Per comprendere le ultime mosse di Ankara contro i curdi siriani del Rojava, non si può non tenere conto della strategia che la Russia di Vladimir Putin - cresciuta in presenza e in influenza nella regione dopo la decisione americana di ridurre l'impegno militare in alcuni teatri mediorientali - porta avanti da tempo. A crederlo è lo scrittore e giornalista…
Esteri
Perché la sconfitta di Orbán non è un trend europeo. L’analisi di Carteny
Sconfitta elettorale per il partito Fidesz in Ungheria. Dopo circa 10 anni al potere, il premier Viktor Orbán vede indebolita la propria forza politica elle elezioni amministrative. Oltre alla capitale Budapest, l'opposizione - per la prima volta unita - ha vinto in 11 dei 23 capoluoghi al voto. Un risultato elettorale che ha un valore politico ed influisce su alcuni…
Libia, fra petrolio e crisi umanitaria. Italia in campo
Ieri, l'ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino, ha incontrato il ministro degli Esteri del Governo di accordo nazionale libico (Gna), Mohamed Siyala, e dal vertice tra le due feluche il punto essenziale uscito al pubblico è la riaffermazione del ruolo esclusivo della National Oil Corporation (Noc, la compagnia petrolifera libica) da parte dell'Italia. Proteggere la Noc è un interesse prioritario per Roma,…
Putin l’equilibrista alla corte di bin Salman. Dovrà spiegare Iran e Turchia
Quando oggi il presidente russo, Vladimir Putin, arriverà in Arabia Saudita per incontri a corte, tra cui quello con l'erede al trono e policy maker dei Saud Mohammed bin Salman, la situazione in Siria sarà al centro delle discussioni. Putin, con l'ovvio shift curdo verso il regime come extrema ratio difensiva davanti all'attacco turco, si trova in mano il pallino, incandescente,…
Crisi turco-siriana. Occhio alle azioni di Iran e Russia. L'analisi di Camporini
Sulla crisi turco-curda in Siria è già stato detto e scritto molto e il rischio concreto è quello di apparire ripetitivi, reiterando valutazioni sui comportamenti incongruenti degli Stati Uniti, sulle frustrate ambizioni curde di una propria statualità, sul rischio del riemergere di organizzazioni di stampo terroristico, eredi dell’Isis. Non ci si è invece soffermati sugli atteggiamenti e le possibili reazioni…
Vi spiego perché disarmare Erdogan è impossibile. Parola di Arpino
Disarmare Erdogan? Impossibile! La frase è buona per un bel titolone ad effetto ottico, ma non può avere alcun seguito pratico. Se non far sorridere chi conosce davvero i turchi, la Turchia e le sue forze armate. Resta il fatto che, da quando c’è al potere il nuovo califfo, da fedele paese bene inserito nell’Alleanza atlantica con il secondo esercito…
Perché Erdogan può ignorare le minacce europee. L’analisi di Ottaviani
Per il momento la reazione più incisiva e concreta all'operazione della Turchia Sorgente di pace nel nord della Siria e all'arroganza del presidente RecepTayyip Erdogan è arrivata dal mondo musulmano. Alla Lega Araba è bastata una riunione per decidere, compatti, di cambiare radicalmente l'approccio con la Mezzaluna. Meno contatti diplomatici, collaborazione militare ed economica ridotta. Il capo di Stato di Ankara…
I curdi corrono dai russi. I rischi della partita per Putin
Secondo diverse fonti arrivate ai media statunitensi, ieri il comandante militare dei curdi siriani avrebbe detto apertamente agli ufficiali americani con cui ha contatto sul terreno che se gli Usa non aveva intenzione di far niente contro l’aggressione turca, lui aveva comunque “il dovere di difendere il suo popolo” e per questo sarebbe presto sceso a patti con il regime…
Repressione e fake news. L’ombra della Cina su Hong Kong. L'analisi di Silvestri (Iai)
Hong Kong è un test di grande importanza strategica per la Cina e le sue ambizioni. Pechino si presenta come un nuovo grande attore internazionale bifronte: da un lato resta un regime autoritario, dall’altro ha sviluppato un’economia sempre più integrata con il sistema capitalistico. È la tesi dei due sistemi che convivono in un solo mondo, sino a convergere nel…
L’Europa non è unita. Sulla Turchia, la Germania balla da sola
La Germania ferma le forniture di armi alla Turchia, come sanzione punitiva per l’attacco lanciato sulla Siria curda. Uno scatto in avanti che in Italia trova consensi nel Movimento Cinque Stelle (partito guidato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio) e su cui si è esposto con un tweet anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti (che ha invitato l'Italia a seguire l'esempio della…