Un tassello dopo l'altro il mosaico inizia a prendere forma. La politica estera è stata uno dei grandi interrogativi che ha accompagnato la nascita del governo rossogiallo. In meno di due mesi è diventata un potente collante della nuova maggioranza. Di fronte ai dossier diplomatici più delicati il governo Conte 2 sta dimostrando una postura più composta e coerente di…
Esteri
Il populismo attrae, ma non offre risposte. Parola dell'economista Rajan
Ex capo economista del Fondo monetario internazionale, già governatore della Banca centrale indiana, nella sua ultima fatica editoriale, “Il terzo pilastro” (Bocconi Editore) Raghuram Rajan racconta ascesa, successo e caduta di sessant’anni di capitalismo. E la crisi di un senso di comunità che né l’Europa, né il mondo anglosassone sembrano riuscire ad arrestare. Esiste una lettura psicologica in base a cui…
Perché fra Turchia e Usa è ancora crisi
Gli Stati Uniti hanno aiutato la Turchia a ottenere quello che Ankara chiedeva da tempo, ossia la creazione di una buffer zone in territorio nord siriano in funzione anti curda da cui la Turchia possa dirigere meglio la sua influenza sulla regione. Il presidente Donald Trump spera così di ricondurre l’ex alleato storico, ora al quanto bizzoso, a più miti…
Chi è Azari Jahromi, il Macron d’Iran raccontato da Foreign Policy
È l’unico ministro iraniano nato dopo il 1979 (l’anno cruciale per il Paese, quello della rivoluzione khomeinista), un lungo ritratto su Foreign Policy lo descrive come il Macron d’Iran, un pragmatico a Teheran, potenziale candidato per le prossime presidenziali del 2021: Mohammad Javad Azari Jahromi. Il trentasettenne ministro delle Telecomunicazioni è uno che dice di essere attivo su Twitter per dimostrare…
In Medio Oriente sono tutti contro tutti ma alleati di Putin. Quanto durerà?
Ci sono almeno quattro ragioni principali che possono aver quanto meno contribuito a far maturare la scelta, all’interno della Casa Bianca, del tramonto dell’interventismo umanitario e dell’operazione “Primavera di Pace”. La prima è che il ritiro dal Rojava non solo si trova in linea di continuità con la promessa trumpiana dell’America first, da rispettare sempre più rigorosamente nell’anno che precede…
Dal Libano al Cile. Geopolitica delle rivolte secondo Mario Giro
L’intervento televisivo di Nasrallah, il leader degli Hezbollah sciiti libanesi (il partito di Dio), non ha calmato la piazza libanese. Senza guida, il movimento prosegue pur non sapendo bene dove andare. Si chiedono le dimissioni del governo Hariri ma poi? La paventata tassa su WhatsApp è stata ritirata ma ciò non acquieta i libanesi che si mescolano per strada tra…
Equilibri marittimi e ambizioni cinesi. Il peso di Hong Kong (in subbuglio)
L’intensità e la violenza delle manifestazioni di Hong Kong dimostrano ormai alcune peculiarità che un primo esame, e il confronto con precedenti proteste, aveva trascurato. La prima considerazione è quasi banale nella sua evidenza: la legge contro l’estradizione ha scoperto un vaso di Pandora. L’antagonismo tra Hong Kong e la Cina affonda in radici storiche e culturali. La possibilità di…
Usa-Cina, nuovi passi verso l'intesa commerciale. Ma i nodi restano
Stati Uniti e Cina sono di nuovo molto vicini a chiudere il primo step di un accordo commerciale. La cosiddetta “Fase-1”, così la chiamano gli americani, è stata discussa ieri durante una conferenza telefonica. Da Pechino parlava Liu He, vicepremier a cui il presidente Xi Jinping ha affidato la gestione dei fondamentali dossier economici, ivi compresa la trade war con gli…
Ecco come la crisi economica deciderà il voto in Argentina. Report Ispi
Nuova chiamata alle urne in Argentina, dove domani si tiene il primo turno delle elezioni presidenziali, il cui esito sembra preoccupare i mercati. IL REPORT ISPI Probabilmente, si legge in un report Ispi curato da Antonella Mori, a capo del Latin America Programme del think tank, "sarà anche l’unico qualora Alberto Fernández ricevesse i voti previsti dai sondaggi". Per imporsi…
Huawei, difesa, commercio. Cosa vuol fare Breton alla Commissione Ue
Ora è ufficiale. Sarà Thierry Breton il candidato dell’Eliseo per l’ambito ruolo di Commissario Ue al Mercato Interno con deleghe su Digitale, Difesa e Spazio. A confermare il nome già circolato nei giorni scorsi sulla stampa l’Eliseo con un comunicato. Dopo la cocente bocciatura di Sylvie Goulard Emmanuel Macron ha scelto un profilo d’altissimo livello che dovrà passare il vaglio…