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Israele colpisce Hamas in Europa. Nel mirino anche l’amico di Dibba

Il ministro della Difesa ha firmato le ordinanze per il sequestro dei fondi (oltre un milione dollari) che l’organizzazione terroristica ha versato segretamente a cinque dei suoi uomini operanti nel Vecchio continente. Nel mirino anche l’architetto che aveva accompagnato l’ex deputato pentastellato nei campi profughi libanesi

Chi è (e cosa ha fatto) Albert Ho, l’attivista che difende la democrazia a Hong Kong

Potrebbe morire in galera, ma per le autorità di Pechino è un traditore che ha manomesso i testimoni e incita alla sovversione. L’impegno dell’attivista, ormai settantenne, e la repressione di Xi tra cui il divieto di qualsiasi attenzione medica

Wagner colpita in Libia dai droni turchi di Tripoli. Dubbi e contesto

Dalla Libia rumors su un possibile bombardamento contro le postazioni della Wagner. Perplessità sull’accaduto, che comunque crea caos in un contesto delicato. I commenti di Mezran (Acus) e Bressan (Lumsa/Ndcf)

La guerra in Ucraina vista dall'interno. Gli esperti del Centre for Defence Strategies a Roma

Una delegazione del centro studi si è incontrata con Formiche.net per discutere la situazione sul campo. Tra gli argomenti toccati l’andamento della controffensiva, il ruolo svolto dalla società civile e i piani per il periodo post-bellico. Sulla Crimea: “È una portaerei inaffondabile in mezzo al Mar Nero. Non può restare sotto il controllo militare dei russi, che la userebbero anche contro l’Europa”

Iran, perché l’inviato speciale Usa Malley è stato messo in congedo?

L’inviato speciale statunitense per l’Iran è stato messo da parte in un momento particolare del dialogo difficilissimo tra Washington e Teheran. Cosa sta succedendo

La Cina si è arresa sulla Via della Seta. Ora attacca Meloni e gli Usa

Uno dei giornali della propaganda del Partito comunista loda il governo Conte (“in grado di resistere alle pressioni degli Stati Uniti”) e attacca quello attuale (“ha difficoltà a resistere all’influenza di Washington”). Sembra una conferma che ormai la discussione in corso non è “se” ma “come” uscire dal memorandum

Il vero obiettivo di Prigozhin (e le conseguenze per Putin) nell'analisi di Pellicciari

Quella di Prigozhin non è stata una ribellione quanto una vera e propria exit-strategy per mettersi in salvo da un’imminente azione dei militari nei suoi confronti. Ma con lo scioglimento di Wagner viene meno un prezioso asset che è stato a disposizione diretta della leadership non-militare del Cremlino. Igor Pellicciari, ordinario di Storia delle Istituzioni e Relazioni Internazionali all’Università di Urbino, traccia le conseguenze del (non) golpe in Russia

Dal de-risking ai toni morbidi. La parabola dell’Ue sulla Cina

Negli ultimi giorni i rappresentanti di alcuni Paesi Ue avrebbero lavorato per diluire il comunicato finale del Consiglio europeo per quanto riguarda Pechino, abbandonando il principio del de-risking in favore di apertura e attenzione all’economia. E guardando agli ultimi mesi, non è difficile indovinare chi ci sia dietro

Cosa cambia ora per Putin, l’Ucraina e l’Occidente. Parla Donald Jensen (Usip)

Secondo il diplomatico statunitense, che nel 1991 ha assistito a Mosca alla fine dell’Urss, i fatti del fine settimana sono “un’importante battuta d’arresto politica” per il Cremlino. Washington “cerca di pensare agli scenari, senza interferire”. Sulla guerra: “Perché dovremmo negoziare ora con un esercito che è già abbastanza debole?”

La Via della Seta sta per arrivare in Parlamento

Meloni ribadisce che si possono avere “ottime relazioni con la Cina senza far parte di un piano strategico”. Craxi (Forza Italia) annuncia una risoluzione in commissione Affari esteri e difesa del Senato

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