Gli Stati Uniti e l’Europa devono restare attivamente coinvolti nell’attuazione del piano di cessate il fuoco. “La pressione americana è fondamentale, ma gli europei dovrebbero fornire un sostegno attivo e condizionato”, spiega Lovatt (Ecfr) commentando l’accordo sulla prima fase della tregua (pace?) tra Israele e Hamas
Esteri
La missione di Starmer a Mumbai segna una svolta nei rapporti tra Regno Unito e India
Un tempo colonia il cui destino era deciso da Londra, l’India ha superato il Regno Unito come quinta economia mondiale nel 2021 e oggi occupa il quarto posto. Il valore simbolico della visita è stato evidente da entrambi i lati. L’India guarda al mondo con fiducia, mentre il Regno Unito volge a oriente in cerca di rinnovamento
Dalla coesione alla capacità d’azione, il futuro dell’Unione europea secondo Pirozzi (Iai)
“L’Ue non ha ancora sviluppato la capacità di agire in piena autonomia, se necessario, sul fronte della sicurezza e della difesa. Per questo oggi la strada sembra obbligata e richiede di dotarsi di strumenti autonomi, sia per rispondere alle sfide geopolitiche esterne sia per costruire capacità interne”. Conversazione di Formiche.net con Nicoletta Pirozzi, responsabile del programma “Ue, politica e istituzioni” e responsabile delle relazioni istituzionali dello Iai
Accordo su Gaza, cosa ci aspetta da domani. Il commento di Ansalone
Il Mediterraneo è un mare molto affollato, tornato centrale negli equilibri globali. Nei giorni in cui cadono i 40 anni dai fatti di Sigonella, le lezioni che ci accompagnano sono le stesse: si può e si deve stare tra Alleati rivendicando il proprio ruolo. L’Italia ne aveva e ne ha uno cruciale da giocare nell’area vasta che va dal Marocco al Golfo Persico. Il commento di Gianluca Ansalone
Dopo Gaza, Trump riuscirà a chiudere l’accordo di pace tra Russia e Ucraina? L'opinione di Guandalini
The Donald può farcela a siglare un accordo tra Zelensky e Putin. Ma non tutta l’Europa potrà aiutarlo. Soprattutto quei Paesi e quelle personalità che ancora oggi sono troppo esposte ad alimentare l’escalation, a parlare insistentemente di guerra contro la Russia, o quei leader indeboliti politicamente in casa loro. È qui che l’Italia potrebbe svolgere un ruolo di cerniera, insieme alla Turchia e ad Angela Merkel. Con Trump gran cerimoniere che chiude al momento giusto
Wang Yi a Roma è stato un test (di pragmatismo) per l’Italia. Il bilancio della visita
La visita di Wang Yi in Italia segna il tentativo di Pechino di rilanciare il dialogo con Roma dopo l’uscita dalla Belt and Road Initiative. L’Italia risponde con pragmatismo e consapevolezza strategica: cooperazione sì, ma entro i limiti della sicurezza nazionale e dell’allineamento euro-atlantico
Quale futuro per i mari della Palestina? Scrive Caffio
La complessa situazione degli spazi marittimi avanti a Gaza non è destinata a chiarirsi a breve. La definizione del loro status è un tema controverso con cui dovrà confrontarsi la futura Amministrazione di transizione. Varie le questioni riguardanti, ad esempio, la revoca da parte israeliana delle limitazioni alla pesca della popolazione locale. E poi: le concessioni israeliane di ricerca del gas della Zee di Gaza saranno ancora valide? Le pretese della Palestina sulla stessa zona saranno riconosciute? Quanto al blocco navale decretato dello Stato ebraico nel 2009 è ipotizzabile una sua sospensione ma non un annullamento definitivo. L’analisi dell’ammiraglio Caffio
Il risveglio dei negoziati. Tutto sull’atteso accordo Mercosur-Ue
Nuove sfide e obiettivi nelle conversazioni tra Bruxelles e i rappresentanti dell’Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, dopo il rallentamento dei negoziati, a causa della pandemia. Il passo avanti del Canada con il governo brasiliano…
Gaza parola chiave, la risposta positiva della rete all'accordo tra Israele e Hamas
Domenico Giordano, consigliere nazionale AssoComPol e FerpiLab, analizza la linea temporale del sentiment registrato dalla parola chiave “Gaza”, a partire dalle prime ore del 9 ottobre osservando il passaggio da una prospettiva negativa a una dimensione positiva
Von der Leyen resta presidente e rilancia sull’Africa con il Corridoio di Lobito
Con il voto schiacciante a favore della presidente e della Commissione dovrebbe chiudersi la “stagione” delle mozioni contra personam, anche in considerazione del fatto che le crisi a Gaza e Kyiv necessitano di una guida europea stabile e pienamente operativa