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Cosa cambia per Usa e Israele nel Golfo? Risponde Fontenrose

L’esperta, già a capo del desk Golfo al Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, commenta l’intesa mediata da Pechino: “Non riduce in alcun modo il ruolo di Washington nella regione. Tel Aviv non deve temere contraccolpi sulla normalizzazione con l’Arabia Saudita”

Perché un mandato di arresto per Putin. L'analisi di Donat-Cattin

“L’obiettivo è fermare i massacri alzando il costo della prosecuzione di questa guerra illegale. Il crimine di aggressione è la madre delle atrocità di cui parliamo oggi”, spiega a Formiche.net il giurista David Donat Cattin, che oggi era all’Aja. “Si procede al livello più alto di responsabilità politica sia in termini commissivi che omissivi su Putin e la sua Commissaria sui diritti dei bambini”

Cosa racconta la doppia visita Usa-Cina in Etiopia

Il segretario di Stato statunitense è stato in visita in Etiopia e Niger. Negli incontri ha rimarcato il ruolo di Washington, interlocutore franco interessato anche al rispetto dei diritti per riaprire le relazioni con Addis Abeba. L’inviato di Pechino ha avuto un approccio più lasco sul tema, come da tradizione cinese

Il bilaterale Xi-Putin serve interessi diversi a Mosca e a Pechino

La prima visita del presidente cinese in Russia dall’invasione è un segnale forte delle relazioni tra i due Paesi. L’occasione serve a Mosca per mostrare di avere ancora una grande potenza dalla propria parte, a Pechino per presentarsi come un attore portatore di ordine nello scacchiere geopolitico

Finlandia sì, Svezia forse. Il poker di Erdogan con la Nato (e l'Ue)

In sostanza, con il via libera turco, la Nato procede spedita verso l’irrobustimento di una sorta di lunga linea che corre dalla Scandinavia al Mar Nero, quella via d’acqua strategica nel fianco sud-orientale dell’Europa che, dopo la guerra in Ucraina, ha visto raddoppiare il proprio peso specifico (e le esigenze di attenzioni e sinergie)

Wagner e Chiesa ortodossa, un legame sotto il sole africano

Solo la Repubblica Centrafricana ha ufficialmente riconosciuto la Chiesa di Mosca. Proprio uno dei Paesi che ha visto il gruppo Wagner svolgere un ruolo decisivo, scrive Pasquale Annicchino, docente di Dati religiosi e privacy e di Etica e regolamentazione dell’IA (Università di Foggia) ed esperto Osce/Odhir su libertà di religione o di credo

Perché Abu Dhabi apre la porta al mediatore iraniano Shamkhani

Il funzionario iraniano che ha firmato, a Pechino, l’accordo tra Teheran e Riad è adesso ad Abu Dhabi, alla guida di una delegazione economico-commerciale. I Paesi mediorientali si parlano, nonostante il Jcpoa sia bloccato. Sono in movimento nuove dinamiche multipolari

Wagner e guerra ibrida, gli assi nella manica di Putin

Come ha fatto Putin a (ri)mettere le mani sull’Africa? Perché si parla di compagnia Wagner? A queste e altre domande si è tentato di dare risposta con il live-talk della rivista Formiche a cui hanno partecipato Leonardo Tricarico, Federica Saini Fasanotti, Matteo Bressan e Pasquale Annicchino

Migrazioni, imprese e Ucraina. Il viaggio di Tajani nei Balcani

La visita del ministro degli Esteri in Croazia e Slovenia non solo è la risposta a chi chiedeva costanza nell’azione del governo sui Balcani, dopo le buone intenzioni della Conferenza di Trieste, ma offre spunti e iniziative in chiave imprenditoriale (all’Italia) e sulla difesa dei confini Ue (con le pattuglie miste in Bosnia)

I jet polacchi all’Ucraina sono uno spartiacque politico

Dopo la concessione dei carri Leopard da parte della Germania, la decisione polacca di inviare quattro (per ora) aerei a Kiev è uno spartiacque nelle politiche di sostegno militare all’Ucraina. Altri Paesi potrebbero seguire l’esempio

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