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Bibi consumato. È Gantz il futuro di Israele. Parla Meotti

Una leadership lunga e forse un po'consumata quella di Bibi Netanyahu, alle prese con il testa a testa con il suo principale competitor Gantz. Ma le elezioni israeliane dicono anche altro secondo Giulio Meotti, giornalista del Foglio e autore di quattro libri su Israele, alcuni tradotti in più lingue. Che l'ala ultra ortodossa aumenta esponenzialmente il proprio peso specifico e…

La Spagna (di nuovo) al voto, il fallimento di una generazione politica

Dopo quattro mesi di lotta e manovre, l’epilogo di quest’ennesima crisi politica in Spagna sembra quello atteso: il ritorno alle urne. L’esito del confronto tra le diverse formazioni politiche - con la mediazione del Re Filippo VI - si è rivelato un fallimento. Il socialista Pedro Sánchez non ha ceduto alle richieste, rifiutando di presentarsi senza i numeri necessari per…

No a escalation militare, sì alle sanzioni. I paletti del Congresso Usa su Iran

Quando gli americani vogliono far capire che sono pronti a una guerra usano un'espressione, "locked and loaded", che dovrebbe servire da deterrente per chiunque intende spingersi più in là del dovuto. L'altro ieri l'ha utilizzata il vicepresidente Mike Pence per mandare un messaggio all'Iran, incolpato per ora indirettamente di aver eseguito l'attacco contro i due impianti petroliferi sauditi quattro giorni…

Israele al voto. Ecco gli incastri numerici da cui dipenderà il governo

Fino alle 21 di questa sera non si possono diffondere dati acquisiti con gli exit poll, tanto sono complicate queste nuove elezioni israeliane. Le secondo di quest'anno (le quarte dal 2013) dopo lo stallo sostanziale con cui si erano chiuse quelle di aprile, con il Likud di Benjamin Netanyahu e il partito centrista Blu-Bianco di Benny Gantz ancora praticamente appaiati e non in…

Petrolio, Iran, Trump. Cosa si rischia se l'equazione non torna

Secondo le ultime informazioni arrivate da funzionari americani alla CNN, c'è “un’alta probabilità” che i missili che hanno colpito sabato due impianti petroliferi in Arabia Saudita siano stati lanciati dall'Iran, da postazioni nell'area prossima al confine iracheno. Il fatto che si parli di missili da crociera, e non di droni è ormai assodato e rimbalza al mittente la rivendicazione dei ribelli…

Cosa succederà dopo gli attacchi sui pozzi sauditi. L'analisi di Valori

Alle prime ore di sabato 14 settembre ultimo scorso, alle 3.31’ e alle 3.42’, i ribelli yemeniti Houthy, di tradizione sciita e sostenuti dalle “Guardie della Rivoluzione” iraniane, l’occhio destro dell’imam Qomeini, come si suol dire in Iran, hanno lanciato circa dieci droni contro la maggiore area di estrazione saudita, di proprietà dell’Aramco. L’operazione è stata lanciata, così si dice,…

Con Aramco l'Iran alza la posta e scommette sullo stallo. Parla Bianco

Nel Golfo, dove l'Arabia Saudita ha subito il bombardamento di alcuni impianti del colosso petrolifero Saudi Aramco, ci si trova di fronte "a un classico scenario di stallo strategico", dove la tensione resterà alta a lungo ma difficilmente vedrà un conflitto armato. A crederlo è Cinzia Bianco, research fellow per la Penisola Arabica e il Golfo allo European Council on…

Africa, Mediterraneo e Nato. Il puzzle diplomatico di Di Maio. Il punto di Bressan

Bene il focus sull'Africa voluto dal neo ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ma prima di tutto sarebbe bene partire dalla definizione degli interessi da tutelare, “tre o quattro priorità da cui partire” e su cui è necessaria una riflessione “che coinvolga tutto il Parlamento”. Per la Difesa, occorre confermare la convinta partecipazione alla Nato, ma ci sono anche da…

Il Califfo è alle strette: l’audio per rilanciare il proselitismo

Nel discorso con cui Abu Bakr al Baghdadi ha arringato i suoi proseliti, diffuso ieri, non ci sarebbe niente di eccezionale, se non fosse l’eccezionalità del discorso stesso. La seconda uscita pubblica dopo pochi mesi da un video diffuso in maniera tutt’altro che consueta. Va considerato che dietro questa produzione multimediale c’è uno sforzo multiplo: il messaggio da preparare, tutto il…

Presidenziali tunisine, il termometro politico del paese tra novità e astensione

Di Francesco Salesio Schiavi

In attesa dei risultati ufficiali e basandosi sui dati sinora rilasciati dalla Commissione superiore indipendente per le elezioni (Isie), quello che emerge dal primo turno delle elezioni presidenziali in Tunisia sono una vistosa diminuzione dell’affluenza alle urne e la chiara affermazione dei candidati indipendenti su quelli appartenenti ai partiti tradizionali. Basandoci sui dati di ieri sera, l’agenzia Isie ha confermato…

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