Stante la debolezza navale iraniana e i vincoli geopolitici, analizzando la situazione politico-strategica e tattico-militare, l’Iran non ha le capacità di poter chiudere Hormuz, lo stretto del petrolio nel Golfo Persico. Ecco perché nell’analisi di Vas Shenoy
Esteri
L’attacco americano all’Iran parla a Cina e Russia. L'analisi di D'Anna
La lezione iraniana in realtà è rivolta alla Cina, alla Corea del Nord, ai nostalgici dell’epopea sovietica della Russia e a tutti i regimi, come quello pakistano con variegate venature islamiche, dotati di missili balistici nucleari. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Israele-Iran, vi spiego la nuova frontiera della guerra ibrida. L’analisi di Marchionna
Usa e Israele hanno lanciato un attacco ai siti nucleari iraniani, utilizzando la potente GBU-57. L’operazione, che ha coinvolto anche lo US Cyber Command, ha segnato una nuova era di guerra congiunta cinetica e digitale. L’Iran ha risposto con un blackout digitale e una serie di cyberattacchi devastanti. E ora? L’analisi di Gabriele Marchionna (cyber strategy advisor e associate researcher Luiss Med Platform)
Se il dopo Onu sembra un pre Westfalia. La riflessione di Cristiano
La pace di Westfalia pose fine alle guerre di religione, che infatti stanno tornando, gli accordi di Helsinki posero le basi per la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa, che sono appassite e non rifioriranno prima che si definiscano le nuove aree di influenza, che Putin vuole cambiare molto di più che svenarsi per Khamenei. È questo definire il mondo nuovo in nuovi giardini il problema del nostro domani
L'ossessione dell'io per la conquista del mondo è una malattia dell'anima. L'intervento di Pallavicini
Pubblichiamo l’intervento dell’Imam Yahya Pallavicini a Palazzo Montecitorio nella sessione plenaria della conferenza internazionale dell’IPU Unione Inter-Parlamentare sul tema del Dialogo Interreligioso contro l’odio e la polarizzazione. Un confronto tra autorità religiose e governanti da 68 parlamenti del mondo
Perché ora gli occhi (anche di Pechino) sono puntati su Hormuz
La Cina ha forti interessi legati a quanto sta succedendo tra Iran e Israele: c’è il petrolio (e il gnl) che passa da Hormuz, ma anche la narrazione strategica anti-occidentale da cui nasce una “neutralità pro-iraniana”. Secondo Gering (Inss/Acus), Pechino sta valutando gli equilibri di forza, a maggior ragione dopo i bombardamenti Usa
Chi ama la libertà ama la Nato. Il commento di Arditti
L’alleanza è il pilastro più solido della sicurezza euro-atlantica. Ma per continuare a esserlo deve diventare qualcosa di più: una piattaforma politica globale capace di leggere il mondo e agire con rapidità e coerenza
Contro Pechino, Taipei pesca tra i nazionalisti pro Trump
Questa settimana la vicepresidente taiwanese Hsiao Bi‑khim è intervenuta sul “Shawn Ryan Show” per promuovere difesa asimmetrica, resilienza civile e lotta alla disinformazione, puntando a un’audience conservatrice pro Trump. L’obiettivo è trasformare l’anticomunismo in sostegno politico e militare a Taipei
Così i civili sono diventati strumenti di terrore. L’analisi di Shekhovtsov
Il “proxy bombing” emerge nella guerra russo-ucraina come tattica di guerra psicologica, in cui civili, spesso ignari o ricattati, vengono usati per trasportare esplosivi contro obiettivi simbolici. Servono strategie di resilienza sociale e di campagne di sensibilizzazione come l’ucraina “Out the FSB Operative”, che invita i giovani a segnalare i tentativi di reclutamento russo. L’analisi del politologo Anton Shekhovtsov, fondatore del Centre for Democratic Integrity a Vienna e docente alla Central European University
Trump bombarda il nucleare iraniano. Ora il rischio è la reazione
Gli Usa hanno colpito pesantemente l’Iran. Trump dice che adesso, dopo l’uso della forza, viene il momento della pace. Ma Teheran è pronto a una reazione. Anche le basi statunitensi in Italia possono diventare obiettivi della ritorsione iraniana?