Un partito democratico alle prese con le (solite) spinte interventiste. Un partito repubblicano a fare i conti con l’imbarazzante eredità trumpiana. In mezzo il presidente Joe Biden, e la fatica di navigare la crisi ucraina. Il commento del prof. David Unger (Johns Hopkins)
Esteri
Perché l'Occidente non può restare solo. L'opinione di Paganini
Con il conflitto ucraino stiamo scoprendo che il nostro benessere dipende largamente dalle materie prime che importiamo da Paesi che non rispondono più alla nostra influenza. C’è un prospero commercio globale che non passa più da Occidente creando una nuova geopolitica che non controlliamo. Il commento di Pietro Paganini
Da Clausewitz a Putin. La guerra nel XXI secolo
Con la guerra di Putin che squarcia l’Europa, esce in libreria un manuale tecnico per gli studi strategici che analizza le varie sfaccettature dei conflitti moderni
Anche il Mozambico nella partita energetica anti Putin
L’Italia schiaccia l’acceleratore sul piano di differenziazione dagli approvvigionamenti energetici dalla Russia. Di Maio (e Descalzi) a Maputo
A patti con Putin? Come uscire dallo stallo ucraino
Mediare con la Cina, inviare altre armi, costringere Putin al cessate il fuoco? Non è facile uscire dallo stallo ucraino. Si può provare però a evitare il peggio. Il commento del generale Mario Arpino
Orsini, Zelensky e l’ala dura dei "pacefondai". Il commento di Cazzola
È veramente singolare caricare le responsabilità di un conflitto armato sulla nazione che, aggredita, rifiuta di arrendersi ad un nemico oggettivamente più potente e agguerrito. Se la logica è questa dobbiamo riscrivere la storia. Il commento di Giuliano Cazzola
Il conto di Putin. Tre ostacoli per i piani dello zar
Dall’unità della Nato al decoupling energetico. La guerra in Ucraina presenta un conto salato a Vladimir Putin. E uno stadio pieno non sarà sufficiente per pagarlo. L’analisi di Gabriele Natalizia, coordinatore di Geopolitica.info
Assad a Dubai fa indispettire gli Usa
Il raìs siriano è stato ormai riqualificato dagli Emirati, che vogliono seguire una propria agenda su cui gli Usa pubblicamente devono storcere il naso
Ucraina, Draghi non è il Papa. Ed è giusto così
C’è un pacifismo serio, credibile, tessuto dalla diplomazia della Santa Sede e dal carisma di papa Francesco che può spegnere la polveriera Ucraina. E un pacifismo di maniera che si fa strada nella politica italiana e non è innocuo né innocente. Il commento di Francesco Sisci
Il cristianesimo ateo di Putin
Il capo del Cremlino ha capovolto Cristo. E fatto nascere un nuovo Dio, trinitario: presidente, popolo, esercito. La grande adunata di Mosca vista da Riccardo Cristiano