nella ricorrenza dell’operazione Barbarossa (Unternehmen Barbarossa), l’invasione dell’Unione Sovietica da parte dell’esercito nazista, diversi giornali internazionali – in Italia il Corriere della Sera, per esempio – riprendono un saggio che il presidente russo ha pubblicato quattro…

Perché immaginare una nuova conferenza sul Mediterraneo. L'analisi di Valori

La questione del Mediterraneo, in futuro, sarà realisticamente quella di dividerlo in zone di influenza, ma comunicanti tra di loro; e comunque tali da assorbire anche le tensioni geopolitiche e militari che si verranno a manifestare altrove. L’idea che il Mediterraneo possa essere ancora un piccolo  “lago europeo” è oggi del tutto da escludere, perché l’Ue, ma anche i singoli…

Europa, Libia e Mediterraneo. Cosa ci dicono le nomine di Borrell

Ricorda Alessandro Scipione su InsideOver che ai deputati e senatori che lo ascoltavano in un’audizione sulla Libia della Commissione congiunta Esteri, il capo della diplomazia italiana, Luigi Di Maio, aveva detto: “Gli inviati speciali sono i ministri degli Esteri degli Stati membri. Ma capisco che in questo momento c’è bisogno di un terminale”. Era il 14 maggio, si tornava a parlare di una…

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