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L'attentato consegna a Trump la vittoria, ed è un bene anche per l'Ue. Parla Giubilei

L’attentato a Trump gli consegna la vittoria, salvo sconvolgimenti improbabili, e gli spiana la strada verso la seconda presidenza degli Usa. Il clima che è stato creato attorno a lui in particolare da alcuni ambienti liberal è stato pericoloso e gli effetti sono sfociati nella violenza. Un suo mandato alla Casa Bianca sarebbe un bene per l’Europa e i rapporti con Meloni sarebbero solidi. Colloquio con il neo direttore scientifico della fondazione An, Francesco Giubilei

Così Trump punterà a consolidare il vantaggio. Parla Castellaneta

Dal punto di vista della comunicazione, il candidato repubblicano ha saputo sfruttare benissimo il tentativo di omicidio. E adesso può mirare a capitalizzare il consenso. Ma la partita non è ancora chiusa. L’analisi della situazione fatta dall’ambasciatore Giovanni Castellaneta

Una Europa forte rafforza anche la Nato. Il futuro dell'Alleanza secondo Rachel Rizzo

Intervista a Rachel Rizzo, nonresident senior fellow presso l’Europe Center dell’Atlantic Council, che analizza i risultati del recente Summit della Nato a Washington, evidenziando l’importanza della decisione di istituzionalizzare il sostegno all’Ucraina, offrendo una valutazione delle relazioni transatlantiche alla luce delle sfide attuali e dell’importanza di un’Europa più forte e autonoma nella propria difesa

L'impatto dell'attentato sulla campagna elettorale. Pregliasco (Youtrend) su Usa2024

“È una vicenda che, al di là della follia del singolo di cui sappiamo comunque molto poco, incarna la radicalizzazione e la polarizzazione politica negli Stati Uniti, che nell’ultimo ventennio si è molto intensificata e che spiega molte dinamiche politico-elettorali all’interno del Paese”. Conversazione con Lorenzo Pregliasco, direttore e co-fondatore dell’agenzia Youtrend

Medio Oriente, un secolo di rancori. Intervista allo storico Motta

La crisi tra Palestina e Israele, che si trascina ormai da più di un secolo, a parte forse la breve parentesi successiva alla stipula degli Accordi di Oslo, raccontata dalle sue origini fino ad oggi da Giuseppe Motta, professore associato in Storia delle relazioni internazionali alla Sapienza Università di Roma

Anatomia della flotta fantasma di Mosca. Parlano Armenzoni e Pili

Le dinamiche di funzionamento della flotta usata da Mosca per commerciare il suo petrolio al di fuori dei limiti imposti dalle sanzioni ricostruite da Alessio Armenzoni, associate fellow presso l’Open Source Centre, e Giangiuseppe Pili, assistant professor dell’Intelligence Analysis Program presso la James Madison University e Rusi associate fellow

Deterrenza militare, Ucraina e fianco sud. Cesa spiega l'impegno dell'Italia al Nato Summit

“La coesione tra i Paesi membri è fondamentale” e l’impegno a raggiungere il 2% del Pil per la difesa è “essenziale nonostante le difficoltà economiche”. Sul fianco sud, è cruciale nominare un italiano come inviato speciale per rafforzare la posizione dell’Italia. La solidarietà con l’Ucraina rimane una priorità, con un forte impegno politico, umanitario e militare. Intervista al presidente della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato, Lorenzo Cesa

Superare l'abuso d'ufficio aiuta gli amministratori (anche del Pd). Parla Romano

Sono state circa cinquemila le indagini aperte, per abuso d’ufficio, nel 2021 e circa quattromila nel 2022. La quasi totalità di esse ha portato ad assoluzioni o archiviazioni. Però, molti amministratori sono stati rovinati sotto il profilo reputazionale, politico ed economico. Ecco perché (anche molti sindaci del Pd) hanno espresso più volte l’esigenza di superare il reato abrogato dal ddl Nordio. Conversazione con Bartolomeo Romano, ordinario di Diritto penale all’università di Palermo e consigliere giuridico del ministro Nordio

Nato e Fronte Sud, quali certezze porta a casa Meloni? Risponde Politi

Intervista al direttore della Nato Defense College Foundation: “La Nato e il Golfo? Rafforzino il dialogo. Purtroppo la questione ucraina ha il suo linguaggio, il suo consenso ma, qualunque sia l’esito della battaglia elettorale di novembre, sarà tutt’altro che scontata. C’è a mio avviso un problema di strabismo all’interno della Nato, molto pesante, e questo si è visto anche con il comunicato finale del vertice sulla difesa antimissile”

Fronte sud e golfo, ecco le chances dell'Italia al vertice Nato. La versione di Pelanda

Conversazione con l’economista: “L’attenzione verso il fronte Sud non si deve limitare alle nazioni costiere del Mediterraneo, ma dovrebbe proiettare la Nato verso la connessione tra Mediterraneo e India attraverso la penisola arabica. Ciò comporterebbe anche una serie di relazioni che non significa partecipazione alla Nato, ma costrutto di relazioni fondamentalmente sul piano della sicurezza”

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