“Il ponte di Londra è caduto”. Questa frase, pronunciata via telefono dal primo ministro attiva il piano della successione della Corona britannica quando la Regina non ci sarà più. Tempi, comunicazioni, commemorazione e tweet (vietati) nel D-day
Esteri
Green Pass? Draghi vuole estenderlo, Johnson ci rinuncia del tutto
Martedì il primo ministro britannico annuncerà le nuove misure anti Covid-19. Passo indietro sul certificato verde: non serve, bastano i vaccini, dice il governo
In Marocco un candidato disoccupato batte il ministro del Lavoro
Quanto avvenuto nel collegio di Tiznit è la conseguenza della rivoluzione dei marocchini che tramite le urne l’8 settembre hanno sovvertito gli equilibri politici del Paese
Si chiude un ventennio di guerre, si aprono nuovi spazi di dialogo?
La rinnovata attenzione per questo epicentro di tensioni in Asia sembra finalmente un buon viatico per archiviare letture superficiali, sintonizzate sulla paura, di cortissimo respiro – e aprire alla collaborazione internazionale. L’analisi di Marco Ciaccia, analista politico-culturale e Badal Khan, professore associato, Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università di Napoli-L’Orientale
Il dopo Merkel? Senza scossoni. Il realismo di Valensise
L’ex ambasciatore d’Italia a Berlino: “Soeder? Al di là del suo dinamismo e del suo seguito, non è il candidato, e sconta questa posizione. La stragrande maggioranza dello spettro politico tedesco si riconosce in pieno negli obiettivi dell’integrazione europea e del consolidamento del rapporto transatlantico”
Così l’esperienza afgana può rilanciare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo allargato
Quanto ha seminato l’Italia in Afghanistan rappresenta un patrimonio cui attingere anche in altre zone del mondo, come il Mediterraneo allargato. L’analisi di Armando Sanguini, Senior Advisor Ispi, già ambasciatore italiano in Tunisia e Arabia Saudita
Perché sostenere la resistenza anti talebani nel Panjshir. Scrive Gancia (Lega)
“Mi sorprende l’atteggiamento quasi rassegnato delle cancellerie occidentali ad avere rapporti con i talebani ora al potere: nessuno ha, fortunatamente, il coraggio di spingersi a riconoscerli, ma tutti sembrano dare ormai per scontata la necessità di avere relazioni con loro”. Il commento di Gianna Gancia, eurodeputata della Lega
Russia, Turchia, Emirati Arabi Uniti. E i servizi organizzano e indagano
La recente riformulazione del ruolo del Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa da parte di Vladimir Putin fornisce alcune indicazioni sulla direzione in cui presto sarà annunciata la strategia di sicurezza nazionale che attraverserà i mari, i confini e sicurezza delle informazioni di importanza strategica. L’analisi di Giancarlo Elia Valori
Non c'è pace in quel di Berlino. Le elezioni in Germania secondo Polillo
Se le cose dovessero andare secondo le previsioni dei sondaggi, con la vittoria di Scholz dell’Spd, sarebbe una piccola rivoluzione e la fine di un esperimento, quello della Grosse Koalition, che ha caratterizzato il panorama politico tedesco fin dalla nascita dell’euro. Il passaggio dall’unità nazionale al regime dell’alternanza sarà un bene o un male? Questa la grande incognita
Quanto è costato l'11/9? Così è cambiata la spesa militare
L’effetto a lungo termine dell’11 settembre sull’economia Usa è stato un aumento consistente dei costi e delle spese militari e di sicurezza che ha inciso nel tempo, fino ad oggi, sulla spesa pubblica. A partire dal settembre 2001 la spesa militare è passata dai 450 miliardi di dollari del 2000 ai 900 miliardi dei successivi anni. L’analisi di Dominick Salvatore, distinguished professor presso la Fordham University di New York e consulente Banca mondiale, Fondo monetario internazionale e Nazioni Unite