“Sto partendo verso Mosca a una riunione di lavoro. Una visita di lavoro, necessaria, molto importante, con il presidente Vladimir Putin”. Con queste parole il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha salutato tutti dall’aeroporto internazionale di Maiquetía la sera di lunedì. Secondo il capo di Stato venezuelano, l’incontro con l’amico e alleato russo servirebbe per fare il punto, profondamente, sulla…
Esteri
Mar d'Azov, perché Mosca ha implicitamente riconosciuto l'aggressione alla Crimea
Il presidente ucraino Petro Poroschenko vuole portare l’aggressione russa nello stretto di Kerch di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG). Mentre sale l’attesa per l’incontro fra il ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin e quello russo Sergei Lavrov in occasione della riunione ministeriale dell’Osce a Milano il 6 e 7 dicembre, le autorità ucraine sono pronte a far rispondere…
Israele attacca i tunnel di Hezbollah e sposta verso il Libano lo scontro con l'Iran
L'esercito israeliano ha lanciato un'operazione per "esporre e contrastare" i tunnel costruiti dal gruppo militante di Hezbollah. Infrastrutture clandestine che si estendono dal Libano al nord di Israele, considerate come una via d'accesso allo stato ebraico che il Partito di Dio, sciita e filo-iraniano, potrebbe sfruttare come mossa per un attacco a sorpresa. I tunnel per ora non sono operativi, hanno detto i…
La Nato c'è ed è forte. Mike Pompeo a Bruxelles per parlare di Russia e Ucraina
Sarà il comportamento destabilizzante della Russia il fulcro della due giorni di ministeriale Esteri della Nato. A dirlo è stato proprio il segretario generale, Jens Stoltenberg a margine dell'inizio dei lavori a Bruxelles. "Affronteremo il comportamento destabilizzante della Russia, abbiamo visto di recente come questa ha usato la forza militare contro le navi ucraine e ha arrestato le navi e…
La Libia dimentica Palermo e torna un Paese senza pace. Parla Indelicato
Sangue, soldi e petrolio. Dilaniata dalla guerra civile del dopo Gheddafi, la Libia resta ancora un paese fantasma con una identità geografica che si regge esclusivamente sull’ologramma politico internazionale delle Nazioni Unite e soprattutto sui petrodollari. Le notizie che rimbalzano dal Nord Africa riguardano quasi esclusivamente gli scontri armati fra le fazioni rivali e le tensioni che si susseguono a…
Perché il prossimo capo della Cdu tedesca potrebbe essere presto Cancelliere
C'è una spinta in avanti nella corsa al nuovo vertice della Cdu, dopo il passo indietro di Angela Merkel. Non solo guadagna posizioni il 63enne Friedrich Merz nella sua rincorsa alla super merkeliana Annegret Kramp-Karrenbauer, ma circola la voce che, una volta scalato il partito, possa anche ipotecare la guida del governo. Nel mezzo le difficoltà dello zoccolo più duro…
I gilet gialli e le difficoltà della disintermediazione
La rivolta dei gilet gialli – il movimento di piazza francese radunato per protestare contro alcuni provvedimenti di ecotassazione del carburante proposti dal governo - domina l’agenda collettiva dei cittadini, della politica e dei mass media francesi e internazionali. La diffusione capillare di una protesta nata in rete parte da un simbolo semplice tratto dalla esperienza quotidiana, il gilet giallo…
Il tour latinoamericano di Erdogan (con tappa in Venezuela)
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha approfittato del viaggio in Argentina per partecipare al G20 e ha aggiunto all’agenda due viaggi strategici prima del rientro: Paraguay e Venezuela. L’ufficio stampa della presidenza turca ha confermato che tra il 2 e il 3 dicembre Erdogan sarà ad Asunción e Caracas. Con il regime venezuelano di Nicolás Maduro i rapporti…
Perché in Egitto e Arabia Saudita non è il caso di spingere sull'acceleratore. Parla Bozzo (UniFi)
L'Italia si trova davanti a un passaggio critico della sua proiezione internazionale: il presidente della Camera, Roberto Fico, ha annunciato la sospensione dei rapporti con l'Egitto, come protesta per la mancanza di verità e giustizia sul caso Regeni, ricercatore friuliano ucciso tra gennaio e febbraio del 2016 su suolo egiziano mentre stava seguendo le attività di dottorato per l'Università di…
La performance di Vox in Andalusia è un anticipo delle europee. L’analisi di Román
Terremoto politico in Andalusia. Il risultato delle elezioni autonome ha confermato il tramonto dei partiti tradizionali, che hanno perso circa il 13% dei consensi. Il Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe) del primo ministro Pedro Sánchez ha registrato il peggior risultato della sua storia, ottenendo 33 seggi. Dopo 36 anni di governo ininterrotto in Andalusia, finisce così l’egemonia socialista nella comunità…