È una complicata partita a scacchi, quella che Stati Uniti, Europa ed Iran stanno conducendo sul Jcpoa, l’accordo sul nucleare da cui gli Stati Uniti sono usciti poco più di due settimane fa. Come ha fatto notare l’analista Nicola Pedde ieri sull’Huffington Post, l’America ha di fatto dichiarato guerra all’Iran, abbandonando un’intesa faticosamente negoziata per dodici anni e reintroducendo le…
Esteri
Anche Abramovich nella guerra contro gli oligarchi di Putin?
Secondo il quotidiano Israel Hayom, l'oligarca russo Roman Abramovich giovedì è arrivato in Israele, dove richiederà la cittadinanza (informazione corroborata discretamente da ambienti diplomatici, che però non parlano di tempistiche). È il porto di arrivo di una specie di fuga, magari più simile a un'espulsione, che lo ha visto nelle ultime settimane bazzicare Antibes e altri lidi ("nei Caraibi", dicono i più informati, ma su certi…
Theresa May tra brexiteers e remainers. La Brexit si farà?
Dopo una settimana di cattivo umore a Bruxelles, la frustrazione cresce e intanto i negoziatori dell'Ue arrivano a pensare che quasi due anni dopo il referendum il governo britannico non abbia ancora fatto i conti con la Brexit. Sono giorni tesi in Gran Bretagna. Theresa May cerca di scongiurarli con uno strano guanto di sfida lanciato sia agli euroscettici sia…
Trump e Kim, l’appuntamento è saltato del tutto o solo rinviato?
"Apprezziamo molto il suo tempo, la sua pazienza e i suoi sforzi riguardo ai recenti negoziati e discussioni relativi all’incontro cercato a lungo da entrambe le parti, che era stato fissato per il 12 giugno a Singapore. Eravamo stati informati che l’incontro era stato richiesto dalla Corea del Nord, ma questo per noi è completamente irrilevante. Speravo davvero di poter…
Gli europei pragmaticamente verso Putin? Macron a San Pietroburgo
"Despite chill", ossia nonostante il gelo (diplomatico), scrive il Wall Street Journal, l'Europa cerca la sponda russa per trovare una soluzione all'Iran Deal, l'accordo sul nucleare iraniano che ha riaperto il mercato commerciale di Teheran, ma ora è entrato in crisi profonda perché il presidente americano Donald Trump ha deciso di tirar fuori gli Stati Uniti dall'intesa – e dunque, conseguenza,…
Usa e Cina bisticciano ancora. Salta una esercitazione militare comune
Ieri un portavoce del Pentagono, il colonnello Christopher Logan, ha annunciato ufficialmente che gli Stati Uniti hanno ritirato l'invito alla marina cinese, precedentemente chiamata a far parte all'esercitazione "Rim of the Pacific" (Rimpac); i più grandi wargame navali del mondo, che hanno cadenza biennale e coinvolgono un paio di dozzine di Paesi (si svolgono al largo delle Hawaii). La Cina, invitata a…
Marmo, cromite e talco. I nuovi affari dello Stato Islamico
Marmo, cromite e talco per bambini. Questo è il nuovo mercato con cui si finanza lo Stato Islamico. Mercoledì il governo dell’Afghanistan ha confermato che effettivamente l’organizzazione terroristica sfrutta le miniere per fare cassa e continuare a finanziarsi. La denuncia era partita il giorno prima dall’ong Global Witness che, con numeri in mano, sostiene che il gruppo jihadista guadagna circa…
L'Is rivendica attentati in Libia mentre il paese è ancora bloccato
Ieri Amaq News, finta agenzia stampa con cui il Califfato diffonde la propria propaganda, ha rivendicato con due differenti dichiarazioni due azioni terroristiche in Libia, su due posti di blocco a sud di Agedabia (est del paese). Si tratta di attacchi allo scoperto, ufficialmente rivendicati, che segnano un altro passaggio nel nuovo-vecchio modus operandi pubblico che lo Stato islamico libico…
Altra scossa alla lira turca, Cipro nord la molla
La crisi “a lenta combustione” dell'economia turca si arricchisce di un'altra pagina, questa volta inaspettata per Ankara. Il primo ministro di Cipro Nord, Stato autoproclamato e non riconosciuto dalla comunità internazionale (e su cui Erdogan ha intavolato una vera e propria guerra ideologica per gas e territori occupati) ha detto ufficialmente che pensa di abbandonare la lira turca per cercarne…
Ecco come l'Europa può rispondere al populismo italiano. Report Gmf
Non sempre la quiete dopo la tempesta è un buon segno. Eccetto qualche strepitio isolato che continua a provenire dalle cancellerie europee, gli ultimi ad aver fatto infuriare il segretario del Carroccio Matteo Salvini sono il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire e il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn, l’Europa sembra sottovalutare l’impatto dirompente che il nascente governo italiano…