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Perché ora il Cremlino parla di “guerra” in Ucraina

Dopo le elezioni, Putin cambia in modo palese la narrativa sul conflitto ucraino. L’obiettivo è quello di ricompattare la popolazione su posizioni pro-belliciste, in previsione di ulteriori adattamenti dovuti alle necessità della guerra

Usa e Giappone rafforzano le relazioni militari (e interessa anche l’Italia)

Tokyo e Washington aumenteranno ulteriormente la cooperazione militare. Pechino protesta e lancia campagne di disinformazione. Ecco perché Roma è parte interessata

La Cina convoca Graham Allison per evitare lo scontro con gli Usa

Il professore di Harvard accolto dalla leadership cinese, orfana dell’amico Kissinger. L’auspicio del Partito è che aziende e accademici possano aiutare a migliorare i rapporti con gli Usa ed evitare la trappola di Tucidide. Xi fa appello ai manager ma molti di loro sono a capo di società che il suo governo vuole limitare in nome dell’autarchia tecnologica

Se non attacchiamo Rafah, avremo altri 7 ottobre. Parola di un ufficiale israeliano

Formiche.net ha avuto l’opportunità di confrontarsi con un alto ufficiale delle Idf. Secondo il militare, l’offensiva sul centro abitato permetterebbe di distruggere la capacità militare di Hamas, e di inficiare il sistema regionale iraniano

Il Pentagono alza l'attenzione sulle Filippine. Ecco perché

Le Filippine sono “un punto caldo davvero critico in questo momento che potrebbe finire in una brutta situazione”, dice il capo della forze armate americane nell’Indo Pacifico. La tensione tra Manila e Pechino è altissima, e c’è un trattato di mutua difesa che obbligherebbe Washington a rispondere alle aggressione contro gli alleati filippini

Putin, la strana idea dei mandanti dei terroristi e i problemi rimossi. La riflessione di Cristiano

Bisogna evitare errori che diventano boomerang seminando odio sullo strisciante modello “credenti buoni contro credenti cattivi” e soprattutto è necessario prosciugare il pantano della clandestinità criminale. La riflessione di Riccardo Cristiano

Globalizzazione, addio o arrivederci? Tocci, Talò e il libro di Braw

La presentazione dell’ultimo volume di Elisabeth Braw al Centro Studi Americani fornisce lo spunto per discutere sull’evoluzione del sistema globalizzato, nonché sulle cause di questa trasformazione. Chi c’era e cosa si è detto

Netanyahu contro Onu (e Usa), ma è ancora presto per Rafah. Il punto di Touval

Secondo Yonatan Touval, board member del Mitvim, l’Israeli Institute for regional foreign policies, la reazione di Netanyahu all’astensione americana per la risoluzione Onu sul cessate il fuoco, non significa un’accelerazione sull’offensiva terrestre a Rafah

Putin non userà la strage di Mosca contro la Nato. L’analisi di Politi

Conversazione con il direttore della Nato Defense College Foundation: “Provocare adesso la Nato sarebbe assai controproducente, mobilitandola di più. Ritengo che Putin trovi molto più utile aspettare l’arrivo di Trump, col rischio non peregrino di una pace-lampo sulla testa di Kyiv”

Con l’astensione Usa, passa la risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza

Cessate il fuoco a Gaza. La risoluzione dell’Onu passa con l’astensione americana, e Netanyahu blocca l’invio di una delegazione a Washington che avrebbe dovuto dialogare su ciò che accadrà a Rafah e nella Striscia dopo la guerra

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