Skip to main content

In Iraq la pazienza è finita. L'ultimatum della Casa Bianca all'Iran

“Abbiamo risposto perché il regime iraniano capisca”. Al telefono per un briefing con la stampa Brian Hook, rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Iran e consigliere del Segretario di Stato Mike Pompeo, lancia un messaggio a Teheran. “Se saremo ancora attaccati dal regime iraniano o da uno dei suoi proxies prenderemo azioni decisive in risposta”. Venerdì scorso Kata’ib Hezbollah, milizia…

Ombre cinesi. Gli occhi degli Usa sull'asse (di Seta) fra Cina e Turchia

I 150 anni dal completamento del Canale di Suez coincidono con il lancio di un'altra grande infrastruttura su scala mondiale che sta monopolizzando equilibri e rapporti intercontinentali: la Via della Seta, che punta a cementare nuovi legami commerciali tra Oriente e Occidente con particolare attenzione al quadrante a cavallo tra l'area euromediterranea e quella mediorientale dove gli intrecci commerciali di…

Tripoli preferisce le armi turche alla diplomazia europea?

Alcuni leader politici dell’ala più oltranzista della Tripolitania hanno chiesto ai cittadini libici di organizzare proteste in strada a Tripoli e altrove contro l'iniziativa diplomatica con cui l'Europa vorrebbe riagganciare la crisi. La missione Ue, proposta (dopo un tour est-ovest in Libia) dal ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, si terrà il 7 gennaio, sotto la guida dell'Alto rappresentante per la politica…

Macron e al-Sisi a colloquio. La guerra in Libia è anche mediatica

La crisi libica è anche una questione di propaganda, o forse meglio dire: è molto una questione di propaganda, da quella sfrontata dal campo a quella più sofisticata attraverso canali informativi ufficiali. Ieri per esempio al Arabiya è stata la prima a dare informazioni su una telefonata tra il presidente francese Emannuel Macron e il capo di stato egiziano, il presidente/generale…

L'economia (in crisi) della Corea del Nord. Numeri, misteri e qualche eccesso

La Corea del Nord aveva promesso un regalo di Natale per Donald Trump. In vista dello stallo nei negoziati con il regime di Kim Jong-un, tutti i dispositivi di sicurezza degli Stati Uniti si erano attivati in caso di prove missilistiche. “Ma forse il regalo che ci invierà – aveva detto ottimista il presidente americano – è un bel vaso…

Il 2019 finisce in piazza ad Hong Kong. Rischi e previsioni

I manifestanti di Hong Kong non si fermano. Per la fine dell’anno è prevista una nuova protesta antigovernativa. L’obiettivo è fare sentire il malessere dei cittadini anche nei giorni di festa ed è per questo che le concentrazioni si sono spostate nei distretti commerciali di Lan Kwai Fong e Victoria Harbour, principalmente. Nel tentativo di mitigare lo scontento, le autorità…

Perché l'attacco antisemita a New York non è una sorpresa

L'attacco antisemita con un machete a New York è una sorpresa? Qualcuno, tra politica e media, sta pericolosamente sottovalutando questo vento che spira (forte) contro gli ebrei in varie parti del pianeta, finanche nel civile e democratico occidente? Secondo il rabbino Shmuel Gancz, capo del Centro ebraico Chabad di Suffern, tre vittime sono già state dimesse dall'ospedale, mentre altre due…

Da spia a Zar. La parabola di Putin analizzata da Mikhelidze

Di Nona Mikhelidze

Vladimir Putin è al potere in Russia da ben venti anni, in seguito alla sua investitura da parte dell’allora presidente Boris Eltsin. Per quanto riguarda il suo passato, quello che sappiamo è che, dopo la laurea in Legge presso l’Università statale di Leningrado nel 1975, ha immediatamente cominciato a lavorare per il servizio di Intelligence sovietico, il Kgb, in particolare…

Perché gli Usa attaccano una milizia filo-iraniana tra Iraq e Siria

Cinque attacchi aerei, tre in Iraq e due in Siria, hanno colpito poche ore fa postazioni della Kata'ib Hezbollah, milizia sciita irachena tra quelle a controllo remoto dall'Iran. I raid li ha annunciati ufficialmente il Pentagono, dopo che per circa un'ora erano iniziate a circolare informazioni sui social network. Si tratta dell'operazione di rappresaglia (la prima per ora: sarà l'unica?) per…

Continua il disgelo fra Russia e Ucraina, ma rimane il nodo Donbass

Mosca e Kiev compiono un altro passo importante verso la distensione dei rapporti. Le autorità ucraine e i separatisti filorussi del Donbass hanno scambiato 200 prigionieri. Si tratta di un evento molto importante, perché testimonia che gli accordi raggiunti a inizio dicembre a Parigi iniziano a dare i loro risultati. A dare la notizia è stato il presidente ucraino, Volodimir…

×

Iscriviti alla newsletter